
di
AllegroRagazzo.Morto
terza parte
Non era stata una decisione ponderata, abbandonare temporaneamente le coltri ed i livelli di Yoshiwara, la sua corazza, il suo amore... più Juanus rifletteva sugli ultimi eventi, più un pensiero si affermava sopra ogni altro, assumendo quasi forma di rivelazione. Era solo una questione di tempo e di spazio? Raggiungere forse il primo avamposto oltre lo Scompenso Mediano? O forse era la possibile presenza, lontano da Yoshiwara, dell’altro permeante evolutivo? Presto la luce li avrebbe abbandonati e si trovavano a riflettere per una volta, senza la protezione del proprio nido artificiale e glielo leggeva negli occhi, Kandra non era stata più la stessa, aveva forse paura, innata paura di incontrare una delle Nemesi? Si misero d’accordo per cercare nelle vicinanze il necessario per un’altra carica ed avrebbero anche effettuato una mappatura planimetrica del terreno. Kandra fu la più fortunata, trovò una piccola sorgente d’acqua della quale fecero subito incetta, ogni zaino infatti, aveva un’autonomia di alcune decine di ore se localizzato in Yoshiwara ma lontano da essa, questo periodo si riduceva drasticamente : Juanus, non poteva definirlo con certezza, occorreva acquisire più dati. Per questo e tanti altri motivi si librarono verticalmente, iniziarono a spostarsi idealmente in senso longitudinale, mappando condotti di accesso. La spinta fornita dagli zaini era discreta, ogni giroscopio risultava essere abbastanza preciso, sorvolarono lentamente in linea d’aria la lunga serie di accessi verticali, simili a quello da loro utilizzato per uscire. L’aria, al calar della notte sembrava ispessirsi, appesantirsi e anche la visibilità si riduceva inevitabilmente. Si alternavano nella conduzione durante il volo. Finalmente intravidero i primi avamposti e, lì giunti, sarebbe stato possibile riposare al riparo. Kandra staccò dell’anima principale uno dei beacon, lo caricò e lo lanciò, il beacon dischiuse le proprie molle rotanti e restò sospeso, in caso di pericolo li avrebbe avvertiti, avevano ancora acqua e comunque sapevano dove trovarne dell’altra adesso. La pulsante Yoshiwara non li abbandonò mai durante la veglia e durante il sonno, nel profondo, sotto uno dei livelli di raffreddamento, Oculus stava per essere attivato.
segue
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