o i sogni che hanno fatto la loro parte e vengono messi da parte.
Succede a ognuno di noi, come in un turbinio di pensieri
di rifare i ragionamenti, riallestire la fantasia
riarredare la stanza dei concetti.
Non è un male e non è un peccato, finché l'alba precede il tramonto.
Perché spesso la vita riserva sviluppi inattesi
e spesso se ti sbucci un ginocchio, devi essere in grado di rialzarti da solo.
Se sapessi come fare, vorrei che tanta gente sorridesse.
Vorrei che sparissero le bollette da pagare,
qualche malattia in più da riuscire a curare...
qualche lacrima in meno, per chi non c'è più.
E' li che fa più male, perché sembra tutto così ingiusto.
Un giorno, ero un bambino, correvo già i 100 metri.
La pista d'atletica era malridotta, in uno stadio di provincia.
Mentre ero testa a testa con un altro bambino, inciampai in una grinza...
e letteralmente decollai.
Una volta a terra, rotolai per alcuni metri, finché non mi fermai, tutto graffiato.
Che ingiustizia! Potevo vincere.
Nella sfortuna, quel giorno, scoprii anche il salto in lungo.
E un giorno vinsi.
