Dove sei tu dicono che il cielo abbia un altro colore.
Io non lo so. Non conosco che questo.
Ti aspetto.
Forse.
Ma me lo dico sottovoce.
Perchč adesso č te che vorrei ascoltare, se solo tu mi parlassi.
Ma non č delle tue parole cosė bene assestate al cuore che ho fame.
Vorrei ascoltare i rumori della pancia, i battiti del cuore, sentire che i tuoi respiri si fanno pių affannati se ti sfioro se ti passo accanto.
Magari fosse cosė.
Qualcosa di primitivo, di incontrollabile, tu che controlli sempre tutto cosė bene. Qualcosa che non conosca sintassi, grammatica, nč leziose cortesie per gli ospiti.
Va via. Ritorna. Lasciami in pace. Cercami.
Non so pių cosa sperare, cosa sia meglio.
Lasciami soltanto un bacio. Piantato come un seme nel mio petto. Forse domani lo aspettarai sbocciare.
Ritorna.Vai via.Cercami.Lasciami stare.
Fai tutto come ti pare, come sempre. Solo qualche volta portami con te. Fammi restare piantata nel tuo cuore, come un seme che hai deciso di lasciare sopravvivere al tuo inverno e lasciarlo sbocciare.
Senza negarti.
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