La mia vita. Il mio respiro. Il mio orgoglio. IL MIO TUTTO!

26 febbraio 2014 ore 11:03 segnala




Alessandro Del Piero nasce il 9 novembre 1974 a Conegliano Veneto.
Già giovanissimo quando calciava il pallone si potevano ammirare la classe, l'eleganza e quel modo imperturbabile ma ingannevole di affrontare i campi da gioco. Chi lo conosce, sa bene che dietro quell'apparente freddezza (la stessa che gli ha permesso di realizzare i suoi magnifici gol "alla Del Piero"), si nasconde una grande sensibilità umana e una rigorosa correttezza (è uno dei calciatori più rispettosi che si conoscano).

"Forse è cominciato tutto con quel tema alle elementari. Cosa farò da grande? Io volevo scrivere 'il calciatore', però mi sembrava troppo. Cosa avrebbe pensato la maestra? Così scrissi che mi sarebbe piaciuto diventare elettricista come papà. E dissi che avrei anche voluto fare il cuoco, oppure il camionista."
Non ha avuto il coraggio di scrivere il suo sogno in quel tema, Alessandro Del Piero. Ma ha poi trovato il coraggio di viverlo davvero, e lo vive ancora. Tutta la sua straordinaria carriera, in fondo, "è" quel tema. La storia del ragazzino più piccolo e timido del paese, San Vendemiano, Treviso, che diventa uno dei più grandi giocatori al mondo. Adesso, dopo vent'anni di Juventus, Del Piero non esce dal campo, ma è pronto a giocare un'altra partita: il suo mondo interiore è intatto, i suoi valori non sono cambiati. Del Piero capace di colpi da artista ispirato. Del Piero che risponde con stile ai colpi della vita. Del Piero che si allena con l'entusiasmo di sempre e si sacrifica per i compagni di squadra. Del Piero che pensa sempre alla prossima sfida. Che ha voglia di giocare ancora. I dieci valori che lo hanno sempre guidato. Dieci: la cifra della sua vita. Talento, passione, amicizia, resistenza, lealtà, bellezza, spirito di squadra, sacrificio, stile, sfida sono i punti di riferimento che Del Piero vede guardando allo specchio il suo volto e la sua storia irripetibile.

Io ho sempre creduto in Del Piero per un gran numero di ragioni. Così, su due piedi, me ne vengono in mente 65 e cioè: il goal all'esordio in serie A contro la Reggiana, la tripletta contro il Parma, il goal fantastico all'ultimo minuto contro la Fiorentina, la doppietta contro la Lazio, le quattro palombelle consecutive nei primi quattro match di Coppa dei Campioni, il goal su punizione contro il Real Madrid, il goal nella finale della Coppa Intercontinentale, il goal di tacco nella finale di Coppa dei Campioni contro il Borussia Dortmund, l'immensa ingiustizia del pallone d'oro a Summer e non a lui, la strepitosa stagione 97/98 e poi il silenzio, in risposta alle accuse pelose di Zeman, il silenzio di Alex in risposta al miserabile sciacallaggio di certa stampa, i goal in risposta ai cori dei tifosi avversari, l'infortunio al ginocchio e in quel momento la Juve era prima in classifica, l'operazione in Colorado e a quel punto la Juve via, era precipitata al quarto posto E poi la sofferenza, la speranza, la fisioterapia e intanto la Juve sprofondava, sprofondava sempre di più. Il recupero, il ritorno con goal nel Trofeo Berlusconi, i goal in Coppa Intertoto, il primo goal su rigore, la Juve che torna prima in classifica e gli altri goal su rigore: infallibile. E poi il goal su azione al Parma, finalmente, e poi Perugia, il sorpasso della Lazio e.. l'ingiustizia, l'ingiustizia accettata senza protestare, la panchina accettata senza protestare agli europei del 2000, agli scampoli di partita, il palo su punizione contro il Belgio, il secondo palo contro il Belgio e il goal di sinistro contro la Svezia, gli errori della finale contro la Francia, l'ammissione di colpa e poi il goal al Bari, subito dopo che era morto suo padre. E poi il goal al Messico nel mondiale in Giappone, il goal di tacco nel derby, il goal su azione contro il Real Madrid in semifinale di Champion's League, e l'assist in rovesciata a Trezeguet contro il Milan e il superamento del record di Boniperti e la resistenza alle provocazioni di Capello e il goal su punizione all'inter e.. la linguaccia, e poi la panchina accettata senza protestare ai mondiali di Germania, il goal alla Germania in semifinale, il rigore realizzato in finale, il titolo mondiale. E poi la retrocessione, la retrocessione in B accettata senza protestare.. bravo.. Dio come ti ho amato in quel momento. E poi il goal numero 200 realizzato in serie B e il titolo di capocannoniere della serie B e il ritorno in A e il titolo di capocannoniere della serie A e poi il ritorno in Champions League e il goal su punizione allo Zenit e il goal su azione al Real Madrid a Torino e il goal su punizione alla Roma in campionato e il goal su azione sempre al Real Madrid al Bernabeu e il goal su punizione al Real Madrid al Bernabeu e la standing ovation del Bernabeu. E poi il goal su punizione con il Chievo numero 249 nel giorno del tuo compleanno e la standing ovation del Bentegodi e il rigore a cuore aperto contro il Chelsea e la rabbiosa doppietta contro il Bologna e io ci metterei anche quel palo che e poi.. ahhhhh la tua linguaccia! Sai Ale ce ne sarebbero molte altre, ma mentre svolgevo il tema è venuta in mente una domanda anche a me, piuttosto urgente: tu come hai fatto, TU, che non hai creduto in Del Piero a non credere in Del Piero?






