Sera cari amici il mio Blog l'ho trasferito all'altro
mio nik name ( 1Cavaliere.Nero ) d'ora in poi se volete ancora
seguirmi lo potete fare li per aiutarvi vi posto qui il link
diretto per poi se volete lo metterete nei vostri preferiti
Cordaili saluti 1Cavaliere.Nero ex Lucien66.ilBekkino ...
http://blog.chatta.it/1cavaliere_nero/default.aspx
Cavaliere Nero
@... Blog Trasferito ...@
01 febbraio 2014 ore 00:26 segnala141727d0-8ae0-4675-8d8f-3644eeea9c92
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment
@... Perchè,perchè? ...@
31 gennaio 2014 ore 01:16 segnala
Sono qui in questa notte illuminata da una
grande luna, dopo tante lacrime bianche
cadute per tutto il giorno nella Foresta...
Adesso siamo soli io e lei, mi guarda mi
sfiora le mie rughe sul mio viso
tormentato dal dolore di non essere
quello che avrei voluto che io fossi...
La guardo e subito mi viene un brivido
lungo la schiena, forse è la mia paura
di chiedere a lei ( perchè proprio a me? )
perchè questa mia vita che crescendo
immaginavo diversa , si ritrova in questa
Foresta con un lungo cammino per raggiungere
quella sperata felicità che da bambino dietro
a quella Porta ho sempre sognato...
Tu che sei grande, tu che sei luce della notte
rispondimi almeno tu ???
nulla, mi guarda in silenzio e nello stesso
tempo sento il mio battito del cuore che
si fa sempre più forte, avrei voglia di urlare
ma non posso sveglierei gli abitanti innocenti
di questa Foresta...
Perchè,perchè proprio a Me...
Cavaliere Nero
grande luna, dopo tante lacrime bianche
cadute per tutto il giorno nella Foresta...
Adesso siamo soli io e lei, mi guarda mi
sfiora le mie rughe sul mio viso
tormentato dal dolore di non essere
quello che avrei voluto che io fossi...
La guardo e subito mi viene un brivido
lungo la schiena, forse è la mia paura
di chiedere a lei ( perchè proprio a me? )
perchè questa mia vita che crescendo
immaginavo diversa , si ritrova in questa
Foresta con un lungo cammino per raggiungere
quella sperata felicità che da bambino dietro
a quella Porta ho sempre sognato...
Tu che sei grande, tu che sei luce della notte
rispondimi almeno tu ???
nulla, mi guarda in silenzio e nello stesso
tempo sento il mio battito del cuore che
si fa sempre più forte, avrei voglia di urlare
ma non posso sveglierei gli abitanti innocenti
di questa Foresta...
Perchè,perchè proprio a Me...
Cavaliere Nero
4f339bd7-84a6-4d17-8b02-e91b8842bd47
Sono qui in questa notte illuminata da una
grande luna, dopo tante lacrime bianche
cadute per tutto il giorno nella Foresta...
Adesso siamo soli io e lei, mi guarda mi
sfiora i le mie rughe sul mio viso
tormentato dal dolore di non essere
quello che avrei voluto che io fossi...
La guardo e subito...
Post
31/01/2014 01:16:54
none
- mi piaceiLikeItPublicVote3
- commenticommentComment
@... L'Amore nella Foresta ...@
30 gennaio 2014 ore 15:15 segnala
Non mi chiedo mai quanto può dare l'Amore a me,
ma mi chiedo quanto posso dare io all'Amore...
ma mi chiedo quanto posso dare io all'Amore...
3e05a26d-0937-4fb3-842d-e6c471e429a5
Non mi chiedo mai quanto può dare l'Amore a me,
ma mi chiedo quanto posso dare io all'Amore...
« immagine »
« immagine »
Post
30/01/2014 15:15:47
none
- mi piaceiLikeItPublicVote1
- commenticommentComment1
@... Lacrime Bianche ...@
30 gennaio 2014 ore 13:59 segnala
Oggi nella mia Foresta i custodi dei mie pensieri
lacrimano gocce bianche, ho sempre pensato che
vedendo le lacrime bianche cioè ( neve ) erano
i custodi dei miei pensieri cioè ( Angeli )...
