"QUARTA COGITATIO VIATORIS DIGITALIS: INSANIA ET LIBERTAS"

04 novembre 2024 ore 12:22 segnala


Ho spesso usato le parole per dipingere d’emozione e lacrime la passione, anche se per questo ho immerso la mia anima nel colore secco di quella tavolozza chiamata solitudine. Una solitudine che mi ha avvolto come una coperta fredda, isolandomi dal mondo e dalle persone che amavo. Chissà per quale mia insana scelta ho lasciato che ciò accadesse. Ho anche dovuto dare un senso al distacco, forzando la mia volontà a interrompere rapporti che credevo esistenti e che forse non lo sono mai stati davvero.

Per questo, qualche volta, ho strappato l’amore dal cuore, come una radice che si stacca dal terreno, togliendole così la vita. Un amore che non era più ricambiato, che non era più sincero, che non era più vivo ha dovuto essere distrutto. Un’amicizia fondata sull’uso più che sul rispetto reciproco ha finito per soffocare ogni rapporto, eliminando ogni tipo di contatto. Anche qui ho dovuto incendiare il terreno per renderlo fertile.

Ho lentamente ripercorso le tracce di parole, quelle scritte con falsa intensità e quelle provenienti da mondi troppo lontani, impossibili da visitare. Ho scoperto che nessuno è solo se decide di non esserlo, anche se tutto sembra complottare contro di lui, contro le sue idee e i suoi principi. Non voglio più rinunciare a me stesso per compiacere qualcuno che mi ripaga con falso interesse, ma che ha solo l’intento di strapparmi l’anima.

Ho così scoperto che ci sono altre persone che mi vogliono bene, che mi capiscono, che mi sostengono. Ho scoperto che ci sono altre opportunità, altri sogni, altre sfide. Vivo ogni giorno di tali gemme preziose dalle quali ho cercato di allontanarmi senza un vero perché. Queste realtà non erano poi così distanti ma erano pietre preziose, disseminate intorno alla vita di tutti i giorni. Le avevo erroneamente scambiate per semplici sassi.

La luce ha poi illuminato il mio cammino, rendendo tutto più sopportabile al cuore e alla mente. È questa luce che mi ha mostrato il bello della vita, mi ha fatto apprezzare anche le piccole cose, per poi darmi l’aiuto necessario per sperare in un futuro migliore. Non so da dove sia arrivata ma ho finalmente compreso che era destinata a me.

Così distanza, emozione, senso del distacco e troppi sorrisi nascosti alla vista sono diventati solo indifferenti vocali e consonanti, smettendo di essere lame infilzate nella carne viva. Sono diventati solo ricordi, che non mi fanno più male, che non mi fanno più soffrire, che non mi fanno più rimpiangere chi non è mai stato qui realmente con me.

Ho voluto scrivere queste parole per lasciare una traccia di me e di quei mondi che ho vissuto, tutti ugualmente vasti anche se inesplorati, ma così pericolosamente lontani da risultare spesso inutili.

Ho voluto scriverle per condividere la mia storia, per esprimere i miei sentimenti, per mostrare la mia anima a tutti coloro che mi sono stati vicini.

Ho voluto scriverle per chiudere un capitolo, per aprire una nuova pagina, per iniziare una nuova vita.

Ho voluto scriverle per non ripetere tutti gli errori commessi e ho voluto scriverle perché forse non tornerò mai più qui.

Per sempre, Tuo Nulla
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04/11/2024 12:22:57
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