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22 aprile 2009 ore 21:54 segnala
“Lo conosci il caldo progredire
sotto le stelle?
Lo sai che esistiamo?
Le hai dimenticate le chiavi del Reame?
Sei stato generato tuttavia
e sei vivo?
Reinventiamoci gli dei, tutti i miti dei tempi
celebriamo simboli da vecchie profonde foreste

O gran creatore dell’essere
garantiscici un’ora in più per agire
la nostra arte
e perfezionare le nostre vite
falene e atei son divini due volte
e vicini alla morte
viviamo, moriamo
e la morte non è la fine
maggiormente viaggiamo nell’Incubo.

Dacci una fede
in cui credere
una notte di concupiscenza
dacci confidenza nella notte.
Dà di colore
cento tinte
un ricco Mandala
per me e per te.”

Lo sai quanto pallida e pazzamente tesa e sospesa
giunge la morte in un’ora strana
non annunciata, non pianificata,
come un terrificante ospite in eccesso di amicizia
che ti sei portato a letto
la morte ci rende tutti angeli
e ci mette le ali
dove avevamo spalle
lisce come artigli di corvo.

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“Lo conosci il caldo progrediresotto le stelle?Lo sai che esistiamo?Le hai dimenticate le chiavi del Reame?Sei stato generato tuttaviae sei vivo?Reinventiamoci gli dei, tutti i miti dei...
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22/04/2009 21:54:59
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Lo spettacolo sta per cominciare

20 marzo 2009 ore 19:43 segnala

-"Il film comicerà fra 5 minuti" - annunciò la voce vacua,

-"chi è senza posto aspetterà il prossimo spettacolo"-, entrammo nella sala, in fila, indolenti,

l' auditorio era vasto e silenzioso, sedutici, nel buio la voce continuò

-"Il programma di sta sera è un ripasso, l' avete visto e rivisto passo per passo, è la vostra nascita vita e morte, ricorderete ogni parte."-

-"Avete avuto un buon mondo morendo?"-

-"Abbastanza da farci un film?"-

-"Siete riusciti ad entrare?"-

-"Siete riusciti ad entrare?"-

-"Siete riusciti ad entrare?"-

-"La cerimonia sta per cominciare"-

-"Vi dirò dell' angoscia e della perdita di Dio,

vagando,vagando,nella notte disperata.

Qui fuori nel perimetro non ci sono stelle,

QUI SIAMO STRAFATTI, IMMACOLATI "-

La celebrazione della lucertola

13 febbraio 2009 ore 09:54 segnala
"..now Night arrives with her purple legions
   Retire now to your tents and to your dreams
    Tomorrow we enter the town of my birth.
                     I want to be ready.. "

Autointervista

13 febbraio 2009 ore 09:25 segnala

Penso che l’intervista sia la nuova forma d’arte. E penso che l’autointervista sia l’essenza della creatività.
Far domande a te stesso e cercar di trovar delle risposte. Lo scrittore è appunto uno che risponde a una serie di domande non pronunciate.
È un po’ come rispondere alle domande sul banco dei testimoni. È quello strano contesto in cui cerchi onestamente di ricordarti quali fossero le tue intenzioni. È un esercizio montale decisivo. Un’intervista ti dà spesso l’occasione di confrontare la tua mente con delle domande, il che a parer mio è quel che s’intende per arte. Un ‘intervista ti dà anche l’opportunità di eliminare tutti quei riempitivi…devi tentare di essere esplicito, accurato, in argomento…niente menate La forma dell’intervista ha i suoi ascendenti nel confessionale, nel dibattito e nel confronto incrociato. Una volta che hai detto qualcosa, non c’è modo di ritrattare. Troppo tardi. È un vero momento esistenziale.
Io sono piuttosto dipendente dal gioco dell’arte e della letteratura: i miei eroi sono artisti o scrittori.
Ho sempre voluto scrivere, ma ho sempre pensato che non sarebbe stata roba buona fino a che la mia mano non avesse preso la penna e cominciato a muoversi per conto suo, con me assolutamente non coinvolto, per così dire. Come la scrittura automatica. Ma non è mai successo.
Naturalmente ho scritto qualche poesia; intorno alla quarta o quinta elementare, credo, ho scritto una poesia intitolata Il Pony Express. Quella era la prima che mi ricordo. Era una di quelle poesie tipo ballata. Comunque non sono mai riuscito a finirla.
Horse Latitudes l’ho scritta quand’ero al Liceo e all’Università: poi quando finii la scuola, per qualche ragione scema - o magari è stato saggio - li ho buttati via tutti… Scrivevo in quei notes una notte dopo l’altra. Ma forse se non li avessi buttati via non avrei mai scritto niente di originale - perchè erano più che altro accumuli di cose che avevo letto o ascoltato, come citazioni da libri. Credo che se non me ne fossi sbarazzato non sarei mai stato libero.
Sentite, la vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte. E voi potete passare per quella che preferite.
…ed ecco perchè la poesia mi alletta così tanto - perchè è eterna. Fin quando ci sarà gente, la gente potrà ricordarsi parole e combinazioni di parole. Nient’altro come la poesia e le canzoni ha la possibilità di sopravvivere a un olocausto. Nessuno può ricordarsi un intero racconto. Nessuno può descrivere un film, una scultura, un quadro ma, finché ci saranno essere umani, le canzoni e la poesia possono continuare.
Se la mia poesia cerca di arrivare a qualcosa, è liberare la gente dai modi limitati in cui vede e sente.