State lontani da questo film (2)

09 novembre 2008 ore 21:58 segnala
Giovedì sera dopo un aperitivo, 4 donne diverse fra loro decidono di concludere la serata recandosi al cinema insieme. Per sfortuna di tutte avevano delegato a me la scelta del film. Forse fidandosi del fatto che ultimamente la cosa più intellettuale che avevo proposto era stata Kung fu panda e confidando su questo stato di prolungata latitanza da tutto quello che richiede un impegno cerebrale superiore a quello di un’ameba, speravano di farsi due risate in relax… ma stavolta ho toppato. La “vecchia” me sempre in agguato nell’ombra, mi ha teso un’imboscata e mi ha trascinato a vedere al buio di una sala “ L’uomo che ama” di Mariasole Tognazzi, una che fa un film ogni 5 anni mediamente ma devo dire che li prende tutti.

Note tecniche: il film è molto bello, la storia ben costruita senza essere lacrimevole o stucchevole malgrado i temi affrontati, la regia è sapiente, il montaggio a flashback molto efficace, gli attori bravissimi (Favino lo guarderei recitare anche lo spot di un lassativo) ma un gradino su tutti metto Mercedes Paredes attrice icona di Almodvar (vedi Tacchi a spillo e Tutto su mia madre) infine la colonna sonora è firmata dalla cantantessa Carmela Consoli che ha avuto il coraggio di tirarmi fuori una canzone tristissima e di intitolarmela “senza farsi male”…ma vaff…

Insomma questo film è ben confezionato in tutti i sensi, allora perché ho intitolato questo post così?

Più che altro è un consiglio spassionato. Se siete in coppia e state vivendo un momento felice della vostra relazione NON ANDATE A VEDERE questo film, vi aprirebbe una voragine di dubbi. Se invece la vostra storia è finita (da tempo) dolorosamente questo film potrebbe persino sembrarvi terapeutico. Come qualcuno che ci dice nell’orecchio la soluzione di un enigma sul quale ci stavamo scervellando da mesi. E tu, sentita la risposta, cominci a ridere. Anche se è un riso amaro e senza divertimento.

La risposta è che non ci sono risposte vere alla fine di un amore, ma è giusto che tu te le faccia e le cerchi fino a sfinirti, fino ad arrenderti.

La risposta è che l’amore finisce e basta, con la stessa naturalezza con cui ti finisce il caffè in cucina eppure eri sicuro di averne fatto una buona scorta.

Tutto il resto: le scuse, le giustificazioni. i mi dispiace, i ti amo troppo, sono solo paracadute che servono ad addolcire la caduta di chi va giù e la decisione di chi deve buttarti di sotto.

Purtroppo è solo quando ti accorgi di non avere più caffè in casa che te ne viene una voglia disperata. Ti manca l’aroma che si diffondeva la mattina nella casa, ti manca ogni stupido particolare diventato importante, ingigantito solo dalla lente deformante dell’assenza. E’ la sua assenza a renderlo prezioso. Tu non vuoi un altro caffè, tu vuoi proprio quello che ti sei fatto finire sotto al naso senza accorgertene.

Ho pensato molto dopo questo film. Ho pensato che la metà delle battute di questo film me le hanno dette e ricordo benissimo di averle percepite come pugnalate. L’altra metà però ero io a dirle, quando il caffè era finito e io non sapevo bene quando o perché o come fosse successo.

Ho anche pensato che non si può evitare di farsi del male quando una storia finisce, anche se vorresti limitare i danni il più possibile e ti dispiace causare tanto dolore (o al contrario subire tanto dolore ti sembra un’ingiustizia).

Un’ultima cosa che ho capito è che la fine di un amore va vissuto esattamente come una morte. Passando attraverso le stesse identiche fasi: incredulità, inaccettazione, rabbia, impotenza, dolorosa rassegnazione, quiete.

Quante cose che si possono capire andando a vedere un film eh?

la prossima volta andrò allo stadio…

 

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Giovedì sera dopo un aperitivo, 4 donne diverse fra loro decidono di concludere la serata recandosi al cinema insieme. Per sfortuna di tutte avevano delegato a me la scelta del film. Forse fidandosi del fatto che ultimamente la cosa più intellettuale che avevo proposto era stata Kung fu panda e...
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09/11/2008 21:58:59
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Commenti

  1. lamadiluna 09 novembre 2008 ore 22:03
    ma era questo il post completo del trailer e del titolo del film, altrimenti non si capiva una cippa, mi sembra giusto. Il film merita, ma portatevi i kleenex
  2. Frizzantino 10 novembre 2008 ore 12:24
    Via, ora mi tocca andarlo a vedere per forza....poi ti faccio sapere che ne penso...io sono single uscito da un anno da una storia molto travagliata...bellissimo l'esempio del caffè, pensa che a me per dirmi che era finito mi hanno fatto correre fino a Barcellona!!!
  3. meteta 10 novembre 2008 ore 15:44

    Che come colonna sonora non ha usato "Quando finisce un amore" di Riccardo Cocciante.Altrimenti veramente c'era da stracciarsi le ovaie dall'utero.

  4. musicaribelle 10 novembre 2008 ore 23:51
    riderci sopra  ... 
    sorridere per come inizi sempre un post
    ma poi?
    con te qui è sempre Lamaterapia ... ormai lo dico da mesi
    un omaggio ad un post cosi bello
    puo essere solo portarlo con me sempre,
    per ricordare qualcosa scritto divinamente da te ...
    (basta complimenti, soprattutto in pbl)
    ...
    io l'ho portato con me ;-)
  5. Duca.theKnight 11 novembre 2008 ore 10:49

    Sarei incuriosito dalla tua recensione, ma l'idea di dover ascoltare Carmen Consoli mi suggerisce di attendere che il film esca su Sky.... :-)))

    :bye

  6. manueladi 13 novembre 2008 ore 12:37

    ...tento di commentare qs tuo splendido post!virrim se ce le facciamo. tonga riesci sempre a cogliere l'essenza di ciò che descrivi e anche qui le mie aspettative sono state di gran lunga superate dalla tua scrittura e dalla tua sensibilità  ecco perchè porto via con me qs post!

    un bacio

    ps: mi è diaspiaciuto non vederti l'altra volta quando eri giù!!

    perdono perdono perdono

    bacio:gun

  7. manueladi 13 novembre 2008 ore 12:41

    è andata ho commentato e che cavolo!il mio pc mi sa che mi sta abbandonando...non ti preoccupare non sofrirò di sindrome dell'abbandono, ne faccio abuso di continuo con i rapporti interpersonali!

    baciuz

     

     

     

    ps: sa fa ra fa sa ra sa....sono felice

    sa ra sa ra sa ra sa.....sono triste   ti piace? adesso invento anche qualche modo per mandare a cagare le persone hihihi

  8. lamadiluna 13 novembre 2008 ore 19:12

    pure a me è dispiaciuto non scambiare due stoccate di katana con te, però in due giorni è più la fatica che il gusto mi sono sentita un pacco postale.

    P.s. un suggerimento per mandare a vaffa qualcuno

    Va fa na ca ga ra sa

    Baci

  9. manueladi 14 novembre 2008 ore 03:43

    mi fai murì

     

    notte sebbene dovrei essere al letto da circa 3 ore solo che sono tornata da lavoro all'una e che vuo' rurmi'

    io scritto in dialetto per te..non voglio che tu perda lo slang you know eh?

     

    notte notte mo' mi fracasso con la capa nel muro e sicuro prendo sonno

    bacio teso' e non vedo l'ora di vederti!

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