Vivian Lamarque

20 febbraio 2016 ore 23:19 segnala
Lo sai vero
che in questo momento
sei tu il complemento oggetto preferito
della sua voglia di amare
tu il suo verbo da coniugare
spogliare in tutti i modi e i tempi possibili
il nome da declinare
china sei volte dal nominativo
all'ablativo esausta.
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Lo sai vero che in questo momento sei tu il complemento oggetto preferito della sua voglia di amare tu il suo verbo da coniugare spogliare in tutti i modi e i tempi possibili il nome da declinare china sei volte dal nominativo all'ablativo esausta. « immagine »
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HOLAAA

19 febbraio 2016 ore 08:53 segnala
Puoi toccarmi in un milione di modi.Decidi di farlo nel modo più bello.
Sfiora la mia mente e nulla sarà come prima.

L'intesa mentale fa paura, perchè di un bel corpo puoi fare a meno,
ma di una mente che si incastra con la tua no.

Donati solo a colui che ha fame della tua stessa dannazione.
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Puoi toccarmi in un milione di modi.Decidi di farlo nel modo più bello. Sfiora la mia mente e nulla sarà come prima. L'intesa mentale fa paura, perchè di un bel corpo puoi fare a meno, ma di una mente che si incastra con la tua no. Donati solo a colui che ha fame della tua stessa dannazione. «...
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SIAMO UN'ALTRA RAZZA, ECCO TUTTO!!!

18 agosto 2015 ore 18:12 segnala
ADDIO, alle belle parole, ai silenzi senza senso,
ai falsi "ti amo", "ti voglio",alle persone che pensano di cavarsela con un semplice "mi dispiace".
Ho una buona memoria e un cuore che non dimentica, sopratutto quando non merita alcune mancanze.
Con alcune persone e' meglio passare dal dolce all'amaro soltanto tacendo.
Difficile starmi accanto ho l'anima "spettinata"e il cuore incasinato.
Per il perdono chiedete a DIO la sottoscritta e' impegnata con le persone che meritano la mia presenza.
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ADDIO, alle belle parole, ai silenzi senza senso, ai falsi "ti amo", "ti voglio",alle persone che pensano di cavarsela con un semplice "mi dispiace". Ho una buona memoria e un cuore che non dimentica, sopratutto quando non merita alcune mancanze. Con alcune persone e' meglio passare dal dolce...
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pretty woman

23 maggio 2015 ore 07:58 segnala



Vale la pena,non fare pena.
Loro sono il patrimonio del'umanita'
Elegante Lei
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« immagine » Vale la pena,non fare pena. Loro sono il patrimonio del'umanita' Elegante Lei
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donna danno

18 maggio 2015 ore 22:19 segnala
Sogni cosi'grandi che la notte non riesce piu' a contenere
e un domani che palpita per poterli abbracciare...
stelle che ormai conoscono a memoria le mie strane "preghiere"
e cieli incaxxati perche' li sto sempre a guardare.
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Sogni cosi'grandi che la notte non riesce piu' a contenere e un domani che palpita per poterli abbracciare... stelle che ormai conoscono a memoria le mie strane "preghiere" e cieli incaxxati perche' li sto sempre a guardare. « immagine »
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.....fermo posta.

