L'alba

02 febbraio 2009 ore 10:33 segnala
Se mi troverai a pensare che l’alba ha il respiro di un attimo,

e le parole mancano, così dolci e colorate per raccontare il sorriso

e stringere tra le mani l’odore dell’animo innamorato

siedimi accanto e guarda avanti, lontano, oltre il punto in cui puoi riuscire a vedere.

Respira con me l’attimo, prima che il tramonto mangi l’alba e si racconti senza parole

E ci faccia restare soli con i nostri dubbi e le paure che ci legano stretti tanto da non respirare.

Non lasciar scappar via senza rumore l’ansiosa sete di noi

Vorrei fosse sempre festa dove ballare coi tuoi pensieri

Dammi un po’ di te da custodire e va via se vuoi

Sarà sempre qua, lo ritrovi qua,

con tutto il tempo che lascia ed ha lasciato,

qui con me seduto a far da guardia a quell’alba che è il respiro di noi.

Immagine

29 gennaio 2009 ore 10:42 segnala
..su una stradina sterrata..gli alberi che intrecciano le loro braccia sulla nostra testa lasciando intravvedere ma non vedere..il rumore delle foglie calpestate..

Mi piace ancora immaginarla così.. mano nella mano ed il suono della sua voce calma..

Chiudo gli occhi e cerco di afferrare ogni secondo trascorso, ogni profumo di lei portato dal vento..

Aspetto..e mi convinco con tutte le forze che l’attimo in cui li riaprirò mi porti di nuovo la gioia di rivederla..

Il tre

04 dicembre 2008 ore 14:58 segnala
Tre volte

Una per sbagliare, una per rimediare, una per essere felice..

Così mi disse quell’anziana signora mentre solo e infreddolito attendevo il treno che non arrivava mai.

Guardavo il binario lucente in lontananza riflettere la luce del sole mentre il vento sferzava la mia faccia.

Un passo in dietro e la curvatura del binario non avrebbe permesso che il sole mi colpisse gli occhi.

Mi davo una spiegazione, era l’angolazione, la triangolazione tra me, il binario ed il sole a permettere quell’effetto.

Una triangolazione, un tre che ritornava come stupefacente coincidenza.

Appartenevo ad un tre anche in quel momento, ma quale volta ero nella triangolazione, lo sbaglio, il rimedio, la felicità?

Mi sentivo sbagliato, ma quel raggio di sole nel freddo mi rendeva anche un po’ felice..forse esisteva un rimedio forse ero io il rimedio…

Salvo?

14 novembre 2008 ore 12:50 segnala
Per caso ho letto un blog e pur stando qua da molto non avevo mai pensato alla possibilità di farne uno.

Forse perché il mio lavoro mi porta a leggere e scrivere, forse perché raccontare le storie degli altri o semplicemente immaginate non ha mai lasciato spazio per me.

Succede ad un tratto che le ombre del passato si allunghino sul presente quando il sole cala.

Succede ad un tratto che il passato prossimo diventa imperfetto, ho avuto prende il significato di avevo.

In questi momenti si cerca di fare un bilanci della propria vita con scabra sincerità.

Capita che si mescolino soddisfazioni con successi, paure con rimpianti e la speranza che ognuno prevarichi l’altro dalla parte migliore.

Non è facile essere giudici severi di se stesso, ma soprattutto non è facile guardarsi concedendosi un sorriso malinconico.

Non mi piace guardarmi in certi momenti, forse per questo ho tolto la mia foto, non mi piace vedere una persona che per quanto faccia continua stupidamente a sbagliare per gli altri pur non facendo niente di così sbagliato.

Spesso l’errore è proteggere ciò che si ha anche nascondendo.

Spesso dire il dolore non aiuta a essere meno tristi, ma sento che fa bene condividere.

La vita non è un gioco gratis e spesso non ci sono ingegni per dirottare il destino verso scenari più favorevoli.

Il bilancio è in rosso, bisogna prenderne atto.

C’è poi la speranza, non tutti i sommersi soccombono, talvolta c’è qualcuno a cui aggrapparsi per salvarsi.