Però non ho mai capito se lacrimassero perchè
fossero tristi o per gioire dei miei pensieri
positivi del cammino nella Foresta,
un fatto è sicuro che la mia memoria torna indietro
a quando ero un bambino nella Foresta e vedendo
scendere giù tutta quell'acqua bianca come le nuvole
non mi rendeva felice come gli altri bimbi ma mi
rendeva triste e taciturno e non vedevo l'ora
che finisse tutto quanto, tutto questo seduto
dietro quella famosa Porta narrata nei mie post
precedenti...
Adesso che sono arrivato quasi a metà del cammino
della mia vita vedendola tutta quell'acqua bianca
non so come descriverla con precisione la mia
anima come si sente, sta li in mezzo tra il sereno
e il temporale con la speranza che il sole dentro
di me non tardi ad arrivare...
Cavaliere Nero
lacrimano gocce bianche, ho sempre pensato che
vedendo le lacrime bianche cioè ( neve ) erano
i custodi dei miei pensieri cioè ( Angeli )...
Però non ho mai capito se lacrimassero perchè
fossero tristi o per gioire dei miei pensieri
positivi del cammino nella Foresta,
un fatto è sicuro che la mia memoria torna indietro
a quando ero un bambino nella Foresta e vedendo
scendere giù tutta quell'acqua bianca come le nuvole
non mi rendeva felice come gli altri bimbi ma mi
rendeva triste e taciturno e non vedevo l'ora
che finisse tutto quanto, tutto questo seduto
dietro quella famosa Porta narrata nei mie post
precedenti...
Adesso che sono arrivato quasi a metà del cammino
della mia vita vedendola tutta quell'acqua bianca
non so come descriverla con precisione la mia
anima come si sente, sta li in mezzo tra il sereno
e il temporale con la speranza che il sole dentro
di me non tardi ad arrivare...
Cavaliere Nero
e4d01aef-5fa8-468e-8a04-dbc13e50caee
Oggi nella mia Foresta i custodi dei mie pensieri
lacrimano gocce bianche, ho sempre pensato che
vedendo le lacrime bianche cioè ( neve ) erano
i custodi dei miei pensieri cioè ( Angeli )...
Però non ho mai capito se lacrimassero perchè
fossero tristi o per gioire dei miei pensieri
positivi del...
Post
30/01/2014 13:59:41
none
- mi piaceiLikeItPublicVote2
- commenticommentComment3
@... Storia Nella Foresta ...@
30 gennaio 2014 ore 01:44 segnala
Bellissima storia ma nello stesso tempo triste:
Sono nato cane. Non che l’abbia deciso io, ma è capitato così. Certo avrei voluto nascere uomo, magari bello, magari ricco, intelligente non so, ma bello e ricco certamente. Invece sono nato cane, e per giunta bastardo. Quando gli uomini si vogliono offendere si danno del bastardo, se lo dicono con disprezzo, io sono bastardo per nascita, non per essermi comportato male.
Non so chi sia mio padre. Ho conosciuto invece mia madre, era molto magra, vivevamo in campagna . Lei era magra per fame, non per sentirsi più bella, come capita alle umane, che se si vedono qualche chilo in più, smettono subito di mangiare. Lei avrebbe voluto mangiare, ma non poteva.