07 febbraio 2015 ore 02:43 segnala
Il difetto essenziale delle donne è la ferma, tenace, anche se generalmente ben dissimulata, volontà di dominio, di esercitare un controllo sugli altri, di imporre loro il passo ed il ritmo che esse decidono, mettendo in opera tutte le strategie possibili per raggiungere questo fine. La dissimulazione, il nascondimento, la menzogna, il tradimento della parola data, sonO utilizzatE - senza alcuno scrupolo e con rarissime manifestazioni di pentimento - nella misura in cui possono condurle ad ottenere un tale risultato. Se ci si domanda chi detenga il potere in moltissime coppie, in moltissime famiglie, in moltissimi uffici, in moltissime istituzioni, sia pubbliche che private, si finirà per constatare come la donna, agendo in maniera meno appariscente, ma molto più sottile e determinata dell’uomo, è riuscita a conquistare delle posizioni di assoluta prevalenza, che risultano sovente pressoché inespugnabili.
La stragrande maggioranza delle donne non amano un rapporto alla pari: desiderano prevalere; ma sono abbastanza furbe da non lasciarlo trasparire, per cui agiscono con estrema abilità per dissimulare il loro scopo, che è quello di conquistare una posizione di potere, generalmente affettivo, dall’alto della quale imporre alla controparte - figli, mariti, amici, amiche, colleghi, colleghe, amanti, eccetera - la linea di condotta più vantaggiosa per loro; in particolare, riservandosi la possibilità di concedersi o negarsi quando e come lo vogliano e senza che alla controparte sia riconosciuto un analogo diritto.
Così, ciò che esse non concedono né perdonano negli altri, lo riservano a se medesime con tutta semplicità e quasi, si direbbe, con tutta innocenza, se fosse possibile usare senza arrossire questa parola in un siffatto contesto; esse considerano naturale e perfino dovuto che gli altri assecondino pazientemente tutti i loro umori, il loro farsi avanti e il loro tirarsi indietro; ma non accetterebbero mai, quanto a loro, di doversi adattare a simili comportamenti da parte degli altri.
La maggior parte delle donne sono abituate a non concedere nulla, neppure un sorriso, se non dietro un calcolo preciso e sempre curando di far sì che ogni sia pur minima concessione appaia come un dono generoso, che gli altri, quanto a loro, non avrebbero meritato; parimenti sono propense a ritirare in qualsiasi momento tutti quei gesti o quei comportamenti che hanno acceso speranze o aspettative negli altri, e sempre al medesimo scopo: evitare di mettersi nella posizione di “dovere” qualcosa a qualcuno, evitare di lasciarsi imprigionare entro schemi che gli altri possano prevedere o addirittura dare per scontati. Quello che negli altri, e specialmente nell’uomo, ella giudicherebbe una intollerabile scortesia, da parte sua lo fa tranquillamente e si stupirebbe molto se qualcuno le facesse notare quanto assordanti siano le sue improvvise scomparse e quanto invadenti i suoi ingressi, magari altrettanto repentini.
Non c’è niente di perfido, di diabolico, in tutto questo; e non c’è proprio niente di misogino nel dire simili cose. Le donne non sono perfide o diaboliche perché perseguono il potere: probabilmente lo fanno per un istinto ancestrale, che ha a che fare con la maternità e con la responsabilità di proteggere i figli e di assicurarsi la collaborazione del loro padre.
Certo, come tutti gli istinti, anche questo andrebbe tenuto alla briglia dalla ragione e dalla volontà, per evitare che si spinga molto al di là del necessario e del giusto e finisca per diventare distruttivo, nel senso di collidere con gli scopi medesimi verso i quali è indirizzato.

È quasi inutile osservare che la vera donna di classe non è semplicemente quella che riesce a dissimulare i propri giochi di potere, siano essi nella coppia, nella famiglia e nell’ambiente di lavoro; ma quella che riesce a mantenere il proprio istinto di potere entro limiti ragionevoli e a costruire con le altre persone dei rapporti basati il più possibile sulla fiducia, sulla giustizia, sulla verità dei sentimenti.
Solo una donna del genere riuscirà a trovare rispondenza in persone di qualità, siano i figli o i mariti o le amiche o chiunque altro: perché il simile attrae il simile e la tendenza alla manipolazione funge da catalizzatore di altre tendenze, non propriamente nobili, dell’animo umano.
In breve, si raccoglie quello che si è seminato; e il voler esercitare un controllo egoistico sull’altro non può che produrre i frutti amari della disarmonia e dell’infelicità, che lasciano dietro a sé lungi strascichi di delusione, rancore e perfino desiderio di vendetta.
Il tipo femminile migliore non è, pertanto, quello che non conosce l’istinto del dominio e della manipolazione dell’altro, ma quello che lotta vittoriosamente contro i suoi eccessi e che riesce a trasformare in virtù ammirevoli quelli che, altrimenti, apparirebbero inevitabilmente come dei difetti piuttosto gravi.
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Il difetto essenziale delle donne è la ferma, tenace, anche se generalmente ben dissimulata, volontà di dominio, di esercitare un controllo sugli altri, di imporre loro il passo ed il ritmo che esse decidono, mettendo in opera tutte le strategie possibili per raggiungere questo fine. La...
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ANNO 2014

29 dicembre 2014 ore 16:42 segnala
Ricurvo e affaticato ci saluti,lasci il posto al pargoletto che non si sa' se sara' discolo, vivace, o si addormentera' a sera senza capricci.

