MONDIALI DI SUDAFRICA 2010

23 ottobre 2009 ore 22:38 segnala

Finite le qualificazioni al Mondiale di Sudafrica 2010, ci siamo qualificati leader nel nostro gruppo.

Sarà duro, il prossimo Mondiale, il Brasile pare esser tornato in forma, la Spagna e l'Inghuilterra sembrano diverse dale squadre incomplete degli ultimi anni... ma Noi siamo I CAMPIONI DEL MONDO IN CARICA, non dobbiamo mai dimentiucarlo.

AVANTI RAGAZZI, IL CIELO E' ANCORA AZZURRO SUL MONDO :cuore

Bologna, momento difficile e confuso

20 ottobre 2009 ore 00:46 segnala

Giuseppe Papadopulo, almeno al momento, è confermato: questa l'unica certezza in casa rossoblu, dopo la sconfitta al fotofinish del San Paolo.

Dopo il "mea culpa" di Capitan Di Vaio ("mi spiace, se avessi segnato quella rete sarebbe potuta finire diversamente", dichiarazione che assume i contorni di un "mea maxima culpa" comunque inutile, visto che le responsabilità sono un pò di tutti, tecnico compreso), la famiglia Menarini non parla molto, l'unica occasione per alzar la voce è in merito al caso Lavezzi, rientrato in 24 ore ("meglio che non mi esprima a riguardo, avrei da drine" le uniche parole della Numero Uno rossoblu).

A questo punto, parte il solito "valzer" della panchina: nell'arco di 24 ore, tre sono i nomi già usciti nel toto-allenatore:
Delio Rossi, ex tecnico della Lazio, che però fa sapere di non aver mai avuto accordi col Bologna, né di essere in procinto di approdare nel capoluogo Emiliano in sostituzione di Papadopulo;
Franco Colomba (ex centrale rossoblu ed ex tecnico della Reggina), che ha fatto sapere di non essere in contatto con Menarini e quindi le voci sul suo approdo (ritorno) in rossoblu sono proprio tali;
Daniele Arrigoni (traghettatore del Bologna in Serie A nel 2009), che già ha dichiarato di voler tornare ad allenare una squadra di calcio, senza sbilanciarsi troppo ("tornare a Bologna? non credo sia possibile un mio ritorno").

Insomma, squadra che non gira bene, allenatore che inizia a perdere la fiducia dei tifosi (non della Presidente, cocciutamente fissata sulla sua permanenza), finanze che (da mesi) sono sempre più insufficenti (Menarini dichiarò, a Campionato 2009 concluso, di avere ancora risorse sufficenti per un altro anno dignitoso, cosa che al momento sembra difficile credere), in tutto questo kaos una città sportivamente e storicamente importante vede sempre più il baratro della mediocrità.
Con tante grazie dal popolo rossoblu e dalla città di Bologna. :-)

PER NON DIMENTICARE

12 settembre 2009 ore 23:27 segnala

Ieri ricorreva l'ottavo anno dalla strage di New York, in cui più di 3.000 eprsone morirono per mano umana... in uno stupido gioco di potere.

Per loro, e per tutte le vittime della violenza e dell'arroganza dell'uomo, vorrei porre una rosa simbolica, perchè chi è realmente Uomo non dimentica e non può permettere un processo di autodistruzione qual'è questo, che ci sta toccando, chi da lontano e chi (purtroppo) da vicino.

Sarebbe il sogno più bello, svegliarsi domani e scoprire che le guerre sono finite, che gli uomini si stringono le mani e si sorridono, che le religioni hanno cessato l'ostilità che fra esse esiste da sempre.

Purtroppo, è mera UTOPIA.

Ma l'utopia può divenire realtà, almeno in parte, se è cercata e realizzata con costanza e volontà... sarebbe meraviglioso, sarebbe un songo, forse è solo un sogno...  ma, se smettessimo di sognare, non ci resterebbe più null'altro...

