voglie contrastanti

31 luglio 2009 ore 14:47 segnala

Ho voglie contrastanti, da un lato sento il peso delle parole e mi accorgo oggi di avere davvero poca propensione a "consumarne" altre. 
Ho voglia di non abbandonare questo spazio, ma sento la difficoltà di mantenerlo vivo. 
Aprire un altro blog non avrebbe senso, ma ha davvero poco senso anche continuare questo, al quale però sono affezionato. 
Per ora il compromesso è quello di minimalizzare il tutto. 
Non mi interessa più sapere chi passa o non passa più di qui, non mi interessa più avere o no un profilo, non mi interessa portare evidenza a ciò che è stato già qui scritto. 
Ho semplicemnte voglia di avere sempre a disposizione un semplice foglio bianco, sul quale annotare ancora qualche parola ..., qualche idea ... qualche appunto che mi possa un giorno servire a ricordare. 

Un grazie sincero alle persone che ancora hanno tenuto testa e che talvolta, specie in questo ultimo periodo  mi hanno fatto cmq sentire vivo. Spesso non ho ricambiato questa cortesia, perchè ancora in me sta prevalendo la pesantezza e la difficoltà di concedere me stesso al virtuale oltre lo spazio minimo indispensabile che non è quella piccola dose che, una conclamata tossicodipendenza (anche da virtuale) spesso (mi) impone.

L'anima e il corpo.

02 luglio 2009 ore 11:06 segnala
"...il mio corpo riceve e trasmette emozioni... la mia anima vive..."

Si pensa che la parte più importante di un essere umano sia l'energia...cioè l'anima.
Quella forza che aggregando la materia crea tutto ciò che ci è concesso percepire...
Quella forza che spinge ogni essere umano a concretizzare un processo di trasformazione
apparente chiamato vita.

Quella forza che ci spinge a camminare, parlare, amare ed odiare...
che ci spinge a vivere.

Ma cosa sarebbe quella forza senza la materia?

Cosa sarebbe l'anima senza il corpo?
Un valore assoluto... tutto e niente.
Un valore senza vita.
Il corpo è importante...per l'anima.

l corpo genera emozioni, emozioni che fanno vivere l'anima.

Il corpo, il nostro corpo, è il migliore amico che abbiamo...
dobbiamo essere affezionati...
dobbiamo assecondarlo nei suoi bisogni ...
e cosi la nostra anima vivrà.

L'anima si esprime attraverso la materia...
l'anima comunica...

"...le mie dita corrono veloci sulla tastiera...
i pensieri si affollano, vorrebbero volare...
sono ansiosi di unirsi ad altri pensieri ...
d'incontrarsi, di abbracciarsi ...
la mia anima vuole abbracciarsi con altre anime...
vi cerca...
la tecnicità, la materialità... delle mie dita ...rallenta i pensieri... 
che vorrebbero volare più velocemente..."

Quando guardate un corpo...andate oltre e vedrete l' anima...
l'anima di quel corpo...cosi uguale alla vostra.

Uguale e diversa.

L'anima è un valore assoluto...contiene tutto e il suo opposto.

Dietro ogni corpo...
dietro ogni essere vivente c'è un'anima.

a volte

04 maggio 2009 ore 16:26 segnala
Capita a volte di essere a Metà. Di essere non un intero, ma una semplice metà. O meglio essere due metà. Essere istinto. Essere ragione. Non un unico insieme variegato, ma due ben distinti opposti.

Sentire lo slancio violento che ti porta ad osare e di contro essere cemento ed incapace di agire. Essere Aquila e Lupo, ma sentirsi in  voliera o dentro ad un recinto.

Paure spesso immotivate, che poi non sono nemmeno paure. A volte è rabbia perchè spesso ti convinci che le cose debbano essere o bianche o nere, e per te che sei fautore dell'Infinito Arcobaleno della Vita, una tale visione davvero non ti si addice.

Eppure a volte ci ricaschi…

Ma in fondo l'importante (l'ho sempre sostenuto) è fare di se stesso, ciò che in realtà si è.

Andare avanti o fermarsi non è importante. Importante diventa ciò che dentro senti e se questo essere moto o staticità cosa ti porta a sentire nel tuo profondo.