Sono nato in inverno, ricordo il freddo pungente della notte. Credo di aver avuto dei fratelli e delle sorelle, ma sono ricordi molto sfocati e poco certi. Così come non ricordo il luogo. Era duro e freddo. Mia madre si stendeva a terra per nutrirci, e noi consumavamo avidamente quel poco che aveva da offrirci. Poi ci lasciava e cercava qualcosa per sé. Se non mangiava lei, non mangiavamo neanche noi. Talvolta quando la vedevo allontanarsi per cercare un po’ di cibo sulla strada grigia che vedevo in lontananza mi prendeva una paura, il terrore di non vederla più tornare, ed allora cominciavo a tremare, un po’ per il freddo, un po’ per la tristezza. Cosa avrei potuto fare senza di lei ? Mi stringevo ai miei fratelli, e rimanevamo fermi fin quando non la vedevamo tornare. Lei ci annusava, ci controllava, si stendeva e ci offriva quel che poteva. La strada era un luogo pericoloso, sfrecciavano macchine e camion, di notte e di giorno, facevano un rumore forte, e scuotevano l’aria ed i nostri corpi quando ci sfioravano correndo. Ben presto decise di portarci con lei, eravamo cresciuti e dovevamo imparare la prima legge della vita, quella della sopravvivenza. La conoscete vero ? E’ molto semplice e si impara subito. Nei casi più gravi si traduce con mors tua vita mea. All’ inizio con i miei fratelli giocavo, mi rotolavo per terra, ci mordevamo scherzando, ma poi incominciammo ad essere meno amici, a guardarci talvolta in cagnesco, come dite voi che avete inventato questa parola, come se la cattiveria fosse una prerogativa tutta nostra…Ma non era per cattiveria, era solo per difesa. Avevamo imparato bene la prima regola essenziale. Certo, era la vita che ci faceva essere così, non il desiderio di dominare come spesso accade tra voi … E ci facevamo versi strani, ogni verso un significato diverso e preciso. Voi avete il dono della parola, ma è strano che talvolta non riuscite a capirvi con quel ricco vocabolario di termini che avete potuto inventare.
Eravamo tre, tre cuccioli ed una mamma, tutti bastardi e tutti magri. Ma non eravamo alla moda. I cani alla moda sono quelli profumati, con il pelo morbido, che dormono su un cuscino, che hanno il pedigree, attestato di purezza e di fortuna. Mia madre camminava davanti, ci fermavamo sul ciglio della strada cercando di andare dall’ altra parte, dove avremmo potuto trovare del cibo, perché lì c’ erano le case degli uomini. Gli uomini buttano un sacco di roba. Qualche volta lasciavano un piattino per noi e noi ci saltavamo dentro sporcandoci il muso e le zampette. Altre volte trovavamo dei sacchetti abbandonati e dovevamo romperli e selezionarne il contenuto. Tra bottiglie, pannolini, e cose vecchie spesso trovavamo qualche avanzo. Ma se gli uomini ci sorprendevano a rompere le buste e sparpagliarne il contenuto erano guai, dovevamo scappare ed abbandonare tutto quanto. Poi rimanemmo in due. Mia sorella non si accorse di un camion che stava arrivando. Mia madre fece un verso strano, un guaito lungo , ma poi ci spinse via, e scappammo lontano. Dio che colpo che fu!
Un giorno in campagna incontrammo una famiglia che faceva un picnic. Ci dettero tante cose da mangiare, e persino un nome, bello e dolce, i bambini giocavano con noi lanciandoci la palla e dei bastoncini. Diventammo quasi amici. Ma poi dovettero andar via. La bambina piangeva, non capivo bene, diceva-. ci penserò io, mamma te lo prometto, sono grande -ma il papà la spinse in macchina dicendo -non è proprio possibile … se abitassimo in villa, forse … – non li vidi mai più. Credo di aver perso la più grande occasione della mia vita quel giorno. Quando arrivò l’ estate, ero ormai cresciuto. Non so se preferisco l’ estate all’ inverno. Avevo sempre sete ora, e camminavo sotto al sole cocente con la lingua di fuori. La sete è più amara della fame, non pioveva mai, a nessuno veniva in mente di lasciare una ciotola d’ acqua. E poi mi sentivo addosso in mezzo al pelo uno strano prurito, ospiti che camminavano avanti e dietro sul mio corpo e che certo non avevo invitato io … Che stanchezza! Chi decide cosa devi nascere e dove devi nascere ? Ero rimasto solo. Un giorno mio fratello si mise a litigare con un altro cane, litigavano per mia madre si mordevano, si graffiavano e rimase per terra, in una pozza di sangue in attesa di soccorsi che non arrivarono mai. E mia madre un bel giorno sparì. La vidi correre veloce per sfuggire al lancio dele pietre di un gruppo di ragazzi che ridevano forte e facevano scommesse. Non tornò più.