NON ESISTE GIUSTIFICAZIONE ALLA GUERRA, MA ESISTE UN BUONMOTIVO PER NON FARSI LA GUERRA: L'ESSERE UOMINI.

 

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Ieri ricorreva l'ottavo anno dalla strage di New York, in cui più di 3.000 eprsone morirono per mano umana... in uno stupido gioco di potere. Per loro, e per tutte le vittime della violenza e dell'arroganza dell'uomo, vorrei porre una rosa simbolica, perchè chi è realmente Uomo non dimentica e non...
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Pensieri di Sinistra

12 settembre 2009 ore 23:20 segnala

Due anni, ormai, di Governo Berlusconi. Bilancio? solo perdita di consensi... ma non si può dare la colpa al solo Berlusconi e ai suoi modi sì burleschi e inadatti alla politica ma comunque furbo e scaltro, doti che farebbero comodo a tanti.
La colpa primaria va cercata in casa propria
Due anni di Governo Berlusconi, che cos'abbiamo fatto?
POLEMICA SUI CAZZI PRIVATI DI BERLUSCONI
BELLE PAROLE DAVANTI AGLI ITALIANI
TROPPE BELLE PAROLE SULLA TOLLERANZA

E il risultato s'è visto alle ultime elezioni provinciali... persi parecchi comuni da tempo in mano della sinistra, aumento dei consensi per il Governo B. fino a sfiorare il 65%.
Intanto, IdV approfitta del periodo di confusione in casa PD, sale di consensi e già sogna un ipotetico futuro di Governo da padrone :hoho

Direi che è ora di smetterla, con questo comportamento autodistruttivo; le polemiche servono a poco, se non si portano contro-partite volte a dare una svolta.
Facile, criticare il Governo sull'affare Libia... più difficile trovare una soluzione, cooperare se necessario, ma in quanto necessario, giusto porvarci.

SOPRATTUTTO, STOP ALLE (POCO BELLE) PAROLE SUL REATO DI CLANDESTINITA': CHI MERITA RIMANE, CHI NON MERITA O NON FA NULLA PER MERITARE, FUORI.

Due anni di tempo per iniziare a creare un programma politico, perso a battibeccare; ne restano altri 3 ... possono bastare, allo scopo, ma ci vogliono impegno, serietà e (soprattutto) carattere di un leader che metta daccordo tutti, qualcuno con carisma sufficente a convincere i soliti disobbedienti che se vogliono la pagnotta, se la devono meritare, e tutti ce la dobbiamo meritare.

E' ora di dare una svolta, a questa coalizione che si perde da sola nei menadri di parole e idee senza appiglio concreto... e dire, che la parola PROGRAMMA POLITICO può fare bene a un paese che da anni ne cerca uno... diamoglielo, come dice Covatta, basta poco, che ce vo'  :ok

6/4/2009 - 6/5/2009: NON VI ABBIAMO DIMENTICATI

06 maggio 2009 ore 17:34 segnala

E' già passato un mese, ma questa ferita fa ancora male.

Era il 6 aprile, quando una scossa di terremoto devastò l'Abruzzo, portando via centinaa di persone.

Ad oggi, il ricordo di quel gionro fa ancora male, a tutti noi... ma non dobbiamo arrenderci, non possiamo arrenderci: è nostro diritto, vivere!

INSIEME SIAMO PIU' FORTI DI QUALSIASI TERREMOTO, UNITI POSSIAMO SUPERARE QUESTO DOLORE.

NON VI ABBIAMO DIMENTICATI... SIAMO ANCORA AL VOSTRO FIANCO, E SAREMO SEMPRE CON VOI.

460 ANNI DOPO: TORINO, ONORE GRANATA

05 maggio 2009 ore 23:28 segnala

1949-2009: IL VOSTRO RICORDO NON SVANIRA' MAI :cuore

Sono passati 60 anni dalla tragedia di superga, in cui, il 4 maggio 1949, l'aereo del Torino (di ritorno da un'amichevola col Benfica) si schiantò sul muro di cinta della Basilica di Superga: morirono tutti, dirigenti e giornalisti al seguito inclusi.

