Lo psicologo 02

29 luglio 2011 ore 16:05 segnala
La causa dei nostri fallimenti

Fra i molti che mi scrivono, leggo continuamente storie di relazioni distrutte, rovinate da interminabili verbosità prodotte come tesi nella ricerca del piacere.
Ma perché continuate a preferire un semplice orgasmo biologico “un piacere di pochi secondi” rifuggendo alle proposte costruite con il cuore di una persona che invece vorrebbe amarvi per tutta la vita?... regalando a voi veramente se stessa?

Perché nei vostri profili vi spacciate per sentimentalisti, dolci e teneri, quando poi vi accontentate carnalmente di una semplice avventura?

E ancora... Perché sono anni che cercate la persona giusta, ma non riuscite proprio mai a trovarla?
- - - - -
(B.P. Keeney) Nell’analisi didattica le relazione degli uomini con l’ambiente, o meglio con gli l’altri, si possono attuare due modelli fondamentali: uno è il "modello del pugilato" in cui due agenti lottano simmetricamente per la vittoria.
L’altro è il "modello della colleganza" in cui uomo e ambiente sono considerati complementari. Così come sostenevano Rudolf Steiner, Platone e molti altri.

Dovete legittimamente e obbligatoriamente decidere in quale posizione porvi nella vita, nel rispetto del terzo principio della logica aristotelica, vige tale dualismo che non lascia alternative.
1) Contrapposizione - (le armi sono l’orgoglio e la rivalità)
2) Condivisione - (le armi sono l’umiltà di accettare se stessi come gli altri e l’amore vero dettato dal cuore).

Molti anni fa ai tempi della laurea, ero giovane e capivo poco niente di tutto questo, ero uno stupido somaro, poi dopo aver conosciuto e studiato Freud, Jung, Pierre Daco e altri grandi della psicanalisi, come anche i più importanti nomi della letteratura, mi accorsi che optavano indistintamente tutti per la seconda definizione.
I più grandi uomini della storia, coloro che hanno fatto il mondo, coloro che avrebbero potuto avvalersi perentoriamente e imponendosi con l’arma bestiale del proprio orgoglio, rifuggivano da questo, promulgando invece i benefici prodotti dalla linea di azione citata al capo (2) sopra.

ABBIATE FIDUCIA IN QUESTO

Se fate per primi una carezza a qualcuno, non riceverete mai un pugno di risposta.

ATTENZIONE: Dal cancro e dal tumore oggi si può guarire, ma dalla malattia dell’orgoglio si vive solo come da morti.

L'orgoglio nasce dal cervello e non dal cuore, può avere gusti raffinati ma richiede solo privilegi meschini.
L'orgoglio in effetti è la virtù dell'infelice, che ricerca eternamente ciò che non esiste, viaggia a braccetto con l’invidia, nel voler concretizzare quello che non si è o non si dispone.
L'orgoglio, l'immancabile vizio degli stolti, che spesso piangono e si compiangono, nasce dal bisogno di far colpo su voi stessi e sugli altri esibendo qualità mai possedute.
Nella maturità vengono riconosciuti i propri limiti, si agisce con umiltà e si accettano serenamente le inevitabili differenze fra sé e i propri simili. Quindi è chiaro che più accetterete i vostri limiti e più vedrete dileguarsi la vostre frustrazioni.
- - - - -
Quindi è chiaro che la saggezza consiste nell’accettarsi, e non nel giustificarsi sempre e comunque con strategiche ilazioni pretestuose e infondate.

Se leggendo questo blog vi sentite infastiditi, allora avete ritrovato la parte peggiore di voi stessi in queste parole.
- - - - -
Se invece vi ritrovate consenzienti in queste righe, allora state sicuramente maturando il più grande processo evolutivo relativo ai sentimenti... che viene chiamato...
AMORE

Vi ringrazio...
Riccardo
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La causa dei nostri fallimenti Fra i molti che mi scrivono, leggo continuamente storie di relazioni distrutte, rovinate da interminabili verbosità prodotte come tesi nella ricerca del piacere. Ma perché continuate a preferire un semplice orgasmo biologico “un piacere di pochi secondi” rifuggendo...
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29/07/2011 16:05:06
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Lo psicologo

