...Rieccomi...

30 settembre 2008 ore 19:29 segnala

:batatifo   Rieccomi alle prese con il mio blog...dopo svariati mesi di assenza... nove lunghi mesi di gioie e cambiamenti!

Oggi l'interrogativo è: verso quale direzione andrà il mio futuro??? :batashyf

Tra pochi giorni concluderò il mio corso di studi e la strada difronte a me non appare di certo molto semplice!

E' da quando avevo 6 anni che il mio sogno è sempre stato quello di insegnare...da piccola volevo fare la maestra...poi crescendo i miei interessi sono cresciuti...fino a farmi desiderare di insegnare Filosofia...eh si...la filosofia.... :-)))

Ma...a rompere l'incanto ecco quì che compare una simpatica trentacinquenne di nome Gelmini che ha deciso che la scuola deve morire...gli insegnanti devono morire...la filosofia deve morire...insomma...na catastrofe! :cry

E quì ritorna la mia domanda...che ne sarà del mio futuro...bella domanda...mmm...proprio bella!

Diaciamo che potrei cavarmela con una risposta del tipo: il tempo non esiste...quindi me la prendo con calma sta cosa!  Non che fili molto come risposta...bhe...direi anche per niente! :many

Cmq chissà....staremo a vedere...al massimo vorrà dire che la prenderò con filosofia! :many

Quello che ci circonda...

09 dicembre 2007 ore 15:07 segnala

Ci si rende conto spesso troppo tardi di quanta delusione può provocare in se stessi una persona sulla quale si è sempre contato...

è quasi come ricevere uno schiaffo...quando meno te lo aspetti...senti il colpo, ma non vedi subito la mano che te lo ha inferto...forse perchè speri fino all'ultimo che non sia vero...

Il problema allora quando sorge?

Appena si acquista consapevolezza della cosa...e allora lo schiaffo diventa un pugno allo stomaco...tutte le speranze, le aspirazioni, i desideri che si erano messi nelle mani anche di 1 altra persona svaniscono come nulla di più che semplice polvere...e forse quel gesto da allora in poi non sarà più tanto semplice da ripetere...perchè, dopotutto, il nostro cervello ci metterà in guardia se mai si dovesse ripresentare quella situazione...

Perchè... la felicità fa paura, la cerchi ma in realtà speri sempre di non trovarla mai per davvero, e persino quando sotto sotto lo senti di averla a portata di mano, fai finta di niente,la ignori.

Per paura che qualcuno se ne accorga e possa strappartela dinuovo dalle braccia...sposti le tue mire un pò più in là...e finisci per dimenticartene...

Kantianamente parlando...

24 novembre 2007 ore 09:42 segnala

Sotto consiglio di un caro amico ho letto un libro molto interessante...che consiglio a tutti quelli che, come me, ritenevano Kant un uomo un pò algido,dalla scrittura complessa e a volte inaccettabile...

Ed è stato illuminante scoprire come Kant fosse in realtà un "uomo tra gli uomini"...con le sue debolezze e la sua decadenza senile...fatto assai impensabile per un personaggio che ha fatto dell'intelletto la sua ragione d vita...e che si è trovato proprio tradito da questo.

La vita di Kant fu notevole nn tanto,o nn solo, per i suoi avvenimenti,quanto per la purezza e la dignità filosofica del suo tenore quotidiano.

Viveva Kant in un ordine perfetto,quasi infantile...tutto era scandito per lui in maniera così perfetta che anche il minimo cambiamento gli portava sconvolgimento...e la sua vita la condusse con la stessa logicità,schematicità e trasparenza che dedicò ai problemi filosofici.

E quando accadde l'irreparabile...la perdita graduale delle sue facoltà,viene quasi naturale provare un senso di tristezza e quasi di compassione per il grande uomo della "legge morale"...e forse scappa anche qualche lacrima!

Gibran docet...

17 settembre 2007 ore 15:00 segnala

Quando l'amore vi chiama,seguitelo...

Sebbene le sue vie siano difficili ed erte...

E quando vi avvolge con le sue ali,cedetegli...

Anche se la lama nascosta tra le piume potrà ferirvi...

Ma non siate timorosi e non cercate nell'amore

soltanto la tranquillità e il suo piacere.

L'amore nulla dà se non se stesso

e nulla prende se non da se stesso.

