Interrompo il mio volontario digiuno di parole che ogni tanto è necessario, catartico forse.
Quand'ero piccola mia nonna mi ha insegnato che anche saper tacere se non si ha nulla da dire è un'arte sottovalutata, mentre da ragazzina i miti della Garbo e di Mina mi hanno fatto capire che bisogna anche saper uscire di scena nel momento giusto e con una certa eleganza.... ma come sempre divago.
Ieri è uscito in libreria un piccolo volume, il che non fa di questa informazione un evento. Ma il Caso o la Fortuna o chi per loro, vuole che in questo libro, che è una raccolta di racconti brevi, ce ne sia anche uno mio pubblicato, con tanto di nome sulla copertina e tutto il resto.
Me ne sto qui col mio bel libro tra le mani e sono felice perchè per quanto piccola come cosa, minima, era uno dei miei sogni...vedere le mie parole nero su bianco, stampate.
Vi sembrerà strano ma a vederle così mi sembrano meno mie, mi sembrano nude. Adesso tutti possono guardarle, percorrerle, ma non tutti le capiranno e a non tutti piaceranno.
Ma l'importante è che piacciano a me tutto sommato.
Se avete 2 lire che vi avanzano e non avete voglia di investirle in una pizza o un cinema, il libro si chiama Raccontiamo, AA.VV., Aliberti editore, Reggio Emilia, 15euro.
P.s. gli autori non beccano una lira,il premio era la pubblicazione, quindi per me meglio se andate al cinema... il mio racconto si chiama Regina e solo per voi amici lettori del blog ve lo posterò AGRATIS.
8-)