
Quanta neve a Roma, mai vista così tanta
Il treno arriva in ritardo ma sei là che mi aspetti.
Agiti le braccia, come sempre sei tu che mi vedi,
hai già deciso che mangeremo sushi,
facciamo una gara dici, io rido, so che vincerai tu.
Che bella la tua casa che ci accoglie candida
quanti racconti, quante storie, e immagini
viaggi lontani in terre ghiacciate o arse dal sole
scatti di luce, di occhi che ridono,
sguardi imbronciati, di capelli al vento.
Oggi invece andiamo al mare,
la neve è rimasta solo lungo i bordi delle strade
affondiamo nella sabbia, mentre il mare si agita,
e il vento arruffa i capelli, e noi abbracciati stretti,
baci infiniti, interminabili senza fiato.
Ti fermi e raccogli una conchiglia,
la poggi nel palmo della mia mano, la sabbia
scivola piano per terra, un altro abbraccio
da togliere il fiato, e torniamo a casa,
ci aspettano candidi lini, nel nostro persempre.