Perle ai Pirla...1

19 settembre 2007 ore 21:39 segnala

Ho deciso di inaugurare una sorta di Rubrica fissa, si chiamerà Perle ai Pirla e accoglierà tutte le ferasi belle, ironiche, seducenti che ci sono piaciute al punto da trascriverle su un diario, farcele stampare su una maglietta, farne il nostro motto.

Solo che quando le dicevamo a qualcuno, aprendogli il nostro cuore e aspettando di vedere sul suo viso la stessa luce che aveva illuminato il nostro, la stessa febbre bruciargli negli occhi...lo sguardo che incrociavamo invece era bovino, assente. Di uno che ti guarda e sta pensando "aho stasera ce sta a roma en chiampions." Oppure se proprio ti va di lusso sta pensando...pensavo avesse smesso con gli anti depressivi...

Insomma a tutti quelli con cui non sono mai riuscita a condividere le cose che mi emozionavano

Comincio con questa:

"Nessuno può dirigere il vento, ma ciascuno può orientare il suo volo"

Aggiungetene di vostre se ne avete...love&psycopharm a tutti 8-)

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Ho deciso di inaugurare una sorta di Rubrica fissa, si chiamerà Perle ai Pirla e accoglierà tutte le ferasi belle, ironiche, seducenti che ci sono piaciute al punto da trascriverle su un diario, farcele stampare su una maglietta, farne il nostro motto. Solo che quando le dicevamo a qualcuno,...
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19/09/2007 21:39:59
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Commenti

  1. Mau.P 20 settembre 2007 ore 15:02
    o "perla al pirla", è stata a lungo "L'essenziale è invisibile agli occhi: non si vede bene che col cuore" (dal "piccolo principe" di A. De Saint Exupery). Sarà che sono terribilmente miope e cercavo una giustificazione... capito il pirla? ;-)
  2. Ack13 20 settembre 2007 ore 16:22
    Era "chi dice di soffrire per amore non ha mai avuto le coliche renali", ma in questo caso credo che sia il pirla tra le perle. :hihi
  3. lamadiluna 20 settembre 2007 ore 17:14
    Il Piccolo Principe...un amore tutto sommato recente lo sai me lo regalò la prima insegnante con cui ho lavorato ero una pischellina al primo incarico ed era rimasta sorpresa quando avevo confessato di non averlo mai letto, avevo troppa fretta di affondare i denti in dostojeski o verlaine. Sulla prima pagina ci scrisse: " perchè non puoi dire di essere stato un bambino se non hai letto questo libro"...ed era vero, porto nel cuore questa frase come la tua citazione. Un saluto.;-) P.s. ci ho scritto anche un post in seguito si chiama " confessioni di una volpe addomesticata"...è il Piccolo Principe riletto dal punto di vista della fedele, devota e sfigata volpe che nessuno si fila mai...:ok
  4. Mau.P 20 settembre 2007 ore 23:02
    la volpe cui era sufficiente il colore del grano... Non ricordo di avere mai letto altro di altrettanto semplice e puro rispetto al dono gratuito di se, al non volere altro in cambio dall'amare l'altro se non la gioia di amarlo. A volte ho cercato di tenerla a "faro illuminante" per le mie amicizie, la cara Volpe dal pelo rosso...ma i principi sono troppo attratti dalle appariscenti rose irte di spine. Chissà come mai... Non è una follìa? Non è assolutamente sciocco proteggere con una campana di vetro una stronza di rosa, solo perchè lei è l'unica rosa del proprio pianeta? Mah, io questa cosa non l'ho mai capita. La rosa mi è sempre stata antipatica, la volpe...la volpe che attende il principe alla stessa ora, ogni giorno, e freme da un 'ora prima che egli arrivi... La volpe è sempre stata il mio mito... Sono stato anche io un bambino, ma ho letto il Piccolo Principe da ventenne...che peccato...
  5. lamadiluna 21 settembre 2007 ore 01:07
    Beh Mau non so se hai letto il post a cui mi riferivo..lo trovi qui nel blog, però hai colto alla perfezione quello che cercavo di dire...tu ti sei sentito la volpe, io ho commesso l'errore di esserlo, ma forse non era un errore. Qualcosa di bello ci resta sempre di un sentimento forte, la rosa non saprà mai quanto è fortunata perchè la devozione di cui gode le sembra dovuta talmente ne è abituata, ma chi nasce volpe non può fare a meno di soffrire è la sua natura. Buonanotte e grazie.
  6. gocciolinadirugiada 21 settembre 2007 ore 13:10
    Ho conosciuto "il piccolo principe" in terza liceo, quando il prof di francese lo introdusse come corollario alle lezioni di grammatica. L'ho amato da subito, benchè fosse un testo di scuola. Mi chiedo se e fino a che punto sia possibile amare senza chiedere nulla. Anche la volpe, a suo modo, ha avanzato una richiesta, ha domandato di essere addomesticata. Ogni dono di sè, temo, è gratutito solo a metà. Giro i miei interrogativi a Lamadiluna e ai suoi lettori... :-)
  7. ILREGOLATORE 22 settembre 2007 ore 09:19
    primi in Gallia, che secondi a Roma :-))) e aggiungo una cosa che mi sta sul gozzo da sempre e che in particolare ho sempre tenuto nascosto a Goccia. Io il Piccolo Principe davvero nisba, ho provato anche a rileggerlo ma niente... sara grave ? :-(

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