Mi manchi Capitano, mi manchi da morire.
Senza di TE, niente è piu come prima.
Eri la nostra forza, il nostro orgoglio.
Eri l unico ed inimitabile CAPITANO!
Che gioia quando entravi in campo, quando scartavi tutti
e andavi a segnare.. ERI IL MIGLIORE, RESTI IL MIGLIORE CAPITANO!
Non ci saranno altri 10, TU SEI E SARAI L UNICO CAPITANO CHE NOI
TUTTI AMEREMO PER SEMPRE.. TU ERI E SARAI PER SEMPRE LA LEGGENDA
BIANCONERA!




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« immagine » « immagine » Alessandro Del Piero nasce il 9 novembre 1974 a Conegliano Veneto. Già giovanissimo quando calciava il pallone si potevano ammirare la classe, l'eleganza e quel modo imperturbabile ma ingannevole di affrontare i campi da gioco. Chi lo conosce, sa bene che dietro quel...
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Sex

27 gennaio 2014 ore 20:54 segnala


E' non è per il sesso, non è per quello.
Il sesso non c entra, è il momento che
viene dopo, quando il mondo si ferma e
ci si sente sicuri, così sicuri!


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La storia di una LEGGENDA! "FC.Juventus"

10 luglio 2013 ore 19:02 segnala


Vi si ritrova un gruppo di amici uniti dalla passione per il football. C’è un’idea che li stuzzica: fondare una società sportiva che proprio nel football abbia la sua ragione d’essere. I ragazzi studiano al Liceo Classico Massimo D’Azeglio, sono istruiti e il più grande tra loro non supera i 17 anni. Per questo il nome che scelgono, in latino, significa "gioventù". Quel nome è Juventus. È il 1 novembre del 1897. Loro ancora non lo sanno, ma hanno dato vita a una leggenda.
Nasce così, quasi per gioco, la squadra più gloriosa d’Italia. Il primo presidente della società è Enrico Canfari, il primo campo è in Piazza d'Armi e la prima maglia è rosa. Con quella, nel 1900, la Juventus debutta in campionato. Tre anni dopo arriva il bianconero, e cinque anni più tardi, nel 1905, ecco il primo titolo italiano. Seguono anni non facili per la Juventus che, fino allo scoppio della Grande Guerra, non può competere con le nuove potenze calcistiche del momento. Subito dopo il primo conflitto mondiale però, i bianconeri tornano protagonisti. Il 1923 è un anno speciale: cambia la guida della società. Il 24 luglio l'assemblea dei soci elegge per acclamazione il nuovo presidente: il dottor Edoardo Agnelli, figlio del fondatore della FIAT. La squadra ha ora un campo tutto suo, in Corso Marsiglia. Nel 1925/26 la Juventus conquista il secondo tricolore. É solo l’inizio: dal 1930 al 1935 la Juve è la padrona assoluta del campionato e a Torino arrivano cinque scudetti consecutivi. La Juve dà anche un apporto determinante alla Nazionale, che conquista il titolo mondiale a Roma nel '34. La Juventus torna al successo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947, Giovanni Agnelli, figlio di Edoardo, tragicamente scomparso nel 1935 in un incidente