Pellegrinaggio al Vinitaly

07 aprile 2008 ore 21:43 segnala
Appena rientrata dal “pellegrinaggio” al Vinitaly senza sembrare superficiale o blasfema la sensazione è stata più o meno quella di una devota visita in un luogo sacro, perché il Vinitaly sta all’amante del bere come un viaggio alla Mecca sta al buon musulmano, almeno una volta nella vita si deve fare. Che spettacolo, centinaia di stand di produttori di vino, migliaia di persone che chiacchierano con competenza e passione di uve, di invecchiamento, di esposizione al sole, di sentori di mandorla amara, di bianchi fruttati o di rossi strutturati. Io il paradiso me lo immagino più o meno così…Devo dire che è stato il mio primo Vinitaly per cui non ero all’altezza lo confesso, per quanto svolazzassi leggiadra come una farfalla da uno stand all’altro e gaudente come una baccante, mi sono lasciata prendere la mano e mi sono immolata al padiglione dell’Alto Adige, terra di bianchi, io che prediligo i rossi, ma il tempo era troppo poco per vedere così tanto (e sentirlo soprattutto) io ho perso il conto al dodicesimo assaggio e al tredicesimo ho perso anche la mia impeccabile accompagnatrice, fulminata da un sauvignon di troppo. A farci da guida nell’intricato sottobosco vinarolo italiano un preziosissimo Virgilio che ci portava trotterellando come alunni in gita, solo in alcuni selezionati stand e ci ha fatto degustare solo cose veramente notevoli. Ma la magia di questo incontro risiede nella poesia del vino, il vino è un’esperienza sensoriale completa e quando incontra la parola, l’abilità della descrizione di qualcuno che traduca in lingua un sapore, una sfumatura di gusto un accento, allora il vino diventa una musica, una canzone, poesia fluida.

Come si può resistere a un gusto definito “rotondo” o troppo “scolpito” o ancora “scontroso” o “ legnoso”, come si fa a non rimanere interi minuti ad annusare un vino prima ancora di assaggiarlo talmente è ampio il ventaglio olfattivo che ti si apre davanti, vorresti davvero scomporli tutti quei profumi e riconoscerli uno per uno. Per questo diventa preziosa una guida competente come quella che abbiamo avuto noi capace di descrivere un vino con la passione di un amante ma con la competenza distaccata del buon medico. quasi mi commuovevo quando ci ha “pregate” di notare il “terroir” delle tre aziende vinicole in cui ci portava,  ovvero il leit motiv di fondo dell’azienda che si poteva ritrovare nei vari vini che produce, sebbene da uve diverse. Quando ci ha detto che nella prima avremmo sentito una nota di acacia, nella seconda il kiwi e nella terza il retrogusto di mandarino maturo, sembrava una barzelletta a sentirlo o di essere finiti in una puntata di “gusto”, ma lui era terribilmente serio e vi assicuro che dopo aver bevuto quello che ci ha proposto non ho potuto non dargli ragione. Oh per Bacco che giornata spettacolare, per ora solo le prime impressioni, devo ancora “ decantare”, giusto per rimanere in tema.

:batacin

9118526
Appena rientrata dal “pellegrinaggio” al Vinitaly senza sembrare superficiale o blasfema la sensazione è stata più o meno quella di una devota visita in un luogo sacro, perché il Vinitaly sta all’amante del bere come un viaggio alla Mecca sta al buon musulmano, almeno una volta nella vita si deve...
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07/04/2008 21:43:59
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Commenti

