Realtà

15 settembre 2024 ore 19:00 segnala

Di quanti pezzi di te hai perso il conto, quanta immaginazione hai percorso da solo, da non riuscire più a tornare indietro, di quanta musica non puoi più fare a meno, di quanto cielo ti si è mescolato il cuore e adesso nuvole e malinconia ti scorrono nelle vene.
E intanto ti è rimasto solo l'assurdo senso della realtà.

Fragilità

15 settembre 2024 ore 17:51 segnala

Occorrerebbe insegnare che nessuno resta intero, se vive, e che magari un'insicurezza non brilla, ma fa venire voglia di proteggere.
Io amo il fascino delle cose (e delle persone) un po’ ammaccate, non perfette ma con tanto vissuto dentro e che profumano di vero.
La cultura della perfezione, dello star bene a tutti i costi è molto stupida. Ciascuno ha le proprie fragilità e ha le sue paure a dimostrarle.

Oblio

15 settembre 2024 ore 04:41 segnala

C'è chi è attratto da tutto ciò che è solitario, calpestato, abbandonato, da chi si sente disintegrato, da chi era disposto bruciare per illuminare e, ad un tratto, si è ritrovato in cenere e frantumi.
Chi pensa di non essere abbastanza, perché la vita gli ha tolto dalle mani quello che riteneva più importante, e ora non vuole neppure riprovare perché non sopporterebbe di perdere tutto ancora, e preferisce stare in disparte, senza vivere, ma facendosi scivolare la vita addosso.
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15/09/2024 04:41:37
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Incuria

14 settembre 2024 ore 11:38 segnala

Ognuno di noi somiglia alle canzoni che ascolta, alle foto che scatta, ai treni che perde, ai cieli che guarda, a quelle volte in cui ti chiedono dove trascorri il tuo tempo e tutte le volte la risposta è sempre "altrove, dentro l'immaginazione o dentro un ricordo".
Avere cura di una persona in un rapporto è fondamentale.
Perché l’incuria deteriora.
Perché l’incuria sa di superficialità.
E chi vuole bene non è superficiale.
Va a fondo.
Di te, del tuo mondo, di chi sei.
Perché chi vuole bene non la vuole la tua superficie: quella possono vederla tutti.

A volte vorrei sapere dove sei

13 settembre 2024 ore 22:17 segnala

Chissà sotto quale cielo ti trovi, quanto tristi hai gli occhi, in quale canzone ti perdi, a quale sogno fingi di aver smesso di aggrapparti, in quanta solitudine anneghi, quanto forte ci speri mentre piove da così tanto che non ricordi più com'era quando il cielo era limpido.
Chissà se esiste qualcuno che potrà mai capire nel profondo tutte queste cose.
E invece siamo anche quello che diamo, quello che non viviamo, quello da cui non torniamo, quel buio degli altri che illuminiamo o che abbiamo illuminato, anche se la nostra fosse l'ultima luce del mondo.

Nulla passa

13 settembre 2024 ore 14:07 segnala

Non è vero che tutto passa.
Non è vero che ogni tragedia ci rafforza. Sono tutte cazzate.
Per quanto ci sforziamo, ne usciamo più deboli, indossiamo la maschera da duri ma dentro siamo in mille pezzi.
E riuscire a tenerci tutto dentro, diventa sempre più difficile.
Le cicatrici che portiamo dentro sono profonde e sanguinano ad ogni piccolo ricordo che riemerge.
Il tempo non guarisce le ferite, le lenisce solo un po', non si dimentica nulla perché resta tutto li, nel cuore.

Natsukashi

12 settembre 2024 ore 22:17 segnala
Mi piace il modo in cui a quest’ora la coscienza molla gli ormeggi lasciando andare i pensieri alla deriva, sfaldandoli lentamente, prima di naufragare nel sonno, o tra le stelle.
Oppure potremmo sederci accanto in una notte estiva, a guardare la luna e a raccontarci quanto splendidi sono i nostri reciproci disastri.
Natsukashi è un termine giapponese che evoca un senso di nostalgia per il passato, ma non nella sua eccezione negativa, utilizzato per descrivere sensazioni piacevoli legate ad istanti felici combina il ricordo di momenti passati con la malinconia per il fatto che quei tempi siano ormai andati.
La malinconia è come il vento.
Ti spinge lontano, mentre navighi in solitudine sulla tua barca a vela.

Tristezza

12 settembre 2024 ore 14:02 segnala
https://youtu.be/zOxFdRWeoA0?si=n_ZVaQgO_aSotKNA

Quel colpo di tristezza che ti cade addosso all'improvviso e che quasi ti sposta fisicamente.
Così, mentre sei indaffarato e concentrato, lei si presenta e ti dice:
Tesoro, sono qui, ricordati che non va tutto bene...

Vivete sempre il momento

12 settembre 2024 ore 06:04 segnala

Vivetela la vita, in ogni momento.
Esprimete ciò che sentite.
Non abbiate paura delle conseguenze perché la vita non fa sconti a nessuno.
Amate e vivete emozioni forti.
E lasciate che il cuore parli senza timore, perché la vita è un palcoscenico che non concede repliche. Amate con passione, vivete emozioni travolgenti, e ricordate che le persone sono il più meraviglioso spettacolo quando possiamo condividere con loro momenti unici, indimenticabili.
Che resteranno sempre, qualsiasi cosa accada dopo.

Deluso

11 settembre 2024 ore 21:15 segnala

Ma tu, ti ricordi ancora di me?
Beato chi ha avuto la fortuna di poter crescere con lentezza e spensieratezza e non con velocità e pesantezza.
Vi capita mai di provare quella sensazione
di quando sei seduto nella tua stanza da solo e i tuoi pensieri vagano, non piangi ma ti senti solo triste e vuoto, rivivere momenti della tua vita e chiederti dov'è andato tutto storto?
Niente ferisce, avvelena, e ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita da qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato.
La verità è che si sta male.
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« immagine » Ma tu, ti ricordi ancora di me? Beato chi ha avuto la fortuna di poter crescere con lentezza e spensieratezza e non con velocità e pesantezza. Vi capita mai di provare quella sensazione di quando sei seduto nella tua stanza da solo e i tuoi pensieri vagano, non piangi ma ti senti solo...
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11/09/2024 21:15:03
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