aereo, diventa presidente della società. Arrivano, accolti da folle oceaniche di tifosi, gli scudetti del 1950 e del 1952. Nel 1953 Giovanni Agnelli lascia la presidenza, che due anni più tardi passerà al fratello Umberto. Un nuovo ciclo trionfale è alle porte, la squadra bianconera conquista lo scudetto nel 1958, fregiandosi, prima società in Italia, della stella al merito sportivo per avere raggiunto i dieci titoli nazionali. Negli anni Sessanta arrivano altri tre successi, l’ultimo, nel ’67, ma è con l’inizio del nuovo decennio che la storia bianconera si fa ancor più gloriosa. Giampiero Boniperti ha ormai appeso le scarpe al chiodo, ma non smette di guidare la squadra: prima lo faceva dal campo, nel 1971, il 13 luglio, inizia a farlo da dietro la scrivania. Boniperti diviene presidente e la
Juve non si ferma più.




Sono orgoglioso di essere juventino, di essere una «bandiera», come mi definite spesso, ma in realtà io sono solo una piccola parte di una grande bandiera bianconera, che cresce col passare degli anni e se ognuno di voi guarda con attenzione ci trova scritto anche il proprio nome… Perché questa bandiera continui a crescere c’è bisogno di tutti noi: restiamo uniti! Alessandro Del Piero. :cuore
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"FRIENDS"

10 luglio 2013 ore 02:31 segnala



Ne ho bisogno. Miglioriamo insieme!

:cuore

Alcune unioni partano da un punto talmente profondo che non si capisce ne come ne perché nessuno le può separare.

Ricomincia l amore!

08 luglio 2013 ore 14:52 segnala


Molte volte ci facciamo coinvolgere dalle opinioni altrui, amici in comune, amici del cuore. Non ascoltiamo il nostro cuore. Le opinioni altrui a volte sono molto predominanti, riescono a cambiare gli eventi, trasformando delle storie meravigliose nei peggiori incubi. Di tutto questo ti rendi conto dopo, quando si sono creati dei danni nella coppia quasi irreparabili. Quando si è stati talmente sordi, e siamo stati portati a far del male, e a farci del male. Maledetto quel giorno. Rimettere a posto l'amore, lì al primo posto, diventa un'impresa quasi ardua. Il cuore, l'amore sa. A volte impieghiamo molto più tempo del dovuto, ma alla fine il tempo è l'unico nostro vero padrone. Riusciamo a capire di aver sbagliato quando i ricordi di quell'amore divenuto irraggiungibile sono vivi ogni istante. Il telefono non squilla, i messaggi che arrivano sono freddi spenti privi d'amore, vorresti che apparisse il numero a cui appartiene il tuo cuore, le ore non passano mai, ti tuffi sul letto lasciandoti accarezzare dalle fresche lenzuola, afferri il cuscino stringendolo forte a te, sperando sia solo un brutto sogno e l'amore torni a bussare alla porta del tuo cuore, suonando il campanello della tua anima. L'orgoglio ferito si ribella, l'amore vince sull'orgoglio prendi il coraggio a due mani Corri in contro getti l'orgoglio e gli sussurri, sei tu quel che voglio.