Per mia natura io tendo ad espormi, sempre e comunque.

Quando invece la vile ragione si intromette e mi porta ad essere più cauto, provo dentro me un po' di rabbia e mi appello ed accuso di essere un po' codardo.

E' questo essere a metà, non convinto che il tutto mi appartenga. Questo vedere le due facce della medaglia, quando in fondo in certi momenti preferiresti vederne solo una.

Vorrei che la gente avesse più coraggio e che di questo coraggio ne facesse un uso buono.

Vorrei che la notte avesse mani e che con queste mani potesse abbracciare il giorno e per una volta almeno anch'essa non essere Metà ma sentirsi Unica e Completa.

persone senza tempo

10 marzo 2009 ore 10:09 segnala

Ci sono distanze fisiche che pongono riflessioni
Scelte volute impediscono incontri
Bisogni profondi di far comprendere se stessi
E necessità che gli altri comprendano

Persone vivono in altri luoghi
Altre che ti vivono accanto
Le distanze non sempre si misurano a metri
Parole profonde tal volta si perdono

Le coincidenze si prendono beffa di te
Provi per un attimo ad aprirti ma …
Tutto non è mai come sembra
Amicizia è un termine Sacro per me

Persone si sono avvicinate a me
Lontane da me lontanissime tra loro
Sento di averle deluse perché ho timore
Non voglio essere un ombra ne un solo pensiero

Ho scritto e poi rimosso tutto
Ed ora affido a queste parole ciò che sento
Vorrei si capisse ciò che provo
Che si leggesse del perché di questa titubanza

Non cerco nulla qui dentro e nulla certo chiedo
Ma ho paura di essere una sola ipotesi
Mentre io ho bisogno di totalità
Non voglio strade finite … ma immensi percorsi

Ho ben poco da offrire ma sono onesto
Chi non sa ciò è stato forse non comprende
Vorrei serenità nel mio domani ma anche altrui coraggio
E sono stanco credimi  sono stanco

Ho sempre dato tanto sicuramente troppo
Accontentandomi di ben poco in cambio
Ora ho paura a donarmi come Amico
Perché all’Amicizia difficilmente credo

Credo nella reciproca conoscenza
Nel raccontarsi ed ascoltarsi
In ciò che tutto ed il suo riflesso
Ma al resto davvero credo credo molto poco

L’amicizia ha bisogno di condivisione anche fisica
Di fare cose insieme concrete, nel parlarsi guardandosi
Non solo al telefono od in chat
Questo è il grande limite che mi frena

Difficile da comprendere e forse verrà frainteso
Ma questo è il mio sentire, ora
Le distanze mi bloccano e mi turbano
Però chissà col tempo … capirò che sbaglio.

 

Buon Natale a tutti

17 dicembre 2008 ore 08:28 segnala

Buon Natale a chi si sveglia con il sorriso sulle labbra.

Buon Natale a chi si sveglia con le lacrime agli occhi.

Buon Natale al sole che ci scalda il corpo ed alla luna che ci scalda l’anima.

Buon Natale al cielo che nonostante le nuvole e sempre azzurro.

Buon Natale al mare ed al suo eterno movimento.

Buon Natale alle stelle che fanno da scenografia ai nostri amori.

Buon Natale a te che ho amato, a te che mi hai odiato, a te che mi hai ignorato.

Buon Natale a chi ho incontrato e a chi ho visto andare via.

Buon Natale a chi se ne è andato e a chi è rimasto e a chi è ritornato.

Buon Natale a chi poteva essere e non è stato, a chi potevo amare e non ho amato,

 a chi potevo odiare e non ho mai odiato.

Buon Natale a chi mi ha dato la mano, una carezza e un bacio.

Buon Natale a chi mi ha ucciso, a chi mi ha mentito e a chi mi ha tradito.

Buon Natale agli amici perduti, ma mai dimenticati, e quindi mai veramente perduti.

Buon Natale e te che sei lontano.

Buon Natale e te che sei lontano, ma che non lo sei veramente perchè 

abiti nel mio cuore e nella mia mente.

Buon Natale alla tristezza del tuo passato ed alla gioia del tuo presente.

Buon Natale alle tue parole scritte e non dette, alla tua dolcezza ed alle tue presenze soffuse.

