Una carezza nel buio questa canzone

30 aprile 2008 ore 00:08 segnala
Suggestioni in bianco e nero

nuvole basse

sotto un cielo color vinile

e la tua voce che non riesco più a sentire

si veste apposta per graffiarmi il cuore.

 

Ogni ricordo,

ogni particolare

è un’eco distante

che mi rincorre

simile a passi

che si affrettano

attraverso i corridoi

interminabili della memoria,

ma se mi volto non ci sei.

 

I miei fantasmi calzano scarpe lievi.

 

Troppo distante

mi ripeto

e se svolto l’angolo dei mesi

forse sarò in salvo

qui la sua voce non potrà più arrivare.

 

Ma non ho mai posseduto

il dono di dimenticare.

 

Conservo tutto

come un cassetto ostinato

un affollato album

di vecchie fotografie

con gli angoli gialli

color nostalgia

e segni bianchi

che screziano i ricordi

e intaccandoli li deteriorano,

li compromettono

li mettono in discussione.

 

Esistevamo? O l’ho soltanto sognato.

 

Lo so dove sei

anche senza vederti

 

Sei dentro questo buio

denso ed estraneo

di lenzuola ruvide

accartocciate addosso

 

E ti sento.

Anche se non mi parli più

tu mi parli dentro.

 

Come il tonfo sordo

di una pietra nell’acqua.

Deve essere questo il rumore

che fa il rimpianto.

Affonda senza agitarsi troppo

affonda con rassegnazione.

 

I miei fantasmi non hanno mai imparato a nuotare.

 

Era dentro un altro buio

il posto in cui abitavamo

solo per poche ore a notte

è lì che ci cercavamo l’anima

 

e la tua pelle bianca

mi commuoveva,

era rivelazione

taglio sulla mia pelle

sale e  medicamento

iridiscenza

che mi apparteneva

solo per illuminarmi.

 

Adesso tutto

possiede soltanto i mezzi toni

del grigio:

nessuna luce e nessun buio.

 

Adesso sono sola

nel mio letto di lenzuola ruvide

e ho tutto il buio che desidero per immaginarti

ancora e ancora

e ripercorrere i particolari

e tutti gli sbagli

rimasti senza colpevoli.

 

Adesso la luce

mi scivola via dalle dita

come pioggia

sopra le mie mani stanche

mi sfugge come un concetto

come un incidente di percorso

come un lapsus

 

Eppure ci sei ancora

i miei fantasmi ti scrivono ogni sera.

 

 

9247688
Suggestioni in bianco e nero nuvole basse sotto un cielo color vinile e la tua voce che non riesco più a sentire si veste apposta per graffiarmi il cuore.   Ogni ricordo, ogni particolare è un’eco distante che mi rincorre simile a passi che si affrettano attraverso i corridoi interminabili...
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30/04/2008 00:08:59
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Commenti