14 febbraio 2011 ore 11:59 segnala
Nel mio studio ormai aperto giorno e notte, ricevo tante...tante domande,
meritano tutte una legittima risposta, perché nascono da sofferenze, distorsioni e disorientamento, dal vivere in una società che fagocita ogni giorno nuovi modelli di comportamento e di esaltazioni, con riferimento a uomini famosi ricchi di amore e molto denaro che non siamo noi...questo non è il nostro giusto specchio.
Noi siamo diversi, esattamente e perfettamente uguali agli altri.
Gli altri della categoria -televisione e cinema, non appartengono a noi. Loro si chiamano VIP, fanno le veline...fanno i calciatori...spesso sono attori del cinema e del teatro, ma non siamo noi. Questo non è il nostro specchio.
E a noi di altra categoria, ma pur sempre uomini, ci promettono un sacco di cose, ci illudono, a volte ci esaltano.

Mutatis mutandis, stravolto lo scenario dei rapporti umani, per sopravvivere dobbiamo inventare una nuova forma di logica, creare ancora qualcosa. Le leggi che nascevano come universalmente valide per ogni tempo e luogo, a poco giovano nell’odierna società.
Dapprima mi son lasciato trascinare dall’onda della saturazione, ho imbrattato la mia mente con concetti e modelli forvianti, mi son lasciato colpire dall’arma bestiale della costrizione ideologica. Devi assaggiare qualcosa per poter mangiarne un’altra.
Destino ha voluto che i miei interlocutori nelle trattative fossero tutti dei falsi inveterati.

L’ Iphone è il miglior telefono esistente...
Se ricarichi il telefono con me te lo pago io...
Firma e regalati un viaggio di una settimana per due persone...
Se molte persone ti chiameranno, guadagnerai un sacco di soldi...
Con la raccolta punti porterai a casa un regalo stupendo...
Chiedimi un prestito e non pagherai un centesimo in più del dovuto...
Se ti abboni a Tizio, ti regalo Caio, così potrai avere anche Sempronio per tutta la vita... " CHE PALLE AVERE SEMPRONIO TRA I PIEDI TUTTA LA VITA"
PALLE, PALLE, E SOLO TANTE PALLE...
E così mille concetti strampalati legati macchinosamente uno all’altro diventano un sistema fondato su quello che oggi chiamano “management” che permette a pochi astuti di arricchirsi, declassando i più a dover lavorare senza tregua per impinguare i primi.
Ho dovuto quindi riorganizzarmi in tal guisa:
Ecco perché siamo così disorientati, avendo perso il senso dell' amore, dell'umiltà e dell'onesta, perché abbiamo altre cose a cui pensare, ogni giorno sempre qualcosa di nuovo, che ci stordisca e ci renda euforici.
E intanto...dimentichiamo cosa sia l'amore, un bacio, un abbraccio dato con calore, cosa voglia dire correre assieme mano a mano sull'erba profumata di un campo in estate. Preferiamo invece un viaggio in una spiaggia ai tropici dove c'è solo sabbia ed è deserta per chilometri e chilometri.. ...così porteremo a casa solo malinconia e depressione.
PRENDIAMOCI UN DISTACCO - Eliminiamo dal nostro vero io quel' irruenza e quel' incalzare che ci sta deteriorando, quando lui o lei ti aggredisce, prendiamoci una pausa...fermi...immobili, lasciamoci anche aggredire e ascoltiamo.
Scopriremo di avere più spazio per agire e di gestire il tutto più in profondità, con la riflessione e la meditazione di chi è saggio e sicuro di se. Cosi come un elefante davanti al leone è lento, lento ma avanza inesorabilmente senza ostacoli... e vince, vince perché è lui il RE della foresta. Eppure non sembrava così.
L'umiltà ripaga sempre - lasciamoci prendere, lasciamoci gestire, impariamo da lui o lei che dice di amarci e che ci sta cercando, scopriremo una nuova complicità, diversa ma imponderabilmente piacevole... ...un nuovo modo di amare ed essere amati.
E poi, aspettando il più possibile, magari per ultimi, facciamo vedere le nostre forze, come un elefante davanti al leone. E' un'azione legittima, ma spesso facendo così ci rendiamo conto che possiamo sbagliare... ... che ci conveniva essere gestiti dall' altro... così per poterci donare, così per amare... regalando tutto di noi senza chiedere niente.
Un elefante, il più forte di tutti, il RE della foresta... ... spesso fa così.
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Nel mio studio ormai aperto giorno e notte, ricevo tante...tante domande, meritano tutte una legittima risposta, perché nascono da sofferenze, distorsioni e disorientamento, dal vivere in una società...
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