  1. meteta 08 aprile 2008 ore 13:51
    ora sai cosa ti aspetta veh?... un bacio
  2. Ack13 08 aprile 2008 ore 16:20
    E pensare che io mi reputo fortunato per il fatto che, non intendendomi troppo di vino, riesco a bere con gusto anche la mia brava bottiglia da tre euro... dici che mi perdo qualcosa? :-)))
  3. tancredi55 08 aprile 2008 ore 17:35
    :many:smile:ola:koka:bacioManlio:fuma
  4. incoerence 09 aprile 2008 ore 08:11
    ah, bei tempi quando la mela sapeva da mela, il kiwi da kiwi, la ciliegia da ciliegia, la banana da banana, la prugna da donna e il vino da vino !! ormai il vino lo produce l'enologo, che è in tutto e per tutto un chimico. bravo, competente, strapagato ma sempre un chimico. ...
  5. Lunamoon 10 aprile 2008 ore 20:52
    ...sarei venuta volentieri anche io con te! Amo i vini e soprattutto i rossi corposi e aspri e tra i prossimi progetti c'è un corso per degustatori di vini, giusto per saperne un pò di più. Quando mi verrai a trovare ti farò assaggiare il rosso che fa mio padre;-). Ti ho mai detto che io e te forse abbiamo delle cose in comune? A presto, L.
  6. Duca.theKnight 11 aprile 2008 ore 10:01
    Pensa, io sono veronese e mi ritrovo ad essere totalmente "astemio" (parola quasi sconosciuta da queste parti). Il tuo resoconto, quindi, non rientrava nel campo dei miei specifici interessi, ma è scritto così bene che me lo sono letto fino in fondo. Mi hai fatto venir voglia di abbandonare bibite e the freddi... che peccato non riuscirci proprio! Esisterà un intervento chirurgico per..."guarire"? :-))) :mmm :bye
  7. lamadiluna 11 aprile 2008 ore 13:14
    Lunamoon ma va? Sì qualcosina in comune ce l'abbiamo l'ho notato anch'io...:-))) non ho ancora fatto il corso di sommelier perchè costa un botto di soldi, ma ho fatto tanto "allenamento" sul campo in compenso...:hihi Duca mi perdoni, io diffido profondamente degli astemi, non è colpa vostra certo, ma per usare una celebre citazione " chi non beve ha qualcosa da nascondere", proverò in suo onorre a "sentire" una nota gustativa anche nel thè al limone...la prossima volta che mi capiterà di berne un saluto e grazie a entrambi per il commento
  8. casavianello 11 aprile 2008 ore 13:44
    la smettete con tutte queste amncerie. vabbè che lama ha bevuto qualche bicciere di troppo e ireri ancora barcollava però... io ho sempre proposto a lama di provarci, visto le nostre movimentate esperienze sentimentali,ci accomunano troppe cose. Per cui tu luna da dove sei uscta????sono abbastanza gelosa uffa... dai cerco di trattenenermi ma potrei diventare pazza di gelosia e venire a trovarti anch'io. dai è una bella scusa per autoinvitarsi e bere il vino di papà:hihi:hihi
  9. chiaraoscura 11 aprile 2008 ore 18:32
    ... ma guardala! Con la scusa che io ci sono solo a sprazzi, che trascuro il blog, ecc. ecc. tu ti espandi con tutte 'ste donne! Anch'io diffido degli astemi... A meno che siano pieni di altri vizi... Ma in realtà il vizio più bello è senz'altro il vino, quindi non si scappa... E' impagabile un aperitivo o una cena tra amici col bicchiere di vino in mano... elegante, profumato, di colore intenso, sapore dolce - amaro - aspro... Bello guardare ammiccando col bicchiere alle labbra, e poi impercettibilmente pulirsi le labbra. Tutto ciò che circonda il concetto del bicchiere di vino è piacere, quindi vizio? Pazienza.
  10. tancredi55 13 aprile 2008 ore 10:32
    Oggi per te......è la Domenica delle 1001 :rosa che io ti ho inviato per la tua amicizia :bacio:cuoreManlio:fuma
  11. Duca.theKnight 14 aprile 2008 ore 08:58
    ;-( ;-( ;-( ;-( ;-( ;-( PS: però gli altri "vizi" li ho tutti! :-p

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