Lasciami la luna se per caso vai via. Attaccata ad un chiodo nella stanza che per molto tempo è stata mia. Me la guarderò ogni tanto quando avrò voglia di ricoprirmi di malinconia come di un sottile strato di zucchero caramellato. Me la guarderò da sola, pensandoti. Io che l'ho soltanto immaginata. Lasciami la luna prima di andare via e spegnere la luce. Perché continui a brillarmi dentro perché io non mi senta completamente al buio senza di te. Me la porterò a letto sotto al cuscino o sul mio seno bianco e l'amerò io soltanto. Io che non l'ho saputo fare. Le parlerò come non ho mai fatto con te. Le dirò le cose che anche senza dirti tu conoscevi già. Lasciami la luna, perché ti somiglia. Perché come te governa le maree e attrae e allontana a piacimento il mare dei miei pensieri che le appartengono. Perché come te ha un lato oscuro che a nessuno ha mai permesso di guardare. Chissà se mi leggerai in un giorno di luna nuova o di luna piena. Con i sorrisi che ti escono dalle tasche e la tua vitalità traboccante o con una lacrima tutta per me intrappolata tra le ciglia. Ma tu nel dubbio lasciami la luna: lo chiederò a lei. Perché a me non basta sapere che da qualche parte esisti. Non basta restare incantata a guardare il volto che guardano tutti. Io voglio farti a pezzi per sapere cosa c'è dietro lì dove appartieni solo a te. Io voglio sapere chi sei e cosa sono stata io per te... Chissà se almeno la luna lo sa.