RESISTENTIA VEL TIMEO: ITER IN FUTURUM

19 settembre 2024 ore 11:53 segnala


All’improvviso, mi ritrovo catapultato in un momento del tutto nuovo. Avverto che qualcosa di radicalmente diverso dalla mia quotidianità sta per investirmi. Non riesco a trovare sicurezza nei principi e nelle norme che solitamente mi offrono protezione, appigli instabili della mia vita di ogni giorno dietro i quali mi rifugio. Temo di essere risucchiato in un turbine di emozioni sovrastanti che sfuggono alla mia presa e, per questo, sento che potrei essere sopraffatto dal timore di qualcosa di già provato.

Mi sto muovendo in una realtà che evoca il passato, un mondo costruito come se fosse una prigione da cui non si può fuggire, con muri che si estendono all’infinito e di cui è impossibile riconoscerne i confini. Una danza di luci e ombre intorno a me alimenta la mia inquietudine, così profonda da non averla mai provata prima. È un cambiamento repentino a cui non ero preparato, privo di un significato chiaro, oscuro al punto da spaventare. L’assenza di contorni definiti mi accompagna in un viaggio pieno di colori e fragranze che richiamano ricordi lontani, esperienze lontane, dimenticate ma già vissute. Questa cosa mi spaventa e mi affascina al tempo stesso, trascinandomi in questo gorgo a cui non riesco a opporre resistenza.

Il pensiero che figure lontane e dimenticate possano riemergere in forme misteriose e irriconoscibili si manifesta come un presagio di disgrazie alle quali non si può non prestare attenzione. Forse, però, è un bene, poiché questo mi riconduce alla realtà e mi sprona alla vigilanza. È come se camminassi su lame affilate. La mia paura più profonda è quella di perdere il dominio su questa mia nuova dimensione di quiete, inesorabilmente intrecciata con il mio presente. Ma non trovo pace in questo eco di voci che provengono dal passato. Mi percuotono la memoria e mi fanno evocare emozioni ormai perdute e mai dimenticate, che forse ho timore di ritrovare, generatrici di dolore e mai dimenticata disperazione.

La consapevolezza di un destino non casuale che si rivela improvvisamente mi prosciuga le energie residue, le stesse consumate anni prima, necessarie per non soccombere. E se si trattasse di un nuovo inganno? Mi convinco e cerco una spiegazione per questa inaspettata deviazione dalla mia consueta routine, segnale che la mia razionalità non è completamente perduta.

So che devo resistere a questo, che può apparire come un nuovo inganno, forse presagio del ritorno di un antico maleficio scagliato secoli or sono contro di me per vendetta da un malvagio demone. Il rischio è che, in questo processo di trasformazione, il mio cammino si perda nella rassegnazione, sottomesso a questo dejà vu che si ripresenta così forte e potente, riportandomi a un’epoca che pensavo fosse ormai dimenticata.

Ammetto di temere il futuro che mi attende, ma, come qualcuno ha detto in passato, ‘non c’è nulla di più potente di una mente determinata a non ripetere gli errori del passato’.
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19/09/2024 11:53:23
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