Sui treni, per salvarsi, leggevano.
A. Baricco
Che luoghi strani le stazioni...
tutti assiepati sulle panchine...
tutti vicini...
ognuno nel proprio uovo prossemico...
ognuno con il proprio viaggio...
Viaggio di testa, di cuore, di andata, di fuga, di ritorno... di riconciliazione...
Quanti dei tanti hanno ancora una scintilla negli occhi...
quanti solo noia e silenzio... stanchezza profonda.
... e poi il PC, il Tablet, il cellulare per parlare lontano, vedere lontano e scordare il vicino... quello a fianco, che ingombra anche un po'... quello che è di quel tot di centrimetri fastidiosamente troppo vicino... pur essendo anch'esso lontano...
altro PC, altra musica, altro cell....
tutti assiepati sulle panchine...
tutti vicini...
ognuno nel proprio uovo prossemico...
ognuno con il proprio viaggio...
Viaggio di testa, di cuore, di andata, di fuga, di ritorno... di riconciliazione...
Quanti dei tanti hanno ancora una scintilla negli occhi...
quanti solo noia e silenzio... stanchezza profonda.
... e poi il PC, il Tablet, il cellulare per parlare lontano, vedere lontano e scordare il vicino... quello a fianco, che ingombra anche un po'... quello che è di quel tot di centrimetri fastidiosamente troppo vicino... pur essendo anch'esso lontano...
altro PC, altra musica, altro cell....

ERRATA CORRIGE
Fatto un intero viaggio vicino ad una logorroica e cretina donna che non è stata zitta un minuto...un plauso al suo povero interlocutore troppo educato per suicidarsi....
SCRIVETE, LEGGETE, ASCOLTATE MUSICA, ALIENATEVI QUANTO VOLETE MA........
NON ROMPETE LE PALLE!!!!!!!