Quando ci si imbatte in qualcosa che non è di nostro gradimento si dovrebbe
scorrere avanti, alla ricerca di qualcosa a noi più congeniale.
Coloro che si soffermano comunque, per potersene lamentare, disprezzare,
seminando polemiche e odio, possiedono un indole egocentrica e cattiva.
Bisogna vivere il palcoscenico giusto,
permettendo agli altri di vivere il proprio.

Inequivocabile la presenza di segnali.

Dapprima gli alti arbusti spezzati e la fitta nebbia,
in seguito il fango e la gelida pioggia che sferzava
con sempre maggiore insistenza ogni suo tentativo d'avanzare.

L'aria era satura di nefasti presagi, ogni orientamento senso logico e
capacità di giudizio vennero a mancare, e nonostante questo ancora
permaneva chi in passato ne aveva messo in dubbio la sua esistenza.

Ma la verità per quanto scomoda si trovava lì dinanzi il suo sguardo.
Era stato assassinato un fantasma, e quella ne era la scena del crimine.

Il respiro si è fatto ogni giorno un po' più pesante,
l'aria presto non gli sarà più sufficiente per vivere.

L'orizzonte gli si espande davanti e gli occhi ora faticano a non guardare,
al freddo che si fa più freddo e al caldo che si fa più caldo
non è stato possibile fuggire.

Tutto si sgretola al suo incomprensibile tocco,
come se io, se tu, se noi,
sapessimo di aver bisogno l'uno dell'altro.

Ci stava disteso sopra per cogliere più superficie possibile.
Mentre ascoltava voci che non riconosceva osservava figure
indistinte interagire armoniose tra loro perdersi in lontananza.
Al loro ritorno fingeva di tenersi impegnato lasciando impronte
che sarebbero state cancellate dalle intemperie che attraversavano
non di rado quelle giornate autunnali.
Contava le molteplici sfumature di un tramonto
immaginario di cui saltuariamente rideva,
con una mano nel viso con cui nasconderne l'intensità
e l'altra tesa in un gesto di scuse mai svelate.

Da tempo dimora di inquietanti figure,
abitanti di un'oscurità avvolta nella nebbia.
Una notte senza fine interrotta da smorfie
che illuminano il volto di chi incauto le osserva.
Un lampo di luce accecante capace di portare il sole
in un posto in cui il sole non c'era mai stato.
Perché anche quando sembra impossibile,
ci si trova sconfitti a terra e non sembra esserci più
alcuna speranza, possono accadere eventi meravigliosi.
Che ci fanno togliere la polvere di dosso,
ci fanno acquisire fiducia permettendo di credere a qualsiasi cosa.
Anche che un pinguino volendo sia in grado di volare.

Avvenne tutto silenziosamente,
con la cautela di chi in punta di piedi volesse rendere impercettibile
la propria presenza. Nell'aria una ventata di novità,
l'arrivo di una nuova dimensione.
Giacevano al suo interno contorni e colori mai vissuti prima,
e con loro due verità. Non è che una presenza immersa nell'acqua,
uno specchio che riflette l'immagine sbagliata.

Perdersi infinite volte nell'intensità di un gesto.
Socchiudere gli occhi con la paura nel riaprirli che
il tutto possa smettere di esistere.
Degna sovrana di un universo dominato da pensieri,
capaci di brillare nell'oscurità della notte più oscura.
Perennemente al di là di ciò che appare
nonostante se ne avverta la pericolosità.
E chi domanda chi ha provocato tutto questo
riceverà una sola risposta.
"Sono stati i passi di un'aura leggiadra devastatrice dei sensi,
è stata la droga che scorre nel mio sangue.."

Viaggiano nell'aria note musicali da tempo dimenticate, imprigionate e custodite in ricordi che il tempo non si è degnato di cancellare.
Posa il tuo sguardo in un cielo stellato e ne vedrai l'inizio che hai sempre desiderato, posa il tuo sguardo verso le più remote profondità e ne vedrai la fine che hai sempre aspettato.
E ti donerò uno schiaffo per ogni limite da te violato, e ti donerò una carezza per ogni me che è stato dimenticato.