La mia giornata senza di te
inizia quando mi sveglio al mattino,
sempre più spesso è l’alba, poi rimango lì nel letto a pensare,
potessi ascoltarmi ti direi indovina di chi?
Ma di te ovviamente, come faccio io ad andare avanti senza te,
io che ho costruito il mio mondo tutto intorno a te,
io che per 15 anni non ho visto che te
dentro gli occhi miei e nel mio cuore.
Non ho mai cercato da quando
ti ho incontrato un altro letto, un altro amore ,
Tu per me sei il sole, la luce, il mare
E dentro me tutta la voglia del mondo di amarti.

Sto così dentro il letto fino a che la sveglia non suona,
non servirebbe ma la sveglia è un’abitudine
che ho da quando lavorava e dovevo dare l’esempio
all’interno dell’azienda, ero il primo che arrivava
e l’ultimo che se ne andava,
perché per me così fa chi ti deve dimostrare come si deve operare .

Mi alzo faccio le cose che fanno tutti ,vado in bagno ,
non lo devo più dividere ora con te amore,
ma come vorrei farlo, Poi faccio i lavori di casa,
quelli che facevamo insieme io e te,
quanto tristezza che c’è,
mi chiedo sempre perché, perché,
perché te ne sei andata via da me, una risposta non c’è ,
non me la so dare, non so accettare
che tu non stia più qui accanto a me.

Scendo giù finiti i lavori di casa in allevamento,
accudisco i miei Canarini, poi ritorno su ed è quasi mezzogiorno,
se devo uscire a fare qualche cosa ,sì qualche commissione,
come facevamo io e te, poi dovrebbe arrivare l’ora di pranzo,
ma io con la voglia che mi ritrovo, tante volte dico
mangerò più tardi ora non ne ho voglia.
Al pomeriggio mi dico il rosario,
come facevamo io e te, come era bello ,
com’era vero per me, me lo hai insegnato tu
a pregare e a sperare nelle cose positive del buon Dio.

Arrivano anche le 16:00 circa ed io vado al mio Mac
mi sistemo un po’ i conti,
ora sono molto meno da sistemare ma non me ne frega niente,
poi mentre faccio tutte queste cose,
ho sempre in testa il pensiero di te,
non mi abbandona mai, ma veramente mai,
chissà se tu lo sai che dolore mi hai dato,
forse sarebbe meglio se mi avessi ammazzato.

Tra qualche telefonata e un giro al pomeriggio in allevamento
arrivano anche le 19 :00-19:30 ed io traduco quello che
durante tutta la giornata il mio cervello,
ma soprattutto il cuore hanno elaborato di te,
sempre e solo di te in questo Blog.

Amor mio, perché hai voluto che succedesse tutto questo?
Perché insieme non abbiamo affrontato i tuoi e i miei problemi,
anche questa volta ti avrei aiutato come ho sempre fatto ,
perché ti ho sempre tanto amato.

Quando il sole è sceso e le luci della notte si fanno notare,
io accendo la TV ma non la vedo perché dentro gli occhi miei
vedo sempre te, quante volte mi sono chiesto cosa fai,
come vivi, chi ti sta vicino, io lo so che tu sei forte,
ma anche fragile, che sei cocciuta, testarda,
che ami i tuoi figli più della tua vita,
prima ero convinto che amassi anche me,
ora non più, perché se tu mi amassi io vorrei che tu tornassi.

a volte il mio sguardo si perde nel vuoto, rimango lì ore,
con il cervello che lavora,
con la mente che si rivede tutte le cose in cui tu eri presente,
ma mi fa male tanto male, poi quando non ce la faccio più,
Scendono lacrime silenziose, mi accorgo che è diventato tardi,
l’una l’1:00 -1:30: e torno da dove ho iniziato la mia giornata,
a letto, la parte dove dormivi tu ci appoggio il Rosario quello che usavi tu,
quello di legno con la croce di Gesù.
Spengo la luce e penso a te fino a quando gli occhi miei si chiudono.
Dormo poco forse qualche ora,
mi sveglio, sto lì nel letto con gli occhi aperti per un po’,
fino a quando non mi riaddormento qualche altra mezz’ora,
così arriva l’alba ed è già iniziata una nuova giornata ,
Una giornata di sofferenza nuova senza te.
Ciao Vinc. Ti amo.