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« immagine » Molte volte ci facciamo coinvolgere dalle opinioni altrui, amici in comune, amici del cuore. Non ascoltiamo il nostro cuore. Le opinioni altrui a volte sono molto predominanti, riescono a cambiare gli eventi, trasformando delle storie meravigliose nei peggiori incubi. Di tutto questo...
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Sofferenza..

10 maggio 2012 ore 22:03 segnala

La sofferenza non è una scelta... non si sceglie di soffrire come di non soffrire... è un emozione, anche se negativa, ma pur sempre un'emozione... e come tale non è controllabile... ci svegliamo e viviamo... l'unica cosa che possiamo controllare sono le nostre azioni... Quando il controllo ci sfugge di mano, ecco, è in quel preciso istante che cominciamo a soffrire... un errore, una scelta sbagliata... ciò che dovremmo fare è sbagliare il meno possibile, ma siamo esseri imperfetti e come tali ci tocca la nostra piccola parte di dolore... se siamo fortunati riusciamo a fare del male solo a noi stessi... se non lo siamo, e abbiamo un minimo di coscienza, il dolore ci tormenterà... e non saranno delle scuse a lavarci la coscienza...


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Sarebbe bello..

27 febbraio 2012 ore 18:09 segnala


Sarebbe bello potersi addromentare con il tuo respiro, caldo, sul collo.
Il mio profumo si confonde al tuo, formando una nuova essenza. (solo nostra)
I miei occhi fissi nei tuoi. I tuoi occhi fissi nei miei.
La tua bocca appoggiata al mio orecchio, il quale avverte una leggera vibrazione, sentendo teneri 'ti amo' pronunciati dalla tua (melodiosa) voce.
La tua mano destra intrecciata alla mia, con una presa dolce, ma allo stesso tempo ferrea, un po' come se volesse dire 'io non ti lascerò mai'. L'altra invece, gioca distrattamente con una ciocca di capelli, che mi ricade ribelle sulla spalla.
Poi, piano piano le tue labbra con delicatezza si avvicinano alle mie. Si incastrano alla perfezione.
Ed iniziano a muoversi, prima in modo dolce, poi in modo più intenso, sapendo che questo sarà un bacio infinito.
Sempre più presa da questo appassionante bacio sento il tuo corpo sul mio.
Ed ecco arrivare quel 'piacevole dolore' di cui tutti parlano.
Ora ti sto guardando, con occhi diversi, con occhi che traboccano di felicità.
Dalle mie labbra esce soltanto un 'ti amo, amore'.
Detto questo, le tue labbra ritornano ad appoggiarsi sulle mie.
E infine quando saremo sazi di noi, ci copriremo, per custodire con una semplice coperta, tutto l'amore che siamo riusciti a donarci.
/Ci sei già tu.

Si può cancellare tutto da un momento all altro?

23 febbraio 2012 ore 10:52 segnala


Io non ci riesco, e fino a qualche ora fa credevo che anche la persona peggiore di questo mondo non potesse dimenticare tutto un percorso in un attimo. Forse sono io ad essere ingenua, troppo dolce e sentimentale. Forse è tutta colpa mia se credo ad ogni cosa che mi viene detta, se guardo maggiormente il lato positivo di ogni persona, se mi fido di persone all'apparenza vere ed è colpa mia se mi illudo. Ho creduto a te, ho visto solo il tuo lato positivo, mi sono fidata di te e mi sono illusa che altro sbaglio potrei commettere? Come sempre sbaglio tutto tranne una cosa:
non dimentico in fretta.



