
E' arrivato il momento di mettere in moto la ruspa. E' arrivato il momento di buttare giù tutto e ricostruire partendo dalle fondamenta. Senza salvare niente neanche quello che ho l'impressione valga la pena salvare. Pezzo dopo pezzo, lacrima dopo lacrima, vedrò dove mi porterà il cambiamento, forse al punto di partenza, forse ad una nuova demolizione ma non mi interessa. Questo mondo (anzi non- mondo) che ho costruito intorno e dentro di me ormai mi sta stretto più della maglia di quando avevo 13 anni che continuo a conservare e che sarà la prima ad essere gettata via. Subito dopo di lei toccherà alle persone che mi hanno deluso, che hanno preso e non sono in grado di dare, poi a quelle che mi hanno deliberatamente ferito, poi alla mia insicurezza, alla mia pigrizia. Il vuoto di questo periodo diventerà ancora più vuoto e ancora più inquetante, a quel punto ci sarà una sola cosa da fare: stringere i denti e non cercare l'appoggio di nessuno. Non ci salva nessuno, nessuno verrà a salvarmi e l'illusione di poter essere salvata sarà un'altra delle cose che ho intenzione di distruggere. Bisogna prima vivisezionarsi per poter riuscire a rinascere, bisogna avere il coraggio di farsi del male, di confessare a se stessi l'inconfessabile prima di poter andare avanti.
Io sono sola. Sto sciupando i miei giorni e la mia vita. Non sono in grado di agire da protagonista. Non sono l'amica che ti porti dietro per movimentare la serata. Non sono la figlia perfetta. Non sono mai stata amata veramente se non dalla mia famiglia. Ho idealizzato le persone ed i rapporti per vedere più di quello che c'era, per non vedere quello che veramente era. Ho sorvolato su questioni per le quali invece avrei dovuto urlare. Non sono mai stata capace di impormi. Ho ripetuto a me stessa per anni che tutto andava bene .... ma non va niente bene. Non ho una vita .... quindi non c'è nulla di cui poter dire che va bene. Due giorni su sette sono depressa nei modi più avvilenti, per i restanti cinque due li passo da annoiata, due nell'indifferenza più assoluta e capita quel giorno dove le cose vanno un pò meglio. Eppure io non ho mai il muso, non mi lamento mai con le persone che mi sono intorno. "Va tutto bene." con un gran sorriso quando lo chiedono in modo distratto e superficiale. "Va tutto bene." abbassando lo sguardo quando chi me lo chiede sta veramente indagando. Nessuno riesce a farmi parlare, neanche da ubriaca mi perdo in crisi di pianto, l'ho imparata bene la parte della "stoicista" . Nei miei silenzi, nelle mie parole, nei miei sorrisi .... io sono sola e continuavo a ripetere a me stessa che la cosa non mi turbava per niente.... invece non è vero, mi turba e molto. Ho sempre sventolato la mia non-paura di restare da sola ma era piuttosto un mantra per sopravvivere nella solitudine.
Se questa deve essere la mia condizione allora voglio che si realizzi in pieno, sola dentro e fuori, liberandomi dal mio bisogno di avere intorno a me qualcuno. Sola per scelta e non per imposizione. Sola per ricostruire una nuova Me.
Bisogna farsi del male per poter ricominciare.... si confida nel fatto che la fenice rinasce dalle proprie ceneri.