Plotoni nembostrati

08 febbraio 2024 ore 11:35 segnala
Mi si rivelano come nembostrati in marcia, come ammassi di nubi rimescolate dall’invisibile soffio dell’inquietudine: pensieri e stati d’animo sono progressivamente più confusi al fluire delle stagioni, e così, nell’indeterminato universo delle relazioni mi ritrovo in una fase fortemente involutiva; ad ogni nuovo pelo bianco sul viso corrisponde un ultimo dubbio, invece che un’assennata evidenza. (Avevo sperato il contrario).
Quindi, succede che parlo poco, scrivo sempre meno, cancello molto, rifletto ancora troppo; che ascolto, leggo, filtro, e che lascio scivolare le mie opinioni nel silenzioso tritatutto della mia scomoda mente, a cui ho dovuto razionare tempi e spazi d’azione auto-demolitrice.
Tutto mi sembra come se fosse già stato detto e ridetto, non fosse necessario esprimerlo, come se – in ogni caso – per un asociale come me fosse impossibile sintonizzarsi al corrente mondo dell’uomo egotista, in un confronto che rimane contraddistinto da diffidenza reciproca e crescente indifferenza. Forse perché, da quando ne ho memoria, non mi sono sentito compreso e tutelato, sensazione che non ha fatto altro che acuirsi e per la quale mi sono assunto più responsabilità di quante non fosse indispensabile.
Emotivamente alieno, mi sono convinto di costituire un’anomalia di sistema: sono nato come un anacronistico paradigma inevitabilmente degenerato in divergenza. Un’ineluttabilità che mi ha sfibrato, reso irriconoscibile a me stesso, perché ridevo tanto ed ero capace di sognare; talenti naturali – gli unici - che poi ho perso, perché in un mondo senz’anima una genuina spensieratezza viene spontaneamente obliterata. Un’ingiustizia, ecco cos’è.
In una dimensione ideale, dovrebbe essere facile sentirsi libero di esprimersi. Per me non lo è mai stato, però ora fatico persino a riferire a me stesso, e mi fa paura.
Mi fa paura, perché significa invecchiare non potendo fare completo affidamento nemmeno sulle proprie 'forze'. E, per uno come me, questo, cosa può comportare?!

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Mi si rivelano come nembostrati in marcia, come ammassi di nubi rimescolate dall’invisibile soffio dell’inquietudine: pensieri e stati d’animo sono progressivamente più confusi al fluire delle stagioni, e così, nell’indeterminato universo delle relazioni mi ritrovo in una fase fortemente...
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08/02/2024 11:35:01
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Commenti

  1. Una1975 09 febbraio 2024 ore 09:27
    Forse è un mondo senz'anima, ma ci sono anime in questo mondo.
    Le forze si trovano, sempre. Fanno occhiolino nei momenti più bui e ti danno la mano, così, poco alla volta, i plotoni si assottigliano.

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