LE FERITE DELL'ABRUZZO SONO LE NOSTRE FERITE

10 aprile 2009 ore 17:27 segnala

6 Aprile 2009, ore 3,32: IL CUORE DELL'ITALIA SI SPEZZA

Un sisma di modeste proporzioni cancella centinaia di vite in un colpo solo e apre una ferita che forse sanare sarà impossibile. Perchè? perchè, più che l'ennesimo movimento tellurico, ha fatto da amplificatore il menefreghismo umano... la tendenza umana a lucrare su ogni millimetrico "particolare" di questo Mondo: case costruite di recente, senza alcun criterio di sicurezza né antisismicità, su terreni a rischio sismico fra i più elevati in Italia (vedasi a tal proposito e centinaia di tabelle vaganti su internet).

La solita storia, vecchia come il Mondo: costruire rispettando le normative di sicurezza costa, meglio edificare fregandosene, vendendo come fossero a norma, facendo credere che tutto sia a posto, tanto magari non succede nulla... AVIDITA' UMANA.

E invece, NO: succede il fatto, in questo caso, il sisma (5.8 magnitudo Richter, 9° grado sulla scala Mercalli), che distrugge ogni cosa con la complicità di chi ha deciso di lucrare e arricchirsi a discapito della sicurezza di migliaia di civili.

Prevedibilità dei terremoti? rimango scettico, all'idea... un tecnico, tale Giuliani, aveva precedentemente chiesto considerazione in quanto, effermava con certezza, aveva previsto un sisma di grandi proporzioni nel centro-sud del Paese.

Precisamente, A SULMONA, ENTRO FINE MARZO.

NON A L'AQUILA E PROVINCIA, IL 5 APRILE.

Sicuramente, denunciarlo per procurato allarme è un'esagerazione, la Protezione Civile avrebbe potuto e dovuto inviare qualcuno dei loro esperti a controllare le informazioni raccolte da Giuliani, ma l'imperizia e (maggiormante) l'avidità umana hanno impedito ogni via di fuga: L'Aquila, all'alba del 10 aprile (4 giorni dopo) è un cumulo di macerie. Molti paesi limitrofi non esistono più. Migliaia di persone vivono in tende, centinaia in auto e ripari d'emergenza. 280 persone non ci sono più.

TUTTO CIO' POTEVA ESSERE EVITATO? No. sicuramente, no; ma 280 bare potevano ridursi di parecchio, se chi ne avesse avuto l'onere, avesse rispettato ogni criterio di sicurezza (d'altro canto, sfollare migliaia di persone, per Giuliani, sarebbe stata la soluzione? centinaia di edifici crollati e polverizzati, con centinaia, migliaia di civili nelle strade e fuori dalle proprie case, rendono ardua ogni risposta).

INVECE NON POSSIAMO CHE PIANGERE PER I NOSTRI FRATELLI, SPERANDO CHE CHIUNQUE SIA, CHI HA DATO CAMPO LIBERO A QUESTO TERREMOTO COSTRUENDO NEL CLASSICO STILE ITALIANO "DENARO MEGLIO DI SICUREZZA" SCOPRA DI AVERE UNA COSCENZA, E DI DOVERLA AFFRONTARE.

Ora, possiamo solo imparare un lezione che non ha eguali: la vita umana non ha prezzo, nessun danaro equivale una solo vita, nessuna differenza equivale 280 vite stroncate :rosa

Una parentesi personale: SCIACALLI: l'unica razza che il terremoto avrebbe potuto (dovuto?) portarsi dietro, invece, ci ha portato via 280 amici, parenti, compagni.

Altra parentesi (non solo personale): L'UMANITA': l'affetto, la vicinanza, la solidarietà che in questi giorni viene data alle famiglie, alle persone colpite da questa tragedia immane è unica. UNICO PREGIO DI CUI L'ITALIA PUO' E DEVE ANDARE FIERA. FORSE, CHI DOVEVA GARANTIRE SICUREZZA NON C'E'... MA NOI NON LI ABBIAMO E NON LI LASCEREMO MAI SOLI :cuore

Fa male, constatare che chi deve proteggerci ci abbandona... ma ci rende fieri, lo stare uniti e vicini... il loro dolore non troverà mai certezza di sicurezza (almeno futura), ma la nostra vicinanza, il nostro affetto, sono la loro speranza.

INSIEME, SIAMO LA CERTEZZA PIU' UMANA CHE ESISTA