Adesso sono vecchio e stanco. Ho conosciuto il mondo e gli uomini, la fame e la sete, il caldo ed il freddo, ma anche la gratitudine e la cattiveria. So molte cose, anche se voi non lo sapete e credete che abbia solo istinto. Non è vero. Io sento, io capisco. Siete voi quelli che non sempre capite, eppure siete uomini, e per quanto progrediti ed intelligenti spesso vi comportate come la razza meno evoluta. Vi offendete chiamandovi animali. Non so chi sia meglio e più fortunato tra noi. Perché voi potete fare ma non fate, potete pensare ma non pensate, lasciate morire i vostri simili, distruggete il vostro mondo, oramai inquinato e sporco , sapete parlare ma usate lingue diverse e parole a vanvera, siete ricchi ma infinitamente poveri … mi fermo, altrimenti potreste pensare che sia un essere cattivo e malvagio, non lo sono, cerco affetto e offro affetto, ma non ho il pedigree, sono vecchio, puzzo, ho i vermi dentro e fuori, e non so perché. Chiudo gli occhi e penso alla mia prossima vita. Cosa sarò ? Proprio non so … lascio che sia il caso a decidere per me, spero solo di non dimenticare, non per vendicarmi, i cani non si vendicano, perdonano, ma per essere grande. Ecco vorrei essere un grande uomo un giorno, perché i grandi uomini ci sono e non sono pochi, per fortuna. Sono quelli che sanno che dare è meglio che prendere, che essere è meglio che sembrare, che diventare ricchi non è sempre questione di soldi.
Vado ora,sono veramente tanto stanco, credo di essere stato fortunato nonostante tutto, ho avuto anche un nome, un po’ di tenerezza e persino una amara libertà, so di cani che vengono legati alla nascita con pesanti catene di ferro e tenuti così per anni, a guardia di chissà che.
Quante mosche, scusatemi, scusatemi anche per questo, ma non le ho chiamate io.
( Mittì Cardone )
Sono nato cane. Non che l’abbia deciso io, ma è capitato così. Certo avrei voluto nascere uomo, magari bello, magari ricco, intelligente non so, ma bello e ricco certamente. Invece sono nato cane, e per giunta bastardo. Quando gli uomini si vogliono offendere si danno del bastardo, se lo dicono con disprezzo, io sono bastardo per nascita, non per essermi comportato male.
Non so chi sia mio padre. Ho conosciuto invece mia madre, era molto magra, vivevamo in campagna . Lei era magra per fame, non per sentirsi più bella, come capita alle umane, che se si vedono qualche chilo in più, smettono subito di mangiare. Lei avrebbe voluto mangiare, ma non poteva.
Sono nato in inverno, ricordo il freddo pungente della notte. Credo di aver avuto dei fratelli e delle sorelle, ma sono ricordi molto sfocati e poco certi. Così come non ricordo il luogo. Era duro e freddo. Mia madre si stendeva a terra per nutrirci, e noi consumavamo avidamente quel poco che aveva da offrirci. Poi ci lasciava e cercava qualcosa per sé. Se non mangiava lei, non mangiavamo neanche noi. Talvolta quando la vedevo allontanarsi per cercare un po’ di cibo sulla strada grigia che vedevo in lontananza mi prendeva una paura, il terrore di non vederla più tornare, ed allora cominciavo a tremare, un po’ per il freddo, un po’ per la tristezza. Cosa avrei potuto fare senza di lei ? Mi stringevo ai miei fratelli, e rimanevamo fermi fin quando non la vedevamo tornare. Lei ci annusava, ci controllava, si stendeva e ci offriva quel che poteva. La strada era un luogo pericoloso, sfrecciavano macchine e camion, di notte e di giorno, facevano un rumore forte, e scuotevano l’aria ed i nostri corpi quando ci sfioravano correndo. Ben presto decise di portarci con lei, eravamo cresciuti e dovevamo imparare la prima legge della vita, quella della sopravvivenza. La conoscete vero ? E’ molto semplice e si impara subito. Nei casi più gravi si traduce con mors tua vita mea. All’ inizio con i miei fratelli giocavo, mi rotolavo per terra, ci mordevamo scherzando, ma poi incominciammo ad essere meno amici, a guardarci talvolta in cagnesco, come dite voi che avete inventato questa parola, come se la cattiveria fosse una prerogativa tutta nostra…Ma non era per cattiveria, era solo per difesa. Avevamo imparato bene la prima regola essenziale. Certo, era la vita che ci faceva essere così, non il desiderio di dominare come spesso accade tra voi … E ci facevamo versi strani, ogni verso un significato diverso e preciso. Voi avete il dono della parola, ma è strano che talvolta non riuscite a capirvi con quel ricco vocabolario di termini che avete potuto inventare.