Crescendo speriamo sia leale e giusto.
2014, un anno colorato, "un anno di sacrifici" dicono i più, ma la descrizione non fa onore al vero, definirti austero, rigoroso,severo, tradizionalista, rivoluzionario, generoso, civettuolo, si tratterebbe solo di presentare solo alcuni incastri che compongono il puzzle.
Così, ho pensato di elencare i tuoi fatti, quello che resta di te, quello che ha lasciato il segno, poiché il tempo non esiste se non nella sua memoria e nel ricordo, e ciò che si perde è ciò che non ha raggiunto il punto più nascosto ed essenziale di chi ha provato quelle esperienze: l’animo.
Ciao 2014 dalle splendide vedute su scenari sempre nuovi. Ciao 2014 della lotta per i diritti fondamentali e per l’equità sociale. Ciao 2014 con i supermercati vuoti ed i discount pieni.
Ciao 2014 di chi lotta per il pane. Ciao 2014 di “lacrime e sangue”. Ciao 2014 dal portafogli più leggero.
Ciao 2014 di giovani disoccupati determinati affinché le speranze superino sempre i sogni infranti. Ciao 2014 che a qualcuno ha insegnato a piangere. Ciao 2014 che a qualcuno ha insegnato a sorridere.
Che dire ancora caro vecchio amico anno, a te che non sei che lo specchio di ciò che noi siamo, a te che non puoi nulla di più di quanto le nostre sole mani possano, a te che concedi il tempo ma non ne tessi la trama. Forse, a ben vedere, qualcosa sei tu a poterla dire a me, a noi.
La trasformazione parte da ogni singolo tassello del nostro sconfinato mosaico, parte dal battito di un cuore, banale ma vero, un cuore che può fare un anno di differenza a seconda che si scelga di metterlo a tacere o di lasciare che urli e che canti.
Sarebbe bello, alla fine dell’anno venturo avere sì una parola bella e pronta per descriverlo, senza dubbi, senza imbarazzi, senza incertezze, sarebbe bello che quella parola fosse unica e percorresse da un capo all’altro il globo come un’idea di desiderio resa certezza nei mesi, sarebbe bello che quella parola fosse AMORE!!!http://youtu.be/UeaSQ7KE9pI
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« immagine » Ricurvo e affaticato ci saluti,lasci il posto al pargoletto che non si sa' se sara' discolo, vivace, o si addormentera' a sera senza capricci. Crescendo speriamo sia leale e giusto. 2014, un anno colorato, "un anno di sacrifici" dicono i più, ma la descrizione non fa onore al vero, de...
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29/12/2014 16:42:55
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Quanta musica c'è....dentro questa voglia che mi soffoca!

03 novembre 2014 ore 16:47 segnala
Con indifferenza resto lontana, scema si ma non ruffiana.
Sapessi com'è bello stare qua...
Visto dalla logica di chi non può.
Già, tenere le distanze dalla tua sincerità
Dalle tue vittorie e dai tuoi guai
Perché voglio liberarmi
Dall’idea che non mi vuoi
E mi tuffo nell’immenso
Della mia banalità
E va bene anche se ho perso
E chi ha vinto non si sa
E ora strappo le radici
Di un’assurda gelosia
Perché è chiaro che mi piaci

I LOVE YOU

27 ottobre 2014 ore 16:27 segnala
Amo il mare, il rumore delle onde, la spiaggia.
Detesto i quasi, i forse, i monosillabi. Do peso alle parole. Piango per un film, per un finale di un libro, per le persone che vanno via. Ho l’incazzatura abbastanza facile, ma mi basta una piccola parola per farmela passare, non riesco a tenere il muso alle persone a cui tengo. Credo sempre che l’ultimo tentativo sia il penultimo, e credo che le cose belle non si ottengono se non si lotta. Sono per le cose complicate, ma non resisto a lungo. Non so dire addio.
So solo che resto, resto se credo in qualcosa.
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Amo il mare, il rumore delle onde, la spiaggia. Detesto i quasi, i forse, i monosillabi. Do peso alle parole. Piango per un film, per un finale di un libro, per le persone che vanno via. Ho l’incazzatura abbastanza facile, ma mi basta una piccola parola per farmela passare, non riesco a tenere il...
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27/10/2014 16:27:58
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ODI ET AMO

05 agosto 2014 ore 15:46 segnala
Poveri illusi, noi che cerchiamo di spiegare le essenze di tutti gli attimi, credendo così di esserne padroni...ci affaceremo, alla triste concretezza di esserne inesorabilmente schiavi...
schiavi di qualcosa che è al di sopra di noi...tutti.
...AMA TE STESSO.
Non ci sono crisi mistiche che tengono o esaltazioni dello spirito,o verità rivelate.
Questa è la regola.
" Nell'AMARTI non pretesi scambio ".
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Poveri illusi, noi che cerchiamo di spiegare le essenze di tutti gli attimi, credendo così di esserne padroni...ci affaceremo, alla triste concretezza di esserne inesorabilmente schiavi... schiavi di qualcosa che è al di sopra di noi...tutti. ...AMA TE STESSO. Non ci sono crisi mistiche che tengono...
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