In quegli anni, il Grande Torino aveva contribuito con le sue imprese a dare lustro a una nazione che cercava di risollevarsi dopo i terribili anni di guerra, di fascismo e di occupazione tedesca; fu un colpo terribile, per tutto il mondo sportivo.

Le vittime della tragedia furono:

  • Valerio Bacigalupo
  • Aldo Ballarin
  • Dino Ballarin
  • Emile Bongiorni
  • Eusebio Castigliano
  • Rubens Fadini
  • Guglielmo Gabetto
  • Ruggero Grava
  • Giuseppe Grezar
  • Ezio Loik
  • Virgilio Maroso
  • Danilo Martelli
  • Valentino Mazzola
  • Romeo Menti
  • Piero Operto
  • Franco Ossola
  • Mario Rigamonti
  • Julius Schubert
  • Con essi, i dirigenti del Torino e gli allenatori:

  • Arnaldo Agnisetta
  • Ippolito Civalleri
  • Andrea Bonaiuti
  • Egri Erbstein
  • Leslie Lievesley
  • Osvaldo Cortina
  • Più tre Grandi giornalisti dell'epoca:

  • Renato Casalbore
  • Renato Tosatti
  • Luigi Cavallero
  • Ed ovviamente, l'equipaggio:

  • Pierluigi Meroni
  • Celeste D’Inca
  • Celeste Biancardi
  • Antonio Pangrazi
  • Ebbene, a distanza di 60 anni, vogliamo ricordare la squadra che rappresentò un simbolo per tutti, il simbolo dell'Unione e della forza Italiana a non arrendersi alla sconfitta della guerra, l'onore in campo Nazionale ed Internazionale, l'affetto e il rispetto per un Club che ha scritto un capitolo fondamentale nella storia Italiana.

    ONORE E RISPETTO, SARAI SEMPRE CON NOI, CUORE GRANATA :cuore

    STADIO RENATO DALL'ARA

    22 aprile 2009 ore 14:36 segnala
    L'ORGOGLIO DELLA NOSTRA CITTA' CALCISTICA

    Bologna: lo Stadio RossoBlu

    22 aprile 2009 ore 14:25 segnala

    Dai campi primordiali al "Littorale"