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« immagine » Io non ci riesco, e fino a qualche ora fa credevo che anche la persona peggiore di questo mondo non potesse dimenticare tutto un percorso in un attimo. Forse sono io ad essere ingenua, troppo dolce e sentimentale. Forse è tutta colpa mia se credo ad ogni cosa che mi viene detta, se g...
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Per te, amore mio, Pamela! (SnNaTaXfAr3BorD3lLo)

10 febbraio 2012 ore 12:54 segnala


Eccomi qui a scrivere di TE :cuore
Non te l'aspettavi vero?! Eppure sono qui!
Ho bisogno di scriverlo, di dichiarare quanto
io ci tenga a te, di dimostrare (per quanto puo valere)
ancora una volta quanto ti voglio bene! :cuore
Non so cosa posso scaturire questo mio pensiero dentro
di te, ma spero che in qualche modo ti faccia capire
tutto ciò che tu sei per me!
Vorrei che il tuo viso, cosi angelico e dolce sia sempre
illuminato con un sorriso, perchè la gioia è quella che tu
meriti davvero! Vorrei essere forte, soprattutto per te, per
togliere tutto quel dolore che hai dentro e trasformarlo in
gioia, felicità! Vorrei che una mia mano bastasse per non
farti cadere mai, e poi, se cadi tu..cado anch'io!
Vorrei che tutto ciò che abbiamo costruito non finisca MAI. :cuore
Vorrei che tutto ciò che provo io per te, è lo stesso che tu provi per me!
Vorrei essere quella persona che nelle difficoltà ti è sempre vicina.
Vorrei essere quella persona che per te mai nessuna è stata.
Vorrei essere quella persona che combatte INSIEME A TE, contro tutto e tutti!
Vorrei essere quella persona che quando sul tuo viso c'è una lacrima, riesca a farti
sorridere!
Vorrei essere quella persona che quando tu hai bisogno, c'è sempre.
Vorrei essere quella persona che se pur ci sono litigi, tu cerchi sempre.
Vorrei essere quella persona che, nonostante tutto, riesca a farti capire tutto
l'affetto che prova per te.
Vorrei essere quella persona che, quando tu ti svegli, è lei ad essere il tuo pensiero
così che possa nascere sul tuo viso un bel sorriso! (Ti ho anche fatto la rima xD)

Ora ti chiedo: Quella persona, posso essere IO?

P.S.: Quante cose che vorrei,
ma la cosa piu importante da dirti,
che ancora non ti ho detto, è questa:


TI AMO.. :cuore




Non è importante quanto tempo dedichi ad una persona...
quello che veramente conta è l'intensità con cui lo vivi,
anche solo un attimo vissuto profondamente equivale alla vita intera...



GRAZIE D'ESISTERE!




L'amico è chi ama e abbraccia i tuoi pensieri cupi,
più dei tuoi sorrisi,
è chi accarezza la tua tristezza,
più della tua felicità,
è chi è presente anche quando sei perdutamente assente.




Sei la ragione piu profonda di ogni mio gesto..
la storia piu incredibile che conosco :cuore



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« immagine » Eccomi qui a scrivere di TE :cuore Non te l'aspettavi vero?! Eppure sono qui! Ho bisogno di scriverlo, di dichiarare quanto io ci tenga a te, di dimostrare (per quanto puo valere) ancora una volta quanto ti voglio bene! :cuore Non so cosa posso scaturire questo mio pensiero dentro ...
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Caro Diario...

08 febbraio 2012 ore 13:18 segnala


...non potevo sbagliare di più. Credevo di poter sorridere ed andare avanti, fingendo che andasse tutto bene. Avevo un piano... Volevo cambiare ciò che ero, creare una vita e una persona nuova, una persona senza passato, senza dolore... Una persona viva. Ma non è così facile, i brutti ricordi sono sempre lì... Ti seguono, non puoi sfuggirgli, per quanto tu lo voglia. Puoi soltanto prepararti per il bene, così quando arriverà, lo accoglierai. Perché ti serve.
A me serve.
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« immagine » ...non potevo sbagliare di più. Credevo di poter sorridere ed andare avanti, fingendo che andasse tutto bene. Avevo un piano... Volevo cambiare ciò che ero, creare una vita e una persona nuova, una persona senza passato, senza dolore... Una persona viva. Ma non è così facile, i brutt...
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