Buon Natale ai tuoi perché, ai tuoi dubbi ed alle tue certezze, alle tue carezze.

Buon Natale ai tuoi baci proibiti, ai tuoi giochi arditi, alle tue pulsioni ed alle tue provocazioni.

Buon Natale ai tuoi incubi ed ai tuoi sogni, alle tue necessità ed ai tuoi bisogni.

Buon Natale…..Buon Natale a Te, a me….a NOI….e Buon Natale a chi è come noi.

Buon Natale a chi mi ha dato un paio di ali, ed ha guarito tutti i miei mali.

Buon Natale e te che sei la vita, che sei l’amore, che sei la luce ed il mio calore.

Se passi di qua

31 ottobre 2008 ore 14:47 segnala






Se passerai di qua, soffermati un attimo e non scappare via subito.

E' vero il tempo è poco sempre sempre troppo poco

Non ti chiedo di scrivere non ti chiedo di leggere.

Non ti chiedo ne mai ti chiederò di comprendermi.

Già è difficile comprendere se stessi.

Non mi arrabbierò se non condividerai con me le mie emozioni.

Sai anche se sono mille le volte che tu sei passata di qua.

Se altre mille sono le volte in cui il tuo pensiero ha sfiorato il mio.

Almeno questa notte ti prego non scappare via subito.

Fa che questo sia un posto anche tuo.

Fa che le mie parole siano anche le tue.

Fa se puoi che questo mio piccolo sogno sia anche il tuo ed almeno per una volta ... una volta sola anch'esso divenga




10150675
Se passerai di qua, soffermati un attimo e non scappare via subito. E' vero il tempo è poco sempre sempre troppo poco Non ti chiedo di scrivere non ti chiedo di leggere. Non ti chiedo ne mai ti chiederò di comprendermi. Già è difficile comprendere se stessi. Non mi arrabbierò se non condividerai co... (continua)
Post
31/10/2008 14:47:59
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
  • commenti
    comment
    Comment
    3

Chi ChAtTa??

26 giugno 2008 ore 21:04 segnala
CHI CHATTA ? E’ l’esordio tipico di chi vuol dimostrare fin da subito una certa carenza di fantasia. E’ come entrare in un ristorante affollato di clienti e chiedere “chi mangia?”. L’idea che tutti stiano già chattando non passa nemmeno per l’anticamera del cervello del personaggio di turno. La mancanza di una variabile atta a specificare “con chi”, “perché”, “di cosa” si vorrebbe chattare è illuminante. Tutto fa brodo, per un pvt il chatter (o la chatter) in questione è disposto/a a tutto. Finisce, se gli va bene, per trovare un altro modello “chi chatta?” come lui! Che cosa poi ne salti fuori non si sa, ma a volte va a finire pure che si sposano 

KI CHATTA ? Variante della locuzione precedente, con la quale il 45enne di turno tenta penosamente di farsi passare per un giovincello. In genere la cosa è condita da uno studiato sistema per rinverdirsi l’età, spesso surrogato dalla pubblicazione di una foto di 15 anni prima. 

CHI CHATTA IN PVT CON ME ? Questo esemplare di chatter dimostra già di avere le idee un po’ più chiare; se non altro fa capire che mira direttamente al pvt e non a qualcosa tipo bau bau micio micio. Resta comunque un preoccupante tasso di genericità, che riconduce in ogni caso questo soggetto alla categoria del “tutto fa brodo” (d’ora in poi abbreviata in “TFB”)

QUALCHE DONNA PER ME IN PVT ? Della serie “ho voglia e lo dico subito!”. Esemplare sempre appartenente alla categoria TFB, ma con specifica richiesta del sesso della controparte. La variante “qualche uomo per me in pvt ?” è in genere assai rara e proposta quasi inevitabilmente da: gay, casi disperati, giovani rumene tipo “cercami nel mio sito www.luana.tettealvento.ru”

QUALCUNA DI ROMA? Esplicito tentativo di abbordaggio chat. Il personaggio in questione la cerca vicino a casa per arrivare subito al sodo e non ne fa mistero. Non si vede, altrimenti, perché dovrebbe cercarla proprio di Milano! QUALCUNA DER TUFELLO ? In questo caso il chatter la vuole proprio….vicino vicino. In poche parole dimostra di essere disposto ad un duraturo rapporto di inciucio-chat e non alla semplice “botta e via”.

