Lividi
07 novembre 2007 ore 12:13 segnala
Conservo tutti i tuoi messaggi e ogni tanto me li rileggo per toccare con le mie mani la tua sofferenza, vorrei esserti più vicina, vorrei poter fare di più per te, vorrei ti sentissi meno sola.
Questa cosa ti ha scavato con accuratezza dentro l’anima al punto da non riconoscerti più nello specchio quando ti guardi. Lo so come ci si sente quando qualcosa si spezza dentro, lo so credimi.
E’ proprio perché l’ho vissuto che devi credermi anche sul resto, passerà, ti ritroverai. In quello specchio, nel tuo corpo e anche nell’anima che ora è stropicciata. E’ solo questione di tempo e di distanza da mettere fra te e le cose successe. Devi pensare solo a te stessa adesso.
So che ogni tanto passi di qui a leggermi e spero sia in un giorno di sole, Cate come quelli di ieri, quando il tempo passava più veloce fra sorrisi e cruciverba compilati di nascosto nelle ultime file di riunioni inutili e interminabili. Spero sia un giorno in cui hai ritrovato finalmente il tuo bel sorriso dolce, senza le lacrime che ti appannano gli occhiali e ti rigano il viso adesso troppo magro. So che ritroverai te stessa, la tua forza e tutta la tua luce, è solo questione di tempo. Ma so che dirtelo non serve, che adesso è troppo presto e il tuo dolore troppo recente, sei troppo stanca e troppe cose sono rimaste senza risposte. Smetti di cercarle Cate, la Vita penserà a risponderti, ma con i suoi tempi, fra un anno o fra dieci capirai, ma non adesso e non finchè ti consumi i pensieri in labirinti tutti ciechi. Il sole torna sempre, ritrova lui la strada da solo, sgomita tra le nuvole finchè non riesce a farsi largo. Lasciagli solo modo di ritrovarti.
Ripenso spesso al nostro incontro, mi sono sentita così piccola mentre ci abbracciavamo in mezzo ad una strada affollata che non capiva cosa stesse accadendo. Io che vivo sempre con le parole in tasca, sotto al cuscino e nei miei appunti, sono rimasta senza parole con te. Come sempre mi succede davanti al dolore profondo, non sapevo cosa dirti. Avrei voluto strappartelo di dosso quel dolore e restituirlo al mittente come un boomerang indesiderato. Avrei voluto conoscere una formula segreta, una parola magica che sciogliesse tutta la tua tristezza, e mi restituisse la mia amica di sempre, ma forse non esiste. Forse dobbiamo percorrerlo tutto questo sentiero sconosciuto pieno di buche e sassi appuntiti, ma è solo un tratto dissestato di una strada lunga che tornerà ad essere meno tortuosa, più comprensibile, percorribile a grandi passi. Voglio vederti tornare a sorridere, vestita di un vestito leggero con i colori dell’estate addosso e la pelle abbronzata, sopra la tua sferragliante bici, come eri quest’estate nella tua terra piena di colori e suoni che ti somigliano. I lividi guariscono, le ferite lentamente si rimarginano, non esiste dolore così forte da non poterlo superare, basta non arrendersi a lui, non lasciarsene possedere. Dimenticare no quello non può accadere, certi segni resteranno come vecchie cicatrici, ma guardandole domani, in un giorno di nuovo pieno di sole e di sorrisi ritrovati ti dirai “ce l’ho fatta, sono sopravvissuta, finalmente sono guarita, sei lontano adesso, così lontano che non puoi più farmi del male”.
T.V.B. Cate, ci sarò sempre. Lo sai.
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Conservo tutti i tuoi messaggi e ogni tanto me li rileggo per toccare con le mie mani la tua sofferenza, vorrei esserti più vicina, vorrei poter fare di più per te, vorrei ti sentissi meno sola.
Questa cosa ti ha scavato con accuratezza dentro l’anima al punto da non riconoscerti più...
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07/11/2007 12:13:59
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king40 09 novembre 2007 ore 09:10
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