… e quel gioco di parole, quelle che toccano nel profondo, è finalmente diventata realtà. La percezione del tutto ti porta a voler trattenere tra le dita solo ciò che conduce alla felicità. Sospiri e sussurri, una voce che chiama il tuo nome e trasforma lo spirito che emerge dal nulla in un inferno di passione. Questo è ciò che senti. Lentamente quella maschera assume sembianze umane e i contorni sfumati, fino a quel momento persi in un’aura di mistero, diventano come un’isola per il naufrago, unico rifugio da quell’oceano in tempesta che è mente e cuore.
L’anima così si spezza e sopravvive in due realtà distinte, dove reale e desiderato coesistono nella stessa dimensione, senza che l’uno prevalga sull’altro. Il rifiuto del dover essere si scontra con la libertà imprigionata che non riesce ancora a essere altrove. L’unico ristoro sono quei segreti momenti ritagliati al presente, ricordi che ti apparterranno per sempre, lontani dal rispetto di ogni convenzione, frutto di inutili promesse fatte mille anni prima.
Dove si trova dunque l’inferno? Da quale lato del tuo vivere? Si espande dentro la tua volontà già rivelata, che così cessa di esistere, oppure risorge in quel nuovo regno fondato sulle parole, dove la curiosità della scoperta ti ha lentamente portato verso quell’ignoto che ti seduce?
Dove si trova il paradiso che dici di voler vivere? Dentro o fuori da questa nuova realtà che ora desideri, ma che ancora non puoi toccare? Qual è il compromesso da accettare che sfugge alle tue regole imposte, nell’attesa di poter sfiorare quel miraggio venuto da lontano? Tutto si apre a un nuovo orizzonte oppure al buio che ti attende?
Così sopravvivi con l’anima a brandelli, nella paura di dover scegliere in quale modo vivere, poiché in questa scelta, qualunque essa sia, potrai trovare la vittoria che cerchi o la sconfitta che mai vorresti incontrare.
L’anima così si spezza e sopravvive in due realtà distinte, dove reale e desiderato coesistono nella stessa dimensione, senza che l’uno prevalga sull’altro. Il rifiuto del dover essere si scontra con la libertà imprigionata che non riesce ancora a essere altrove. L’unico ristoro sono quei segreti momenti ritagliati al presente, ricordi che ti apparterranno per sempre, lontani dal rispetto di ogni convenzione, frutto di inutili promesse fatte mille anni prima.
Dove si trova dunque l’inferno? Da quale lato del tuo vivere? Si espande dentro la tua volontà già rivelata, che così cessa di esistere, oppure risorge in quel nuovo regno fondato sulle parole, dove la curiosità della scoperta ti ha lentamente portato verso quell’ignoto che ti seduce?
Dove si trova il paradiso che dici di voler vivere? Dentro o fuori da questa nuova realtà che ora desideri, ma che ancora non puoi toccare? Qual è il compromesso da accettare che sfugge alle tue regole imposte, nell’attesa di poter sfiorare quel miraggio venuto da lontano? Tutto si apre a un nuovo orizzonte oppure al buio che ti attende?
Così sopravvivi con l’anima a brandelli, nella paura di dover scegliere in quale modo vivere, poiché in questa scelta, qualunque essa sia, potrai trovare la vittoria che cerchi o la sconfitta che mai vorresti incontrare.
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