QUALCUNA FA SESSO CON ME IN PVT ? Devastante esempio di carenza cerebrale. Non solo il personaggio cerca una chatter per un pvt, ma pretende esplicitamente, fin da subito, di farci….”sesso”!! Un caso di TFB portato ai livelli più estremi. Ponete che in cht ci sia Rosy Bindi e che gli dica di sì……… Sarebbe sublime seguire tutto l’evolversi ed i passaggi di una situazione simile!

QUALCUNA ALTA ALMENO 1,75 ? In questo caso non siamo di fronte a casi di chatters privi di fantasia: siamo di fronte ad un personaggio unico, mitico, inimitabile, che da tempo lancia i suoi spots alla ricerca della valchiria! In nome della legge: trovategliela!! 

QUALCUNO RICCO, ALTO, BIONDO, OCCHI AZZURRI ? Anche in questo caso l’identità delle autrici è facilmente definibile. L’unico dubbio che tutti si pongono è: ma dicono sul serio o ci scherzano? Mascheratevi da Paperoni, simulate di essere biondi, ariani, occhi azzurri, ecc. e …. forse lo scoprirete! 

QUALCHE RAGAZZA BRUTTA, FELICEMENTE SPOSATA, CHE VOGLIA PARLARE DI PSICOLOGIA INFANTILE ? Questo messaggio è celebre per…. qualcuno che si ricorda i vecchi tempi.

INSOMMA, POSSIBILE CHE NESSUNO CHATTI CON ME ? E’ possibile amico, anzi è praticamente certo! Il malcapitato di turno fatica a rendersi conto che l’elemosina dei pvt è il metodo migliore per farsi ignorare.

IN QUESTA CHT SIETE DEI CAFONI, NESSUNO MI HA SALUTATA! La chatter di turno, inevitabilmente una perfetta sconosciuta, per una sfigata combinazione di eventi non si è beccata manco un saluto. Capita raramente, ma capita….. A questo punto, ferita dal delitto di “lesa maestà”, inizia a sciorinare una serie di risentiti insulti nei confronti di tutti i presenti. I più generosi tentano di calmarla inviando rose tardive, ma ormai tutto è inutile…

GRAZIE PER I SALUTI, NON SPRECATEVI! Locuzione in genere di chatters di sesso maschile, che cercano di rientrare in gioco dopo un primo tentativo fallito. L’idea di entrare in qualche discorso con una piccola battuta, un’osservazione, un commento sul tempo o sul Maurizio Costanzo Show del giorno prima non li attraversa neanche per un secondo. 

MA SIETE TUTTI INFRATTATI!! Ovvero “vorrei esserlo anch’io ueeeee ueeee ” Questo sfoggio di finta indignazione è un’accusa lanciata ….a salve, nel tentativo di far notare che esistono anche i poveri “peones” costretti a restare in pbl. Ovviamente se il personaggio in questione venisse chiamato in pvt da Monica Bellucci non si sognerebbe mai di lasciare la pbl………cazzu cazzu iu iu.. 

Sintomi della sindrome da chat-line

28 maggio 2008 ore 13:58 segnala
 


1) Improvvisa confidenza verso chiunque;
2) Abbassamento delle difese mentali naturali;
3) Difficolta' nello staccarsi dal video;
4) Transfert psicologico con la persona con la quale si parla (si tende sempre ad idealizzarla);
5) Forme limitate di schizofrenia;
6) Credulita' di base che aumenta piu' che proporzionalmente rispetto al tempo di permanenza sulla chat;
7) Aumento delle auto-illusioni e degli auto-inganni;
8) Diminuzione della propria liberta' intellettuale (una volta creatasi un'immagine virtuale e' difficile rinnegarla ed uscire dagli schemi con i quali ci si e' presentati in chat...);
9) Aumento smodato della menzogna e dell'inganno, specie se si chatta con l'illusione di rimorchiare;
10) Discrepanze palesi tra i propri desideri reali e quelli dichiarati in chat...;
11) Incrementi paurosi della masturbazione mentale (e fisica...). CONSEGUENZE: Topi di biblioteca diventano sportivi olimpionici, parrucchiere di paese diventano modelle straniere, vergini orrende diventano fatalone macina-sesso, alcuni impersonano persone dell'altro sesso, spesso si usano nomi smielati ("Bella", "Sugar", "Honey", "Simpatica"; ecc...) ai fini (anche inconsci) di attirare l'attenzione... Uomini che odiano la pittura futuristica che diventano esperti in mezza giornata per rimorchiare  donne cui detta pittura piace... Alcuni passano, ad esempio, per depressi, pur di chattare, salvo poi a rispondere solo all'altro sesso.