    Sono lontanissimi i tempi in cui i giocatori del Bologna si davano appuntamento ai prati di Caprara per le attività della neonata squadra rossoblù: era il 1909. In seguito, subentrò il campo sportivo in località Cesoia, fuori porta San Vitale: qui, quanto meno, si poteva godere di porte stabili, che non andassero ricollocate di volta in volta. Il 30 novembre 1913 fu poi inaugurato lo Sterlino, un vero e proprio impianto con tanto di tribuna e recinzione; il campo però aveva un piccolo difetto: era leggermente in salita! Si arriva così ad una data molto significativa: è il 1927 quando Bologna si dota di uno stadio magnifico, il “Littoriale”. Il nome non lascia dubbi sull’impronta politica della costruzione di questo impianto, promossa infatti da Leandro Arpinati, gerarca fascista podestà di Bologna e presidente della Figc. Uno dei sogni realizzati da Arpinati fu proprio l’edificazione di un grande stadio a Bologna: iniziato nel 1925 e inaugurato il 29 maggio 1927, il “Littoriale” fu il primo stadio italiano sorto per iniziativa pubblica. Si trattava di una vera svolta nella spettacolarità della gioco e della fruizione del calcio: fino agli anni ‘20 gli impianti sportivi, anche quelli monumentali, non si adattavano felicemente alla disputa delle gare né alla loro visione. Genova era una delle rare città dotate fin dal 1911 di un impianto costruito per il calcio, nel 1924 a Udine venne inaugurato lo stadio “Moretti”, nel 1926 avevano visto la luce il “Filadelfia” di Torino e il “San Siro” a Milano (utilizzato solo dal Milan): tutti impianti destinati solamente al calcio, come il “Testaccio” inaugurato a Roma nel 1929. Il “Littoriale” di Bologna no: era un impianto polisportivo, secondo l’indirizzo fascista, in cui il campo da calcio era circondato da una pista podistica a sei corsie e lo stadio stesso era attorniato da due piscine e quattro campi da tennis, configurandosi così come una vera e propria cittadella sportiva. Inoltre, costruito alla periferia della città, presentava uno stile architettonico lontano dall’eccessiva monumentalità dell’architettura fascista, seppure ispirato alla Roma imperiale. Allo stesso modo, anche gli stadi successivamente edificati (in quel tempo ne nascevano in quantità) furono ispirati dal modello polisportivo del “Littoriale”: così l’Arena “Garibaldi” a Pisa, il “Berta” di Firenze, la “Favorita” di Palermo, il “Littorio” a Trieste, il “Mussolini” a Torino, il “Cimbali” di Catania, il “Via Vesuvio” di Napoli ed il “Menti” di Vicenza, uno degli impianti più moderni dell’epoca. Tornando a Bologna, in occasione della posa della prima pietra del “Littoriale” giunse in città il Re Vittorio Emanuele III, mentre Mussolini si presentò il 31 ottobre 1926 su un cavallo bianco, lo stesso su cui venne immortalato nella statua a lui dedicata che campeggiò dal 1927 al 1943 nell’abside che sovrasta i distinti. I muri erano realizzati con il tipico mattone rosso bolognese e le finestre ad arco contribuivano a renderlo un apprezzabile edificio; un’ulteriore particolarità fu conferita, oltre che dal collegamento al portico più lungo del mondo (il portico di San Luca), dalla costruzione della torre di Maratona nel settore opposto alla tribuna. La capienza del “Littoriale” era da capogiro: 50.100 posti, quasi a voler spaventare le compagini avversarie che si trovassero a giocare contro il Bologna e i bolognesi. E in occasione della prima partita ufficiale disputata qui i posti si riempirono tutti: era il 29 maggio 1927 e ad assistere alla vittoria dell’Italia sulla Spagna per 2-0 (con un gol del capitano rossoblù Della Valle) furono addirittura 55.000 spettatori, record assoluto per gli anni ‘20. Fulvio Bernardini giocava allora nella squadra azzurra e ricorda come, alla vigilia della partita, Bologna fosse in pieno fermento e sembrasse la sede di una grande fiera nazionale: macchine con tutte le targhe, treni che scaricavano gente vociante proveniente da tutta Italia, alberghi, ristoranti e locali stracolmi. Un successo che avrebbe contribuito alla scelta di questo stadio come uno degli impianti in cui ospitare il Mondiale del 1934, vinto dalla Nazionale azzurra.

    Lo stadio cambia nome: da "Comunale" a "Dall'Ara"

    Con la caduta del regime fascista, lo stadio bolognese cambiò nome: dal dopoguerra sarà il “Comunale”. Gradualmente la città si espande fino a comprendere la zona dello stadio, ben presto al centro di un’area residenziale affollata e trafficata. Si fa quindi largo la proposta di costruire un nuovo stadio, molto più capiente, in una zona più periferica: a fine anni ’60 è gettonata la candidatura di Borgo Panigale, più volte indicato dal “Resto del Carlino” come la futura sede dello stadio rossoblù. Il progetto non andrà mai in porto, nonostante ad un certo punto, nel 1968, la costruzione di un impianto polisportivo comprendente anche un ippodromo ed un velodromo fosse data per certa dal principale organo di stampa cittadino. Non se ne fece nulla: il “Comunale” rimase al suo posto ed è tuttora la sede degli incontri casalinghi del Bologna. Tuttavia sono da segnalare altre due tappe significative della storia dello stadio bolognese. Innanzitutto, l’ultima e definitiva modifica del suo nome: nel 1983 fu deciso di intitolarlo alla memoria di Renato Dall’Ara, mitico presidente del Bologna per 30 anni, dal 1934 al 1964, quando scomparve alla vigilia del vittorioso spareggio contro l’Inter che valse la conquista del settimo ed ultimo scudetto della storia rossoblù. Più recentemente, lo stadio bolognese è stato invece profondamente rinnovato a livello architettonico: in occasione dei Mondiali di Italia ’90, infatti, è avvenuto un ampliamento della capienza (fino a 38.279 posti a sedere), oltre ad essere state create nuove uscite di sicurezza ed una nuova tettoia per la tribuna coperta; un restyling che ha interessato anche l’impianto di illuminazione ed il tabellone elettronico. Il rivestimento esterno ha contribuito ad accostare ulteriormente l’antico e il moderno, rendendo lo stadio “Dall’Ara” un’opera architettonica apprezzata da tutti gli addetti ai lavori e gli spettatori.

