Le disse: “Amicizia, mi spieghi a cosa servi? Perché Dio ti ha creata se già esistevo io, e da secoli? Sono tanto più antico di te, anche se sembro poco più di un bambino. Sono potente e spensierato, giocoso, mille volte più intenso di te!”
E l’Amicizia: “Amore mio, forse è vero… È vero che sono più mite di te, meno violenta, poco combattiva…
Tu sei passione, io costanza.
Tu sei una rosa, io sono un giglio.
Tu sei il biasimo, io la compassione.
Tu usi frecce, io medicine e bende.
Tu produci rovine, io innalzo palazzi.
Tu sei fuoco, io acqua.
Tu appicchi incendi, io li spengo.
Tu tradisci… io no.
A cosa servo, io?
A fare in modo che nessuno si dica più addio.
Perché esisto?
Per portare un sorriso dove tu hai lasciato una lacrima…”
L'amicizia e l'amore a volte si mischiano, a volte si estraniano. Hanno entrambi le loro strade e i loro comandamenti... E' ingiusto pretendere da un amico l'amore che qualcuno non ci ha dato, come è del resto ingiusto chiedere all'amato un po' d'amicizia. Tutto può essere, ma niente è dovuto...
