
In realtà, Michael soffriva di Vitiligine e di Lupus Eritematoso sistemico, due malattie della pelle autoimmuni, la Vitiligine è una malattia cutanea caratterizzata da estese macchie bianche che porta ad una progressiva depigmentazione della cute, ovvero ad uno schiarimento irregolare della pelle, di cui ancora oggi non si conosce la causa e per la quale non esiste una cura. L’evoluzione delle macchie è imprevedibile: possono progredire rapidamente, in modo lento o, in alcuni casi più rari, addirittura scomparire spontaneamente.
Il Lupus Eritematoso sistemico, la malattia cutanea di cui soffriva Michael, gli impediva l’esposizione prolungata al sole e per cui fu a lungo trattato con corticosteroidi che gli conferirono la classica faccia “lunare”, oltre al fatto che gli provocava forti eruzioni cutanee sul viso e sul naso, lesioni della pelle, perdita dei capelli e infiammazione dei polmoni. Lesioni che, col tempo, tendono a schiarirsi e a lasciare cicatrici permanenti, il dottor Strick, che effettuò una visita specialistica al cantante nel 1993 su richiesta del procuratore Tom Sneddon, confermò che “il Lupus aveva distrutto parte della sua pelle, in particolare del naso” e che i numerosi interventi di chirurgia a cui si era sottoposto erano per lo più “di tipo ricostruttivo, per nascondere le cicatrici del Lupus”.
Le malattie furono a lungo taciute dal cantante, che era solito fare uso di guanti, ombrello, cappelli per nascondere e proteggere la sua pelle. La dichiarazione ufficiale della malattia fu effettuata dallo stesso Michael durante il programma televisivo condotto dall’americana Oprah Winfrey nello stesso anno delle prime accuse di Pedofilia, ovvero nel 1993. Tutto ciò verrà poi confermato anche nell’autopsia effettuata il 26 giugno del 2009, il giorno dopo la sua morte.

Per quanto riguarda le accuse di pedofilia ecco la verità. Per capire meglio come sia nata la leggenda metropolitana della supposta pedofilia di Michael, una brutta storia che si è autoalimentata nel tempo di veleni, sospetti e falsità, fino a distruggere di fatto la sua reputazione e, di conseguenza, la sua carriera.
Michael Jackson fu accusato per la prima volta nel 1993, all’apice del successo, da un tredicenne, tale Jordan Chandler. Allora le intercettazioni telefoniche rivelarono subito che il padre del ragazzino, un ex dentista radiato dall’albo per pratiche illecite, aveva pianificato tutto per vendicarsi del cantante, che si era rifiutato di finanziargli un progetto cinematografico. L’uomo, che si è suicidato nel 2010, probabilmente spinto dai sensi di colpa, era arrivato perfino a somministrare a suo figlio l’Amobarbital, un barbiturico con proprietà ipnotiche, per farlo "confessare" davanti ai giudici.

Allora ci fu un accordo extragiudiziario con la famiglia, di cui in seguito lo stesso Michael si pentirà, versando un assegno da 22 milioni di dollari per chiudere in fretta la questione su pressione della sua casa discografica, che non voleva ripercussioni sul tour in corso in quel periodo.
Ancora più infamanti le accuse rivolte anni dopo da Gavin Arvizo, un tredicenne che Jackson aveva aiutato a guarire dal cancro. Arvizo accusò il Re del Pop di abusi sessuali sull'onda dell’eco mediatica creata dallo speciale televisivo ”Living with Michael Jackson” del giornalista britannico Martin Bashir, andato in onda il 3 febbraio 2003. Un perfetto esempio di cattivo giornalismo, nel quale, con un sapiente taglia e cuci di immagini e di spezzoni di interviste, fu messo in cattiva luce l’ex bambino prodigio dei Jackson Five.
Il processo iniziò il 31 gennaio 2005 e terminò il 13 giugno dello stesso anno, quando la giuria emise un verdetto unanime di "NON COLPEVOLEZZA" per tutti i quattordici capi d'accusa.

Quindi prima di sputare sentenze di qualunque genere, prima di dire un proprio pensiero reputandolo giusto, quando è chiaramente errato, prima di scrivere qualunque cosa, anche a nome di altri che evidentemente non sono d’accordo, nei vari commenti che leggo in alcuni blog, parlate direttamente al singolare e non al plurale, tra l’altro qualcuno dice che "tutti noi sappiamo la verità" di come siano andate le cose, riguardo alle accuse di pedofilia, ma mi domando…come fanno certe persone ad essere certi di una cosa, se in primis non erano presenti al momento di tali “fatti”, ammesso che siano veri, facevano forse parte della giuria? Non credo proprio, queste persone sono quelle, che credono alle BUGIE dei media e la rendono propria, non si sforzano neanche di cercare la verità, quando invece se si guarda attorno, la si può vedere ovunque. Si limitano a ciò che leggono o vedono, perché forse odiano le proprie vite? S'invidia l’ONESTÀ, la PUREZZA, L’ANIMO GENTILE E BUONA di una persona come Michael, che nella sua vita ha solo avuto male, mentre lui incondizionatamente ha dato solo AMORE, BENIFICIENZA, PACE e tanta musica che rimarrà nei secoli nella storia della musica e dell’umanità?
Quindi fatevi un esame di coscienza, riflettete bene, magari cercate su Intenet la verità, vedrete che la troverete e forse, come tanti anche suoi ex nemici (intendo di Michael) di penna e media, che a seguito di varie documentazioni, si sono ricreduti ed hanno cambiato idea sul Re del Pop, anche voi magari vi ricrederete e forse cambierete idea ed opinione.

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