D'autunno

07 novembre 2024 ore 15:12 segnala


Troppo presto per cancellare un'infinita rovente estate, le ferite inferte alla terra, alla pelle, al cuore... per archiviare i ricordi, i doni del mare, sentore di fatica e risa, sospiri e follia... per scordare una moltitudine di barche in un fazzoletto d'acqua e un'immensa vela sospesa tra le onde e il cielo.
Troppo presto per il rubino succo di melagrana sulle dita, per l'acquerello amaranto e castano tra le falesie, attorno allo stridere dei falchi nella Bora, per la bontà delle mele caramellate e il profumo della scorza essiccata dei mandarini.
Troppo tardi per convincere l'ocra che, come un goloso bruco, mangerà il verde alle foglie... per tacere l'amore tra le righe, le voglie e le distanze... per riportare l'ambra e la giada negli occhi meravigliosi che ho condannato al buio... per implorare maledetti dei di fermare la pioggia e il fango, di seppellire i signori della guerra, della vendetta, della menzogna, della morte vigliacca.
Troppo tardi per questa notte, per non nascondere testa e lacrime sotto il lenzuolo, per non provare a soffocare, tra i cuscini, la realtà, a non dormire, a non sognare uno scorcio di futuro, uno scarlatto, benevolo soffio d'autunno che porti in salvo i bambini, che, dolcemente, accarezzi ancora l'erba, i gatti e i topolini.
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07/11/2024 15:12:23
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