Eravamo tre, tre cuccioli ed una mamma, tutti bastardi e tutti magri. Ma non eravamo alla moda. I cani alla moda sono quelli profumati, con il pelo morbido, che dormono su un cuscino, che hanno il pedigree, attestato di purezza e di fortuna. Mia madre camminava davanti, ci fermavamo sul ciglio della strada cercando di andare dall’ altra parte, dove avremmo potuto trovare del cibo, perché lì c’ erano le case degli uomini. Gli uomini buttano un sacco di roba. Qualche volta lasciavano un piattino per noi e noi ci saltavamo dentro sporcandoci il muso e le zampette. Altre volte trovavamo dei sacchetti abbandonati e dovevamo romperli e selezionarne il contenuto. Tra bottiglie, pannolini, e cose vecchie spesso trovavamo qualche avanzo. Ma se gli uomini ci sorprendevano a rompere le buste e sparpagliarne il contenuto erano guai, dovevamo scappare ed abbandonare tutto quanto. Poi rimanemmo in due. Mia sorella non si accorse di un camion che stava arrivando. Mia madre fece un verso strano, un guaito lungo , ma poi ci spinse via, e scappammo lontano. Dio che colpo che fu!
Un giorno in campagna incontrammo una famiglia che faceva un picnic. Ci dettero tante cose da mangiare, e persino un nome, bello e dolce, i bambini giocavano con noi lanciandoci la palla e dei bastoncini. Diventammo quasi amici. Ma poi dovettero andar via. La bambina piangeva, non capivo bene, diceva-. ci penserò io, mamma te lo prometto, sono grande -ma il papà la spinse in macchina dicendo -non è proprio possibile … se abitassimo in villa, forse … – non li vidi mai più. Credo di aver perso la più grande occasione della mia vita quel giorno. Quando arrivò l’ estate, ero ormai cresciuto. Non so se preferisco l’ estate all’ inverno. Avevo sempre sete ora, e camminavo sotto al sole cocente con la lingua di fuori. La sete è più amara della fame, non pioveva mai, a nessuno veniva in mente di lasciare una ciotola d’ acqua. E poi mi sentivo addosso in mezzo al pelo uno strano prurito, ospiti che camminavano avanti e dietro sul mio corpo e che certo non avevo invitato io … Che stanchezza! Chi decide cosa devi nascere e dove devi nascere ? Ero rimasto solo. Un giorno mio fratello si mise a litigare con un altro cane, litigavano per mia madre si mordevano, si graffiavano e rimase per terra, in una pozza di sangue in attesa di soccorsi che non arrivarono mai. E mia madre un bel giorno sparì. La vidi correre veloce per sfuggire al lancio dele pietre di un gruppo di ragazzi che ridevano forte e facevano scommesse. Non tornò più.
