Il giornalista americano Jasper Becker in un testo recente: “La Rivoluzione della Fame. Cina 1958-1962:la carestia segreta”, descrivendo casi
di antropofagia, verificatisi durante la “grande carestia” causata dalla folle politica collettivista di Mao-Tse-Tung, fa un’insospettabile ammissione
a proposito del cannibalismo nella storia cinese.
«In Cina – afferma Becker – il consumo di carne umana non si limitava ai periodi di carestia; anzi, uno studio sull’argomento ha concluso che il cannibalismo
occupa una posizione speciale nella cultura cinese. In molti periodi della storia cinese, la carne umana è stata
considerata una prelibatezza.
Lo scrittore Dao Qingyi (dinastia Yuan)- continua Becker - raccomanda la carne dei bambini come un’ottima pietanza.
La letteratura cinese abbonda di racconti sul cannibalismo praticato per puro piacere.
Ai tempi della dinastia Ming, alcuni eunuchi tentavano di riacquistare la virilità cibandosi di cervella umane.
Durante la rivolta dei Tai Ping (1850-1864) entrambe le parti in conflitto mangiavano il cuore dei prigionieri.
I soldati cinesi di stanza a Taiwan, prima della guerra sino-giapponese (1894-1895) acquistavano al mercato e man-
giavano la carne degli abitanti locali.
La storiografia abbonda di esempi di re e imperatori che hanno ucciso e poi mangiato i nemici.
Il cannibalismo è anche una forma di vendetta consigliata da Confucio, secondo il quale non era sufficiente osservare il lutto
per un genitore assassinato; nemmeno uccidere era sufficiente. I nemici andavano interamente mangiati, ossa, carne, cuore e fegato compresi.
I traditori venivano fatti a pezzi e messi in salamoia; in alcuni casi, il vincitore di un combattimento costringeva il nemico a bere un brodo fatto
con il corpo del padre o del figlio» (Jasper Becker, “op. cit.”, pp. 183-184).
Secondo quel che si vocifera, anche ai nostri giorni, molte macellerie cinesi avrebbero iniziato a commercializzare carne umana.
Pare la si possa trovare, senza troppa difficoltà, nei mercati. Il tutto a norma di legge con tanto di controlli, per così dire... di qualità. :haha
Insomma sulla carne umana ci sarebbe pure una specie di marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta). Mah!, si vede che i cinesi si sentono più "protetti"... in scatola! :haha
Alcune fotografie, divulgate da non si sa bene chi, testimonierebbero alcuni passaggi della lavorazione della carne umana: tritata, macinata e conservata nelle celle frigo prima di essere distribuita ai rivenditori.
Alcuni Paesi che importano la carne cinese (come il Nord Africa, ad esempio) avrebbero accusato la Cina di “spacciare” la carne umana per carne di maiale. Gli esportatori cinesi
rispondono seccati che la carne da loro esportata negli altri paesi è esclusivamente di bue o di maiale. La risposta in realtà è assai inquietante. Non dicono, infatti, di non vendere carne umana, semplicemente affermano di non esportarla... :haha
Mi sforzo - per la verità un po' a fatica - di immaginare il quotidiano della massaia cinese che, ogni settimana, va a fare la spesa dal macellaio:
- Vorrei un etto di mortadella, possibilmente DOP.
- Mi spiace, Signora, ma l'ho finito.
- Finito?! Forse voleva dire... finita!
- No, no! Volevo dire proprio così: finito! Ahahahahaha! Comunque se vuole ho un avvocato di Ferrara, ben stagionato. E' arrivato questa mattina dall'Italia. Lo vuole assaggiare?!
- Ma quanto costa ?
- 200 Yuan al chilo.
- Eh, come sono cari gli avvocati!
- Se preferisce ho un ottimo consigliere regionale toscano DOP sott'olio.
- Per carità i politici italiani! Che poi fatico a digerirli. L'hanno scorso mio marito mi portò a casa un osso buco di un certo ex sindaco di Firenze.
Sapesse che fregatura! L'unica cosa buona era il buco! Ahahahahahah! :haha
- Ahahahahahah! La capisco! Comunque, signora, per tutta la settimana c'è una promozione speciale: con lo sconto del 40 %, la vera porchetta di Arcore!
- Oh madona signur! No, no! Grazie! Preferirei digiunare!
- Altrimenti c'è del pollo, sempre italiano, s'intende. Ne abbiamo a chili e a prezzi modici.
- Ma è allevato a terra ?
- No, solo in appartamento! Ahahahahahah! :haha
- Va bene, me ne dia due chili. Ahahahahah!
E persino in amore le cose non vanno tanto meglio.
Se avete un'amante cinese, state molto attenti a non utilizzare espressioni quali: patatina mia, fragolina mia, bocconcino mio, ecc.
Potreste vederla fuggire terrorizzata.
L'innamorato occidentale dice spesso alla sua innamorata: "Mi piaci da morire".
Quello cinese, invece, le dice: "Mi piaci da mangiare". E se la mangia, magari per San Valentino!
Qui, in occidente, si usa dire: "Si è presa una cotta per me".
In Cina, invece, si dice: "L'ho cotta per me". Che non è proprio la stessa cosa. :haha
Per digerire consiglierei del buon Cognac! E magari un goccetto anche prima di mettersi a tavola... :haha