
Ai sogni nel cassetto che hanno provato ad uscire e non ce l'hanno fatta.
Alle cose capite tardi.
Alle parole rimaste inespresse.
Al tempo dedicato a rendere felici gli altri.
Ai "non fa niente" per non soffrire e non far soffrire.
Ai baci rinunciati.
Ai sorrisi sempre in vetrina.
Alla confusione nell’anima.
Alla paura sempre presente.
Alle domande mai fatte.
Al calzino sempre spaiato che vedevo allo specchio.
Agli irrisolti a cui credevo di appartenere.
Alle porte chiuse.
Ai sorrisi negati.
Alla pelle sempre sbagliata.
Alle corse inutili.
Agli anticipi di tutto senza godersi niente.
Al sole oscurato.
A tutto questo devo ciò che sono.
E a me devo tutto ciò che sono diventato, nel bene e nel male.