Il titolo, che riconosco non essere particolarmente originale, lascia pensare che quello che vi accingete a leggere sia un post tenero, sentimentale, sdolcinato e romantico che parla di una storia d'amore iniziata tanti, tanti anni fa, della sua nascita e del suo sviluppo negli anni. Se l'argomento vi imbarazza o se pensate che siano cose troppo intime, non proseguite, capisco il vostro imbarazzo.
Sì, lo so che la costruzione di un amore spezza le vene delle mani, mescola il sangue col sudore se te ne rimane, è un altare di sabbia in riva al mare, eccetera eccetera (scusa, Ivano, è solo per fare un esempio, tu sei un genio e la canzone è bellissima). Ma è giunto il momento di parlarvi della mia sfrenata passione, peraltro mai nascosta. Se ti ascolto da quarant'anni e non ho mai smesso di farlo, un motivo ci sarà. Va bene, confesso. Amo alla follia quest'uomo.
Sì, lo so che la costruzione di un amore spezza le vene delle mani, mescola il sangue col sudore se te ne rimane, è un altare di sabbia in riva al mare, eccetera eccetera (scusa, Ivano, è solo per fare un esempio, tu sei un genio e la canzone è bellissima). Ma è giunto il momento di parlarvi della mia sfrenata passione, peraltro mai nascosta. Se ti ascolto da quarant'anni e non ho mai smesso di farlo, un motivo ci sarà. Va bene, confesso. Amo alla follia quest'uomo.

Flashback. Sono appena finiti gli anni '70 e sono un pischello liceale diciassettenne. Curioso e rompiscatole, di fondo. Divoratore di libri e musica. Naturalmente, anche di giornali che parlano di musica. E' un giorno lontano di un anno lontano, e compro Rolling Stone. Leggo, con l'interesse di sempre. E mi imbatto in una pagina particolare. Parla di questo strano tizio, di questo musicista che non ho mai sentito nominare. Leggo quella descrizione di quello strano mondo, e degli album di cui parla. "Wow, figo sto tipo però" penso. Sì, mi esprimevo come un diciassettenne dei primissimi anni '80, e allora ? Ce l'ho ancora, quel pezzo di giornale, con le sue pagine ingiallite. E di sicuro non sapevo che ci avrei scritto sopra un post in un blog. Non so perché, ma l'ho tenuto. Come una lettera d'amore.

E appena ho i soldi in tasca, compro qualcosa. Sì, eventuale giovane lettore/lettrice nativo digitale che stai facendo la faccia attonita. Non avevo Youtube per sentire in anteprima, non era roba che passasse in classifica alla radio, non era agli show alla tele. Per sapere cosa era, dovevi comprarlo. E lo compro. Quello dal vivo, sentiamo che roba è. Nighthawks at the diner. Doppio, in vinile. Quella strana copertina con lui che guarda sornione. Lo metto sul piatto del vecchio, fedele Pioneer. Ed è una folgorazione. Una scossa che mi fulmina. Musica, voce, sonorità. "An inebriated good evening to you all ..." Lo ascolto tutto, in silenzio religioso, fino alla fine. Le pause per girare il disco e cambiarlo fanno parte del rito. Quasi incredulo, mai sentito niente di simile. Una sbronza musicale. E la sbornia non è mai passata. Ho continuato ad aggiungere pezzi (va bene, mi sono fatto una intera vacanza in Francia con Foreign Affairs nello zaino. Sì, potevo aspettare a tornare in Italia a comprarlo, lo so, non c'è bisogno che me lo diciate voi. Cos'è, non vi siete mai innamorati ?), ad ascoltare (notti di musica e birra), a guardare film (ah, quelle due puntate di cineforum musicali a lui dedicate, che meraviglia), e adesso a distrarmi su Youtube (la puntata del Letterman Show dove si presenta con la trappola per topi mi ha fatto urlare, ebbene sì). Sono stato un amante appassionato, anche se con le mie colpe. Mi sono perso tutti i concerti italiani, ad esempio. Ed è un rammarico grande, grandissimo. Ma ormai non so se tornerà ancora. Perdonami, Tom, amore mio. E non chiedetemi quale è la mia canzone preferita, o l'album migliore, o cose di questo genere. Perché tanto non ve lo dico. E' come chiedermi quale è stato il mio tramonto preferito. Il tramonto é un fenomeno astronomico quotidiano, ce ne sono stati e ce ne saranno miliardi. Se ne ho scelto uno come preferito è un fatto solo mio. Sono cose troppo personali, riservate. Continuate ad ascoltarlo, se lo conoscete. Incuriositevi e ascoltate, se non lo conoscete.