Adesso sono vecchio e stanco. Ho conosciuto il mondo e gli uomini, la fame e la sete, il caldo ed il freddo, ma anche la gratitudine e la cattiveria. So molte cose, anche se voi non lo sapete e credete che abbia solo istinto. Non è vero. Io sento, io capisco. Siete voi quelli che non sempre capite, eppure siete uomini, e per quanto progrediti ed intelligenti spesso vi comportate come la razza meno evoluta. Vi offendete chiamandovi animali. Non so chi sia meglio e più fortunato tra noi. Perché voi potete fare ma non fate, potete pensare ma non pensate, lasciate morire i vostri simili, distruggete il vostro mondo, oramai inquinato e sporco , sapete parlare ma usate lingue diverse e parole a vanvera, siete ricchi ma infinitamente poveri … mi fermo, altrimenti potreste pensare che sia un essere cattivo e malvagio, non lo sono, cerco affetto e offro affetto, ma non ho il pedigree, sono vecchio, puzzo, ho i vermi dentro e fuori, e non so perché. Chiudo gli occhi e penso alla mia prossima vita. Cosa sarò ? Proprio non so … lascio che sia il caso a decidere per me, spero solo di non dimenticare, non per vendicarmi, i cani non si vendicano, perdonano, ma per essere grande. Ecco vorrei essere un grande uomo un giorno, perché i grandi uomini ci sono e non sono pochi, per fortuna. Sono quelli che sanno che dare è meglio che prendere, che essere è meglio che sembrare, che diventare ricchi non è sempre questione di soldi.
Vado ora,sono veramente tanto stanco, credo di essere stato fortunato nonostante tutto, ho avuto anche un nome, un po’ di tenerezza e persino una amara libertà, so di cani che vengono legati alla nascita con pesanti catene di ferro e tenuti così per anni, a guardia di chissà che.
Quante mosche, scusatemi, scusatemi anche per questo, ma non le ho chiamate io.
( Mittì Cardone )
9fbb7051-d3fa-4212-bc0b-994dfdbd6abc
Bellissima storia ma nello stesso tempo triste:
Sono nato cane. Non che l’abbia deciso io, ma è capitato così. Certo avrei voluto nascere uomo, magari bello, magari ricco, intelligente non so, ma bello e ricco certamente. Invece sono nato cane, e per giunta bastardo. Quando gli uomini si vogliono...
Post
30/01/2014 01:44:19
none
- mi piaceiLikeItPublicVote1
- commenticommentComment
@... Una Voce ...@
29 gennaio 2014 ore 23:22 segnala
Una voce nell'aria mi sussurra fermati adesso
cerca di pensare per non ridurti all'osso
questa Foresta in fondo non è così malvagia
se le cose a cui tieni dove l'anima si adagia...
Scopri il bello su ogni foglia che cade bagnata
e vedrai che la speranza non è morta e non è andata
il cammino e lungo e tortuoso della tua vita
ma unisci le tue forze e stringi i pugni con tutte
le tue dita...
Forse ha ragione quella voce che sento nella Foresta
non sarà mica la mia coscienza che parla e si presta
va bene ci proverò a non mollare se questo è il mio cammino
se mi voglio bene tutto si fa luce e con il cuore più vicino...
Cavaliere Nero
cerca di pensare per non ridurti all'osso
questa Foresta in fondo non è così malvagia
se le cose a cui tieni dove l'anima si adagia...
Scopri il bello su ogni foglia che cade bagnata
e vedrai che la speranza non è morta e non è andata
il cammino e lungo e tortuoso della tua vita
ma unisci le tue forze e stringi i pugni con tutte
le tue dita...
Forse ha ragione quella voce che sento nella Foresta
non sarà mica la mia coscienza che parla e si presta
va bene ci proverò a non mollare se questo è il mio cammino
se mi voglio bene tutto si fa luce e con il cuore più vicino...
Cavaliere Nero
feb9e409-ccdf-4b43-ba49-c9b7f091d515
Una voce nell'aria mi sussurra fermati adesso
cerca di pensare per non ridurti all'osso
questa Foresta in fondo non è così malvagia
se le cose a cui tieni dove l'anima si adagia...
Scopri il bello su ogni foglia che cade bagnata
e vedrai che la speranza non è morta e non è andata
il cammino e lungo...
Post
29/01/2014 23:22:19
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment2
@... Nuova Esperienza ...@
29 gennaio 2014 ore 18:50 segnala
A tutti voi che leggete il mio blog ho provato a creare
un punto di incontro qui in questo sito in chatta.it
in poche parole ho creato un Gruppo chi vuole può
parteciparne, vi posto qui il link del gruppo così vi
indirizza in automatico alla pagina:
Nella Foresta del Cavaliere Nero
Grazie a tutti coloro che vi parteciperanno...
