LINA LA SCRITTRICE
22 settembre 2024 ore 19:28 segnalaSOGNI RUBATI .
Da bambina volevo andare a scuola . Il mio più grande sogno era quello di saper leggere e scrivere perché volevo fare la maestra oppure diventare una scrittrice. Studiare mi piaceva molto, ma non avevo avuto l'audacia di lottare per rivendicare il mio diritto di andare a scuola. Iniziai a mettere nero su bianco solo in tarda età.
I miei scritti! Quante difficoltà ho incontrato nel realizzarli. Non crediate che sia stato facile. Li scrivevo e poi li cancellavo perché nel rileggerli mi apparivano come abbozzi confusi e indecifrabili. Ognuno di essi è un ricordo di quanta fatica mi sia costato imparare.
Sembrava quasi che la fatalità costringesse la mia mente a esprimere i suoi giudizi e le sue affermazioni. Scrivevo come se la penna pesasse quanto una perforatrice elettrica, "vibrante" per l'incertezza e il tremito delle mie mani. Infine, quel poco che so l'ho appreso da sola, da autodidatta.
Per questo non ho potuto assimilare bene né la coniugazione dei verbi, né la sintassi e l’ortografia. Quanto alla punteggiatura, ancora adesso non capisco dove vanno posti i punti, le virgole e gli altri segni per rendere migliori i pensieri che tento di esprimere .
Non conosco né storia né geografia. Di matematica non ne parliamo proprio! Eppure ho dovuto leggere e studiare nel grande libro della vita e assimilare tutto a mie spese.
In questo libro le virgole e i punti non erano quei bei simboli tracciati dalla penna come espressioni di bella scrittura, ma piuttosto competizioni quotidiane!
Ho camminato tra le pagine di quel grande libro raccogliendo il male, ma da questo ho capito cos’era il bene. Con insolenza ho rubato a questa vita un po’ di riconoscimento per me stessa.
Oggi so che nella grande enciclopedia della vita è scalfita anche la mia storia, una storia compilata giorno per giorno e, visto che la matematica non è il mio forte, non saprei proprio con la fantasia quanti siano i giorni di questa lotta vissuta.
È vero che con un po’ d'impegno avrei appreso tutte le basi che i libri di scuola possono dare. Ma a cosa mi sarebbero servite se la vita aveva per me prospetti diversi?
Questi piani ho cercato di realizzarli nei migliori dei modi. Se poi c'è stata un cambiamento di direzione un po’ sballata, non ha nessuna importanza : tanto solo io...
CONOSCO ME STESSA.Lina Viglione
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SOGNI RUBATI .
Da bambina volevo andare a scuola . Il mio più grande sogno era quello di saper leggere e scrivere perché volevo fare la maestra oppure diventare una scrittrice. Studiare mi piaceva molto, ma non avevo avuto l'audacia di lottare per rivendicare il mio diritto di andare...
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