
La bimba, con calma e il suo solito sorriso malizioso sulle labbra, scartò la caramella.
Viola rosso e bianco, un arcobaleno di colori vivaci avvolti da zucchero granulato quasi a voler dare una tocco di opacità a tanta spudoratezza di sapori evidenziati.
La prese con la punta delle dita e la avvicinò al viso in un ultimo dubbio di incertezza poi, con gli occhi che le illuminavano il volto fresco e ancora acerbo, la ingoiò.
Era buona, gustosa, fatalmente gustosa.
Il sapore che aveva pregustato nella sua immaginazione si trasformò in realtà ma, come tutte le cose sognate, una volta che si avverano perdono il loro fascino e lei ebbe un solo istante per capire che non ne era valsa la pena.
Perse il suo sogno e con esso perse la vita, sacrificata a quella voglia di trasgressione, passo fondametale per capire la differenza che esiste tra il bene e il male.