Cavaliere Nero
un punto di incontro qui in questo sito in chatta.it
in poche parole ho creato un Gruppo chi vuole può
parteciparne, vi posto qui il link del gruppo così vi
indirizza in automatico alla pagina:
Nella Foresta del Cavaliere Nero
Grazie a tutti coloro che vi parteciperanno...
Cavaliere Nero
46fe5c75-9e40-48a6-ae14-8ecb6ff09fa9
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment
@... Mi sta stretta ...@
29 gennaio 2014 ore 02:06 segnala
Inizio a pensare che questa Foresta mi sta stretta
non riesco più a respirare e senz'aria non ragiono
come si dovrebbe oppure mi ci portano in questa situazione
non so, ho perso il mio cammino non distinguo le strade
che dovrei prendere, non so più cosa voglio per me
la tristezza mi si fa più presente e non ho più
voglia di ridere e scherzare...
Questa Foresta inizia a non piacermi più anche perchè
più cerco di fare andare le cose nel verso giusto e
più mi si rivoltano contro, più cerco di essere cordiale
con le persone che mi circondano e più mi prendono a sassate,
ogni volta che cerco di spiegare le mie ragioni e appurato
che ho ragione di parlare, più mi si dice arrangiati anche se
la questione non è dipesa da me ma da altri alla fine sono
sempre io che ci rimetto...
E per non abbassarmi al loro livello mi tocca sopportare
e poi cosa importante per non far rimanere soli la mia Fata
e la mia animella pelosa mi tocca frenare l'istinto di combattente
e tenere fermo la mia spada al suo posto..
Io dico solo questo ( non è giusto ) più si è bravi e più
si viene presi a calci in culo, non so quanto resisterò a tutto
questo, ma una cosa l'ho capita o lascio questa Foresta oppure
quello che mi aspetta e la prigionia ( a me la scelta )...
Cavaliere Nero
non riesco più a respirare e senz'aria non ragiono
come si dovrebbe oppure mi ci portano in questa situazione
non so, ho perso il mio cammino non distinguo le strade
che dovrei prendere, non so più cosa voglio per me
la tristezza mi si fa più presente e non ho più
voglia di ridere e scherzare...
Questa Foresta inizia a non piacermi più anche perchè
più cerco di fare andare le cose nel verso giusto e
più mi si rivoltano contro, più cerco di essere cordiale
con le persone che mi circondano e più mi prendono a sassate,
ogni volta che cerco di spiegare le mie ragioni e appurato
che ho ragione di parlare, più mi si dice arrangiati anche se
la questione non è dipesa da me ma da altri alla fine sono
sempre io che ci rimetto...
E per non abbassarmi al loro livello mi tocca sopportare
e poi cosa importante per non far rimanere soli la mia Fata
e la mia animella pelosa mi tocca frenare l'istinto di combattente
e tenere fermo la mia spada al suo posto..
Io dico solo questo ( non è giusto ) più si è bravi e più
si viene presi a calci in culo, non so quanto resisterò a tutto
questo, ma una cosa l'ho capita o lascio questa Foresta oppure
quello che mi aspetta e la prigionia ( a me la scelta )...
Cavaliere Nero
2ceb3b41-5724-4d8b-a6a7-2a44d8d2e0ef
Inizio a pensare che questa Foresta mi sta stretta
non riesco più a respirare e senz'aria non ragiono
come si dovrebbe oppure mi ci portano in questa situazione
non so, ho perso il mio cammino non distinguo le strade
che dovrei prendere, non so più cosa voglio per me
la tristezza mi si fa più...
Post
29/01/2014 02:06:47
none
- mi piaceiLikeItPublicVote3
- commenticommentComment1
@... 27 Gennaio Memory ...@
27 gennaio 2014 ore 09:57 segnala
Sono qui non per scrivere ciò che ormai tutti
o quasi hanno scritto tutto quello che c'era
da dire per ricordare questo giorno,
ma sono qui per ricordarvi che ciò che è
capitato nel passato fa riflettere
che potrebbe avvenire adesso in questo
presente, non è il male che fa visita a noi
ma siamo noi a diventare il male perchè
l'essere umano è e può diventare una
macchina da guerra senza scrupoli con una
valutazione alla vita uguale a zero...