  1. Duca.theKnight 30 aprile 2008 ore 09:06
    Davvero molto bello ed intenso questo pezzo... :-) :ok
  2. Eragon1000 30 aprile 2008 ore 10:35
    ...bellissima canzone... Una buona giornata e buon 1 maggio :-)
  3. Calicanto 30 aprile 2008 ore 11:49
    lo porto nel mio bauletto, Lama. E non serve scrivere altro. Forse, bellissimo. Ma a volte gli aggettivi sono ridicoli. :rosa
  4. Ack13 30 aprile 2008 ore 13:52
    Bello. Io non so, del mio passato, quanto sia ancora vivo per la vita che si porta dentro, e quanta vita io ci metta dentro per sentirlo vivo. Gli angoli del presente diventano spesso curve nella memoria, come dice qualcuno, ma altre volte succede l'opposto, e curve morbide del presente si chiudono ad angolo nei nostri ricordi. Ovviamente non è possibile venirne a capo :-))
  5. Yosaka 30 aprile 2008 ore 14:46
    Amico è bello, amico è tutto… è l’eternità...è quello che non passa mentre tutto va… :fiore :fiore :fiore :cuore :cuore :cuore :rosa :rosa :rosa :cuore :fiore :fiore :cuore :cuore :cuore :cuore :cuore :cuore :cuore :cuore :cuore ciao Yosaka
  6. sgurz74 30 aprile 2008 ore 16:30
    forse quel dono non sarebbe comunque un pregio. E' dura, ma pur non dimenticando...
  7. lamadiluna 30 aprile 2008 ore 18:36
    Per il Duca: semplicemente grazie, mi piace tanto il tuo blog è garbato e ironico due caratteristiche che adoro. Per Calicanto: non ci conosciamo affatto ma ci leggiamo spesso, ho una sincera e ardente ammirazione per come scrivi, mi piace tutto, oltre al fatto che si sprecano le affinità: tango compreso...:-))) Per ack: Ma quanto sei saggio, lo sai? Mi ricordi terribilmente me e non è un complimento, molto spesso invidio la leggerezza di certe persone e la capacità di scrollarsi i ricordi di dosso come fanno i cani con la pioggia. Valgono tutte e due le cose che hai detto. Qualcosa resta profondamente in noi del nostro passato e ci cambia, ma quello che resta a lungo lo modifichiamo, lo aggiustiamo, lo smussiamo per assaporarlo meglio o per riviverlo come hai detto bene tu...;-) Per Sgurz:Non dimenticare è un pò una fregatura e insieme un pregio hai presente i "doni" che facevano gli dei ai mortali? Erano doni neri, croci, veri e propri pacchi insomma. Mi viene in mente Cassandra per esempio...:hihi Un saluto a tutti, commenti fantastici...eccetto uno tutto emoticon vuote a perdere indovinate di chi parlo?
  8. chiaraoscura 30 aprile 2008 ore 18:41
    dimenticare?
  9. sgurz74 30 aprile 2008 ore 19:08
    Apollo, si riesce a trasormare l'aspetto meledetto del dono una forma di sana consapevolezza, pur mantenendo tutti i restanti "pregi". Secondo me, già questo tuo scritto in un certo senso lo fa. Mi viene in mente Perseo e Medusa: realtà pietrificanti, viste riflesse e neutralizzate. Comunque se ti venisse voglia di vaticinare qualcosa io, non per sfidare Apollo, ti crederei! ;-)
  10. tancredi55 01 maggio 2008 ore 11:33
    Buon primo del mese delle rose e dei lavoratori.Un:ok:bacioManlio P.S.:Da oggi,sul mio blog iniziano le"discussioni sparse"per cercare di instaurare una conoscenza basata sulle opinioni e non su smile e saluti.
  11. casavianello 01 maggio 2008 ore 19:50
    era quello che mi ci voleva per avere il coraggio di tirare quel cappio già posizionato... dai esagero, per carità, ma tu mi conosci a mica mia e sai quanta poca gioia e ilarità ci sono nei miei sorrisi di questi ultimi giorni. i ricordi mi stanno sommergendo ed io, nonostante sappia notare, ho tanta paura di annegare. E' troppo difficile, anche per me che pretende di vincere sempre e comunque. non pensavo, non credevo potessi soffrire così eppure è successo. Ma forse è solo l'inizio poi passerà. baci sparsi a tutti
  12. Ack13 02 maggio 2008 ore 09:46
    mah... certo che se lo dici entro nel personaggio :-))) Tutte le ricchezze sono fortune e maledizioni. E' difficile gestirle e finiscono spesso per rivoltarsi contro chi le possiede, ma offrono la possibilità di scegliere. Vale per l'intelligenza e la profondità come per la bellezza e il denaro. Invidiare chi si scrolla di dosso i ricordi è un po' come invidiare un barbone perché non deve decidere come investire i suoi soldi. A meno che, certo, il barbone non abbia un milione di euro nel materasso infestato dalle cimici...
  13. DeadPoetsSociety 05 maggio 2008 ore 11:27
    sig.ra, i miei rispettosi saluti!

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