L'amore non possiede nè vuole essere posseduto

poichè l'amore basta all'amore.

E non pensate di poter dirigere il corso dell'amore,

giacchè è l'amore che dirige il vostro corso.

Ma se amando dovete avere dei desideri,essi sono questi:

essere come un ruscello che scorrendo

 canta alla notte la sua melodia,

conoscere il dolore della troppa tenerezza,

ferirsi di comprensione dell'amore,

e sanguinare volentieri e con gioia,

risvegliarvi all'alba con un cuore alato

e ringraziare x un nuovo giorno d'amore,

riposare nell'ora del meriggio

e meditare l'estasi dell'amore,

grati rincasare alla sera,

e poi assopirsi con una preghiera per l'amato in cuore...

 

 

Cos'è la filosofia... secondo me!

08 settembre 2007 ore 18:08 segnala

 Che cos'è la Filosofia?

è il bicchiere nel quale affoghiamo i dispiaceri, le sofferenze, la privazione di originalità del nostro essere.

Tremante e ardente tra uno spirito che ci sovrasta ed un corpo che ci incatena ad una realtà per niente corrispondente alla nostra anelante ricerca di giustizia...giustizia sociale, politica ed etica.

Che cos'è la filosofia?

è il cuore tremante della nostra ricerca di senso, una ricerca che avanza dialetticamente tra i nomi di grandi e tra teorie che decostruiscono le nostre certezze nell'attesa di una ideale verità che non giunge mai al suo culmine perchè sempre autorigenerantesi da ogni punto della nostra vita.

E se mi chiedessero dopo tutto questo, quanto sia possibile oggi la filosofia, risponderei...che lo è nella misura in cui essa caratterizza la nostra ricerca di noi stessi, delle nostre cause, della possibilità dei nostri linguaggi e dei nostri pensieri.

Risponderei che è possibile perchè ovunque ci voltiamo è la filosofia:dalla scienza alla prassi tutto ciò che ci circonda è filosofia.

E se ancora mi chiedessero in quale misura la filosofia personalmente mi appartiene,allora risponderei...la possibilità della creazione di un pensiero che sempre ed ovunque dovrà accompagnarmi...

...Il difetto di "comprensibilità"...

28 agosto 2007 ore 14:26 segnala

Beh...ci troviamo ai giorni nostri difronte ad un fenomeno sconvolgente più che in passato...quello che io definisco il "difetto di comprensibilità".

Questo strano evento domina in  tutti i campi...dai rapporti lavorativi,a quelli con i media,ma soprattutto domina nei rapporti sociali... per cui una fetta della nostra società vive tra persone che in realtà non comprendono gli atti anche più semplici del nostro agire!

Questa sorta di torre di Babele linguistica e mentale mi appartiene molto da vicino...la domanda allora sorge spontanea...CHE FARE?

O meglio...più di una domanda sorge spontanea...XKè? DA COSA DIPENDE? e soprattutto: SOLO IO AVVERTO QUESTO PROBLEMA?

Ogni tanto,ma soprattutto da due mesi a questa parte,mi chiedo come ovviare al problema di non riuscire a farmi capire...possibile che il mio messaggio sia così complicato? Il dubbio è che non lo si voglia capire... bah...

Dunque dibattiamoci ancora tra alti e bassi di comprensione difettosa...qualcosa accadrà che smuoverà la situazione!  

Il caos è alla base di tutto!

27 agosto 2007 ore 15:26 segnala

...C'è bisogno necessariamente della confusione e del caos...sacro caos da cui tutto si genera e su cui tutto vive.

Un insensatissimo mondo è quello dell'ordine,dentro e fuori essenza dell'imperfezione,realizzazione di una distruzione,quella dell'origine...che in quanto tale non può che essere caotica e confusa...chi si immagina una origine ordinata? Tutto meccanicamente perfetto,o meglio apparentemente tale.

Beneamato caos nel quale tutto si compie e gira,tutto...dal confuso essere umano al cosmo intero.

Beneamato caos che parli attraverso il pensiero dei grandi filosofi.

Beneamato caos,mille linee,mille colori,mille confuse essenze di verità che non ci possono toccare.

Beneamato caos,che ti celi dietro il falso ordine con cui sei stato battezzato per paura...che ti celi in quella natura in apparenza così placida.