Ogni mal pianga se stesso ma ricordatevi
qui siamo tutti di passaggio e siamo
ospiti su questa terra e il potere di essere
dominanti su gli altri non è altro che
la debolezza di noi stessi..
E tutte quelle persone vittime sacrificate
per colpa della mano dell'uomo non è solo
colpa nostra ma se riflettete e come sta
accadendo adesso qui nel nostro presente
in forma diversa ma ci stiamo distruggendo
noi stessi con nostra mano e non facciamo
nulla per cambiare la vita su questa terra
che ci ha concesso di viverci...
Cavaliere Nero
o quasi hanno scritto tutto quello che c'era
da dire per ricordare questo giorno,
ma sono qui per ricordarvi che ciò che è
capitato nel passato fa riflettere
che potrebbe avvenire adesso in questo
presente, non è il male che fa visita a noi
ma siamo noi a diventare il male perchè
l'essere umano è e può diventare una
macchina da guerra senza scrupoli con una
valutazione alla vita uguale a zero...
Ogni mal pianga se stesso ma ricordatevi
qui siamo tutti di passaggio e siamo
ospiti su questa terra e il potere di essere
dominanti su gli altri non è altro che
la debolezza di noi stessi..
E tutte quelle persone vittime sacrificate
per colpa della mano dell'uomo non è solo
colpa nostra ma se riflettete e come sta
accadendo adesso qui nel nostro presente
in forma diversa ma ci stiamo distruggendo
noi stessi con nostra mano e non facciamo
nulla per cambiare la vita su questa terra
che ci ha concesso di viverci...
Cavaliere Nero
8b7d8ddb-011b-4380-aa86-ab4369928b63
Sono qui non per scrivere ciò che ormai tutti
o quasi hanno scritto tutto quello che c'era
da dire per ricordare questo giorno,
ma sono qui per ricordarvi che ciò che è
capitano nel passato fa riflettere
ciò che potrebbe avvenire adesso in questo
presente, non è il male che fa visita a noi
ma siamo...
Post
27/01/2014 09:57:00
none
- mi piaceiLikeItPublicVote3
- commenticommentComment3
@... Lo specchio nella Foresta ...@
27 gennaio 2014 ore 00:18 segnala
Foresta foresta delle mie brame
che vita mi aspetta tra ferro e rame
quante volte dovrò rialzarmi su
per non vedere la mia anima morire più
come faccio a non mangiar sassi salati
per sfamarmi in questa natura di accampati
lungo la via del grande lago
ci sta sempre chi mi aspetta il tremendo drago
dammi la forza di cento cavalieri
per sconfiggerlo così i miei saranno fieri
la notte è vero porta sempre consiglio
e lo specchio mi dice sei quasi al ciglio
la pioggia tarda ad arrivare con il suo sapore
ne sono consapevole ma è questo il mio Dolore...
Cavaliere nero
che vita mi aspetta tra ferro e rame
quante volte dovrò rialzarmi su
per non vedere la mia anima morire più
come faccio a non mangiar sassi salati
per sfamarmi in questa natura di accampati
lungo la via del grande lago
ci sta sempre chi mi aspetta il tremendo drago
dammi la forza di cento cavalieri
per sconfiggerlo così i miei saranno fieri
la notte è vero porta sempre consiglio
e lo specchio mi dice sei quasi al ciglio
la pioggia tarda ad arrivare con il suo sapore
ne sono consapevole ma è questo il mio Dolore...
Cavaliere nero
aa2c4f0f-7098-4a8a-916f-08b5e526d952
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment
Blog Info
Visite totali: | 7.534 |
Post scritti: | 79 |
Scrive dal: | 04/11/2011 |
Coinvolgimento: | 23 (da valutare) |
Passa parola
fai conoscere questo blog ai tuoi amici,
usa i social tools qui sotto.