Vorrei portarti via da tutto questo
via dalla mia vita e dalla tua
da questo grigio stanco che stinge le pareti da questo inverno di provincia che sembra non dover mai finire via da queste macchie d’umido sui muri dal fumo degli scarichi di macchine inchiodate nel traffico. Non ho voglia di iperboli stasera di metafore ardite di ossimori pungenti di assonanze di miele di sinestesie illuminanti la mia poesia sei tu stasera E non ho nessuna voglia di stupirti di prometterti albe perlacee ai tuoi piedi nuvole al guinzaglio per i tuoi desideri notti insonni nel fruscio delle tue lenzuola stelle che fioriscono dove cammini lune che arrosiscono all’impudenza delle mie parole. Vorrei darti cose semplici ma reali come questo traffico o le macchie di pioggia che rigano i muri. C’è una qualche poesia anche lì, c’è una qualche poesia in ogni cosa che tu guardi solo che io non so dirtelo che mi sento fortunata perché quella volta che hai guardato nella mia direzione lo sguardo si è fermato a riposare più a lungo e ha lasciato in me qualcosa della tua poesia. Vorrei darti cose semplici vedi comincio a ripetermi come i vecchi che brontolano in fila al supermercato darti le mie braccia per cominciare darti l’odore del caffè da un’altra stanza il suono di risate allegre darti giornate intere del mio tempo darti domeniche al mare libri letti sullo stesso cuscino passeggiate su bici sferraglianti bicchieri di vino che tintinnano baciandosi vestiti che si mischiano nello stesso portabiancheria spazzolini che al mattino si svegliano vicini Vorrei darti tutti i pezzi in cui mi hanno ridotto il cuore e dirti: ecco qui il puzzle vedi tu cosa ne riesci a fare senza impegno una volta formavano un bel disegno ma adesso non mi ricordo più cos’era scotch o attack le crepe si vedono lo stesso. Vorrei darti il mio sostegno la mano sopra la tua dentro la stessa auto giornate di pioggia passate nel letto o file alla posta per pagare le bollette vorrei darti i miei ostinati silenzi affidarteli come certi merli a cui si deve insegnare a cantare vorrei darti tutte le cose che non dico vorrei dartele senza istruzioni per l’uso perché io so amare solo di pensieri muti mi dispiace non farmi mai capire attraversare scoprire fino in fondo mi dispiace per tutto il tempo che passa con noi dentro come spettatori. Perdonami se non so dirti tutte queste cose perdonami, amore, se non capisco niente.