La saudade non guarda il futuro, ma non è neanche il passato...è il presente è come una malattia che ci si porta dentro, insieme alla speranza che il tempo la guarisca; è la tormentata volontà di avere di nuovo quello che si è perso è la forza di non lasciarsi sopraffare da questo struggimento e di tradurre il passato dando un senso al presente; e’ un dolore, ma anche un piacere che mantiene in vita ciò che non esiste più, è lontano, o non può più tornare. Saudade... lo struggimento che accompagna un ricordo bello ma finito. Saudade di persone lontane o scomparse, saudade di situazioni già vissute, di giorni che non potranno più tornare... Anche se legata ad eventi gioiosi, è triste, la saudade. Amalgama e nutre il nostro tessuto interno, fatto di tempo. Unisce gli esseri umani tra di loro. Non guarda il futuro, ma non è neanche il semplice passato, la saudade: è qui, ora, dentro di me. È la forza che mi porterà a tradurre il mio passato. Senza saudade, come tornare ai giorni dell'infanzia, come mantenere vive le persone il cui respiro non posso più sentire? È la saudade che dà un senso al buio. « Tutto a Lisbona trasmette saudade, e ancor di più questa spianata di fronte al vuoto, e stando qui, aspirando la brezza che increspa il Tago, cioè il Tejo, si intuisce vagamente cosa sia questa inesplicabile sensazione di rimpianto, di mancanza, e al tempo stesso desiderio di raggiungere l'inaccessibile, malinconico bisogno di utopia che è poi l'orizzonte stesso, un sentimento che i trovatori medievali chiamarono saudade e da allora in nessuna lingua si è trovato un termine appropriato per tradurlo. » (Pino Cacucci) Ogni saudade è la presenza dell`assenza / Di qualcuno, un luogo o un qualcosa, infine / Un improvviso no che si trasforma in sì / Come se il buio potesse illuminarsi. / Della stessa assenza di luce / Il chiarore si produce, / Il sole nella solitudine. / Ogni saudade è un capsula trasparente / Che sigilla e nel contempo porta la visione / Di ciò che non si può vedere / Che si è lasciato dietro di sé / Ma che si conserva nel proprio cuore. Toda saudade (Gilberto Gil)
Saudade
20 aprile 2008 ore 23:45 segnala9194012
La saudade non guarda il futuro, ma non è neanche il passato...è il presente è come una malattia che ci si porta dentro, insieme alla speranza che il tempo la guarisca;
è la tormentata volontà di avere di nuovo quello che si è perso è la forza di non lasciarsi sopraffare da questo...
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20/04/2008 23:45:59
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lamadiluna 21 aprile 2008 ore 00:10
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meteta 21 aprile 2008 ore 20:25
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