La Porta del Cielo

03 dicembre 2011 ore 17:22 segnala
Batu era in ginocchio davanti al trono del suo signore e padrone, egli gli aveva appena affidato un compito di grande prestigio, finalmente dopo molto tempo una missione degna delle sue immense capacità. Quando si alzò per andarsene non indugiò un solo istante e chiuse la porta dietro le sue spalle.
Lasciò la sua città natale quella notte stessa e si inoltrò nel pericoloso cammino che lo avrebbe portato alla porta del cielo. Per due giorni camminò senza mai fermarsi neanche un attimo e all’alba del terzo giorno arrivò in vista di un muro di luce e una porta di ametista, davanti alla porta c’erano tre guerrieri angelici. I guerrieri angelici erano tra le creature più pericolose in tutto il pantheon angelico; alti anche due metri con i loro lunghi capelli d’oro e gli occhi dal celeste al grigio, in armature di argento che li facevano apparire non di quel mondo dal quale venivano le normali persone. Ognuno di loro portava una spada di bronzo molto sottile ma Batu sapeva bene che erano state forgiate con la magia e niente al mondo avrebbe potuto infrangerle o anche solo scheggiarle.
Fermati! – gli intimò una di loro.
Cosa fai qua?
Desidero varcare la porta del cielo per cercare di diventare il mentore della figlia del signore dell’oltre porta – rispose Batu senza indugi.
I tre guerrieri si guardarono solo un attimo e sicuramente comunicarono tra di loro come solo la loro razza poteva fare.
Sei molto giovane per ambire a quel posto – disse uno di loro.
Sono molto più anziano di quello che sembro, ma grazie del complimento.
Era chiaro che nessuno di loro si fidava molto di lui, erano titubanti e non sapevano bene come comportarsi. Rimasero ancora in silenzio studiando Batu con molta attenzione.
Togliti quel cappuccio.
Batu non esitò un attimo a toglierlo e infatti era stanco di tenerlo, gli opprimeva il respiro. I tre guerrieri lo guardarono bene in faccia e videro il volto di un giovane con folti capelli ricci neri come la notte e gli occhi grigio tempesta.
Devi appoggiare la tua mano sulla porta e recitare il giuramento – disse quello che doveva essere il comandante.
Batu avanzò e poggiò la mano destra sulla porta e si mise l’anello al medio della mano sinistra che uno dei guerrieri gli porgeva.
Giuro di non fare mai del male a coloro che abitano oltre questa porta.
Appena finito di dire questo sul dorso della sua mano si lacerò la pelle formando il simbolo del Regno del Cielo, un cerchio circoscritto a una stella a otto punte. Quando finì Batu ritrasse la mano con un ghigno di dolore, sapeva bene che questo era necessario ma non credeva che gli avrebbe fatto del male. La porta si aprì non appena Batu tolse la mano e varcò la porta, pochi attimi dopo la porta si richiuse alle spalle con suo immenso piacere la prima prova era perfettamente riuscita.
d90b4e5e-b470-40ef-981a-f1dc347d79d5
Batu era in ginocchio davanti al trono del suo signore e padrone, egli gli aveva appena affidato un compito di grande prestigio, finalmente dopo molto tempo una missione degna delle sue immense capacità. Quando si alzò per andarsene non indugiò un solo istante e chiuse la porta dietro le sue...
Post
03/12/2011 17:22:09
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote

Scrivi commento

Fai la login per commentare

Accedi al sito per lasciare un commento a questo post.