9420210
  1) Improvvisa confidenza verso chiunque; 2) Abbassamento delle difese mentali naturali; 3) Difficolta' nello staccarsi dal video; 4) Transfert psicologico con la persona con la quale si parla (si tende sempre ad idealizzarla); 5) Forme limitate di schizofrenia; 6) Credulita' di base...
Post
28/05/2008 13:58:59
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
  • commenti
    comment
    Comment
    3

Le cose che non si sopportano..

12 maggio 2008 ore 14:17 segnala
. quando c'è la fila alla posta.
... quando c'è la fila al supermercato.
... quando ho bisogno di una cosa che ho in casa e non la trovo.
... quelli che hanno la puzza sotto il naso.
... quelli che ti guardano dall'alto verso il basso.
... quelli che ti scherniscono.
... quelli che ti snobbano.
... quelli che non ti chiedono scusa o grazie.
... quelli che non ti cagano quando ci parli assieme.
... quelli che parlano, parlano e non dicono un cazzo.
... quelli che fumano i sigari puzzolenti.
... quelli che tirano su col naso.
... quelli che sputano per terra.
... quelli che buttano per terra la carta.
... quelli che buttano per terra le siringhe.
... quelli che vanno in disco e si calano d'ecstasy.
... quelli che si mettono ad usare il trapano la domenica alle 3 del pomeriggio.
... quelli che ti telefonano alle 3 di notte e poi ti sbagliano numero.
... quelli che ciulano (urlando) alla una di notte.
... dover andare a letto.
... dover alzarmi dal letto.
... dover andare al lavoro.
... gli imprevisti.
... i ritardi.
... le covers musicali.
... la televisione.

Il nostro guerriero

13 aprile 2008 ore 14:48 segnala
Chi di noi ha vissuto storie d’amore nell’ombra, sa che queste sono soprattutto scommesse con noi stessi, quasi sempre perse in partenza. Chi di noi si è spinto oltre la linea rossa, lo ha fatto ogni volta con ali di cera destinate a sciogliersi nel culmine del volo. 
Chi di noi ha dato voce al proprio demone dell’amore, ha imparato che storie come queste vivono alla giornata. Che portano un invisibile data di scadenza e che in ogni momento possono terminare. 
Eppure proprio questa annunciata morte le rende più vive. Eppure, sempre e prepotentemente, la stessa voce in noi chiede di volare oltre la spicciola quotidianità. Di amare, vivamente e incessantemente, dove non si può. Di superare cartelli con scritto “vietato l’accesso”. Di cogliere mele dall’albero proibito. E’ la nostra seconda anima. Il nostro fuoco sommerso. Il nostro lato più lirico e al tempo stesso più epico. E’ il nostro guerriero inappagato d’amore, che combatte senza tregua e senza fatica, contro tutto quello che ci è stato insegnato da piccoli. Fiamme libertine e sensuali, liriche ore d’abbandono all’amore, romantiche fughe nel proibito, contrastate battaglie di desideri irrisolti. 
Perché 'uomo, nel suo eterno pellegrinare, attraversa la passione ed il tormento. Il risveglio e la scoperta. L’estasi e l’abbandono. L’angoscia della fine e poi l’ebbrezza della rinascita. E anche finita la storia coltiva una maturata nostalgia che colora i ricordi dei bei momenti perduti. Chi ne porta uno simile dentro di sè, leggendo questo scritto lo sentirà visceralmente suo. E’ il rumore di un segreto sentire che si impossessa lentamente di noi. E’ poesia dell’inquieto vivere oltre il quotidiano. E’ canto nostalgico di qualcosa che inseguiamo forse solo per il gusto di non raggiungere mai.