    Un perfetto campo da gioco e la nuova Tribuna Centrale

    Il fiore all’occhiello dell’impianto bolognese è però il manto erboso. In un periodo in cui i campi di gioco sono al centro di mille polemiche per la loro scarsa praticabilità (zolle che si staccano dal terreno, a volte quasi sabbioso, allagamenti, congelamenti, scarsa quantità e qualità dell’erba), il “Dall’Ara” ha sempre risposto all’appello, ospitando nel migliore dei modi le partite in tabellone, anche nelle condizioni climatiche più ostili. Il segreto del “Dall’Ara” sta nel vespaio collocato ad un metro di profondità e costituito da sassi di fiume disposti in modo da formare piccoli canali attraverso i quali l’acqua defluisce agevolmente; si tratta di una tecnica di drenaggio antica ma sempre all’avanguardia. Il mix di erbe, poi, garantisce la compattezza del manto erboso, che può affondare le radici in almeno 40 cm di terreno attivo. Questi ed altri accorgimenti hanno fatto sì che in 70 anni non si sia mai resa necessaria una rizollatura del campo del “Dall’Ara”, se non in una percentuale davvero minima. La tenuta del terreno di gioco è nota a livello continentale: il “Dall’Ara” è un vero valore aggiunto della realtà rossoblù. Concluso l'ultimo campionato, sono stati presentati il progetto e il piano di lavori per la riqualificazione e ristrutturazione della Nuova Tribuna Centrale dello stadio. Questi lavori architettonici rappresentano l’inizio di una serie di progetti e interventi di sviluppo del prestigioso marchio Bologna F.C., fortemente voluti dalla società sportiva. La tribuna centrale ha tre nuovi settori di poltrone denominati Platino, Oro e Argento, oltre ai nuovissimi Salotti Panoramici, ed una nuova collocazione della tribuna stampa. Nel cuore della tribuna è nata inoltre la “Terrazza”, che il Dott. Gazzoni Frascara ha voluto intitolare a Fulvio Bernardini, lo storico allenatore della squadra che conquistò l’ultimo scudetto datato 1964, l’uomo che vive e vivrà sempre in tutti i cuori dei tifosi rossoblù. Terrazza Fulvio Bernardini è un’area di circa 900 mq, completamente di nuova realizzazione con pareti a vetrata, dove la presenza di un servizio catering di assoluto livello, salotti riservati, ampi bar, tecnologie audio e video all’avanguardia, sono alcuni degli elementi che garantiranno nei momenti di attesa, intervallo o dopo partita, un ambiente esclusivo e raffinato per vivere lo stadio in modo totalmente innovativo. Sono dieci i Salotti Panoramici posizionati in cima alla tribuna centrale: spazi riservati realizzati per una capienza di otto persone, climatizzati, supportati da monitor, dotati dei più moderni comfort e coordinati da personale di accoglienza privato. È l’area dedicata più specificatamente al segmento corporate: le aziende infatti possono fruire dei loro salotti personalizzati per ottimizzare la visibilità della propria immagine, invitando i clienti per azioni di promozione e pubbliche relazioni. Le opere di rinnovamento rendono la Tribuna Centrale Dall’Ara uno stadio da vivere nel massimo comfort a partire dalla riqualificazione delle sedute, sia a livello di poltrone realizzate con sistema riscaldamento, sia a livello di visibilità con monitor per il replay e la pubblicità, fino ai servizi hospitality di massimo livello.

