Ci sono momenti in cui l’oscurità prevale e ti ritrovi senza un sole che illumini il cammino. La tua incomprensione si riflette timidamente negli occhi di chi sembra preoccuparsi di te solo per interesse o convenzione, non certo per amore. Lo sguardo giudicante penetra nell’anima e la ragione cerca di rispondere all’inquietudine che avvolge il tuo mondo, proprio nel momento in cui quando ti senti perso e incapace di ritrovare la strada. Nulla sembra essere come prima. È il canto della disperazione, umile compagna di chi sente la vita scorrere via, senza ostacoli che ne rallentino la corsa, in direzione di quel baratro chiamato distanza da sé.
Poi, all’improvviso, una nota, figlia di una musica lontana nei ricordi, si avvicina e, abbracciandoti, tenta disperatamente di risvegliare la tua voglia di combattere, memoria di altre battaglie, dove il carattere e la determinazione di chi non si arrende hanno mantenuto acceso il sole guida verso il tuo destino. Quelle poche note diventano finalmente energia per te, che disperatamente non vuoi arrenderti, perché sai che ogni fallimento deve essere privo di rimorsi o rimpianti.
La sconfitta è onorevole quanto la vittoria, solo quando non ci si arrende e si lotta senza riserve. E tu, sarai ancora capace di combattere con onore questa tua battaglia?
Poi, all’improvviso, una nota, figlia di una musica lontana nei ricordi, si avvicina e, abbracciandoti, tenta disperatamente di risvegliare la tua voglia di combattere, memoria di altre battaglie, dove il carattere e la determinazione di chi non si arrende hanno mantenuto acceso il sole guida verso il tuo destino. Quelle poche note diventano finalmente energia per te, che disperatamente non vuoi arrenderti, perché sai che ogni fallimento deve essere privo di rimorsi o rimpianti.
La sconfitta è onorevole quanto la vittoria, solo quando non ci si arrende e si lotta senza riserve. E tu, sarai ancora capace di combattere con onore questa tua battaglia?