    Nome: Stadio "Renato Dall'Ara"
    Inizio costruzione: 1925
    Inaugurazione: 1927
    Struttura: Pianta ovale
    Copertura Pista d'atletica: Presente da sempre
    Ristrutturato nel 1990 (Mondiali Italia 90)
    Capienza:
    38.279 spettatori
    Dimensioni del terreno: 105 x 68 m
    Proprietario: Comune di Bologna

     

    Dentro di me il Nulla

    14 aprile 2009 ore 17:59 segnala

    E' difficile che mi senta così...

    vuoto?

    superficiale?

    senz'anima?

    Non saprei dirlo con certezza... ma so solo di non sentire nulla... mi sembra di essere il vuoto, mi sento come se un buco nero dentro di me risucchiasse ogni emozione, ogni stato d'animo, ogni pensiero, facendolo scomparire... è raro che io, proprio io, che mi faccio forte dell'allegria e dei sentimenti più belli, mi senta così...

    Non so nemmeno perchè... vorrei solo chiudere gli occhi, dormire e non forzarmi a pensare, svegliarmi in un periodo diverso, in cui i pensieri e le idee volteggino nel cielo e ci cadano addosso...

    Sento una fitta fra stomaco, fegato, cuore, che sale alla testa e mi uccide ogni entusiasmo... che fatica, a volte, essere viventi  :-)

    ABRUZZO, INSIEME PER SUPERARE IL DOLORE

    10 aprile 2009 ore 17:55 segnala

    QUESTO DOLORE NON POTRA' SCOMPARIRE MAI, MA LA NOSTRA UNIONE CI DARA' LA FORZA PER CHUDERLO IN UN ANGOLO BUIO DEI LORO E DEI NOSTRI RICORDI. PERCHE' IL LORO DOLORE E' ANCHE IL NOSTRO.

    INSIEME SIAMO LA CERTEZZA PIU' BELLA :cuore

    Per chiunque volesse sostenere l'Abruzzo colpito al cuore, ogni Banca ha sottoscritto conti correnti comuni su cui versare bonifici, destinati alle popolazioni colpite dal terremoto; per ulteriori informazioni, rivolgetevi alle vostre Banche o alle vostr Poste :-) .

    Chiunque interessato, puo' anche firmare questa petizione per chiedere a gran voce di devolvere il montepremi del Superenalotto alle popolazioni colpite dal terremoto: per una volta, diamo valore al gioco, è in gioco il loro destino e il nostro futuro :cuore .

    Inoltre, dall'eliminazione del costo delle ricariche per cellulari, anche sui servizi telefonici eccezionali è stato cancellato ogni scarico, per cui ogni sms o telefonata fatta, devolve interamente 1€ (sms da cellulare)  2€ (telefono fisso) alle popolazioni dell'Abruzzo :-) .

    Inoltre, per chi ancora volesse fare qualcosa anche per gli animali che, coi loro padroni (o senza padrone) sono stati colpiti dal sisma, può informarsi all'ENPA per collette alimentari, donazioni o aiuti.

    SI PUO' ANCHE CONTATTARE LA PROTEZIONE CIVILE PER DARE LA PROPRIA DISPONIBILITA' A DARE UNA MANO SUI LUOGHI DEL SISMA, CHIUNQUE VOLESSE PUO' FARLO SENZA ALCUN PROBLEMA :-) .

    INSIEME SIAM PIU' FORTI, UNITI SIAMO LA CERTEZZA CHE L'UMANITA' PUO' SOPRAVVIVERE A QUALSIASI APOCALISSE :cuore .