scala di urla :)
16 novembre 2011 ore 12:59 segnala• Modello ‘Sirena’: ululato ininterrotto, chiaro, altissimo, appena al di sotto degli ultrasuoni. Molto utile quando ci si ritrova da soli nottetempo oppure in presenza di una forte sensazione di fame.
• Modello ‘Vesuvio’: eruttivo, un tipo di urlo esplosivo, totalmente sconvolgente per i genitori. Assolutamente adatto se amici e parenti rompono le scatole o semplicemente per attirare l’attenzione.
• Modello ‘Ostaggio’: piagnucolio leggero, soffocato, appena al di sopra della soglia uditiva dei genitori. Che, quando finalmente si svegliano, si fondano da voi a precipizio sentendosi la coscienza bestialmente sporca perché vi hanno lasciato trascorrere metà della nottata in lacrime come un povero prigioniero nella sua buia cella.
• Modello ‘Clown triste’: per lattanti esperti. Difficile, ma sempre efficacissimo. Il bello sta nel passare senza soluzione di continuità da una timida, mesta risatina ad alti e lamentosi gemiti. Come se bastasse schiacciare un bottone. Sempre utile per scombussolare i genitori. Grazie al modello clown triste i genitori si mettono subito a cercare un colpevole: fino a un momento prima il bebè ’stava così buono!’ Un’ottima arma per mettere in cattiva luce i fratelli maggiori.
• Modello ‘Bambi’: è di altissimo livello. Ci si guarda in giro con grande dolcezza, poi si piegano proditoriamente le labbra in giù, si spreme qualche lacrimuccia e di tanto in tanto si tira su col naso. Mette tutti k.o.!
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LA BAMBINA E LA CROCE
08 ottobre 2011 ore 16:17 segnalanonnina, le formiche che scavavano le loro gallerie tra fessure di cemento, con
la brezza mattuttina che le carezzava e solleticava il viso ,a quella stanza
umida e odorosa di gigli, appariva ,alla piccola, come un viaggio in un mondo
lontano.
Lucia ,aveva solamente 6 anni, troppo piccina per
comprendere la bellezza del suono di quelle campane. . Un battito corrispondeva
ad un quarto d'ora, due battiti a mezz'ora, tre a tre quarti d'ora. Tanti
rintocchi quante erano le ore. Melodie festose ed allegre alla domenica, ai
matrimoni, ai battesimi, alle comunioni ed alle cresime; freddi rintocchi senza
musica ai funerali. Certe volte, i suoni pieni e solenni la commovevano, e la
sua immaginazione cominciava a viaggiare, danzando tra quelle note possenti e
gravi che la riportavano nel “suo” prato, laddove le nuvole non erano semplicemente nuvole ,ma compagni
di avventura ,ora leoni, ora agnelli…ora cuccioli.. ora fiere, con cui lietarsi
intere mattinate.
Sono le sette del mattino, il profumo del dopobarba del
nonno , l’odore dei ciottoli di legno ardenti
nel braciere in cucina , la voce della nonna che canticchia stornelli in
una lingua simpatica ed incomprensibile per la piccola, il fragore del ruscello
dinanzi l’abitazione, il cinguettio degli uccellini o il latrare dei cani, sono
solo ricordi e suoni nel cuore della bambina. Adesso, dinanzi a lei, solo un
Signore ,sofferente, con il capo chino, rigido e freddo, appeso alla parete di
quell’enorme stanza piena di panche e fiori.
Le dicevano di parlarci ,di chiedere di badare alla nonnina
e al nonnino, ma come avrebbe potuto farlo? come parlare con qualcuno che non
ti può rispondere? come chiedere a quel Signore ,crocifisso ,di prenderti sulle
spalle e portarti a casa? Lucia continuò a chiederselo negli anni a venire, seduta
con le gambe a penzoloni su quell’angolino di panca lontano da quel Signore
muto cui avrebbe dovuto chiedere aiuto che, fissato su quella parete sembrava
osservarla in quell’interminabile ora che passavano quotidianamente insieme.
4 anni dopo.
Quel Signore non c’era più…ma accanto al suo lettino, posto
sotto la finestra di quel sottoscala, vi si rifletteva la sua croce. Motivo di
timore, questo, per la piccola ,che aveva smesso di sognare ,affidandosi notte
dopo notte alla sua amata Madonnina ,che portava con se sempre, sul laccetto
del battesimo ,che per lei era divenuto custode di un potere speciale che l’avrebbe protetta da quella Croce ovunque fosse andata e dovunque fosse stata.
Era buio, lui tornò barcollando ed urlando ,e ciò provocò un
sussulto alla piccola. Anche questa notte tutto sarebbe ricominciato. Da lì a
poco ,così ,le urla di perpetrarono nelle stanze ,al buio subentrò la luce, sparì
la croce e l’uomo si materializzò ,imprecando accanto a lei. Quante volte le
aveva detto di conservare lo zaino accanto al letto e di non lasciarlo all’ingresso?
la piccola non lo ricordava più. Il terrore si impossessò di lei e quando il suo
laccetto le venne staccato con violenza
e gettato chissà dove nella stanza ,la
piccola si sentì persa. Il terrore la avvolse e la vescica vi cedette. Era
quasi l’alba quando finì di asciugare il frutto della sua paura. Era quasi l’alba,
quando lui andò via, soddisfatto nel non averle fatto lasciare nemmeno un segno
della sua paura sul pavimento. Era quasi l’alba quando ,con la bocca matida
della sua urina ,la piccola ritrovò il suo laccetto magico, strappatole con
violenza nella notte.
17 anni dopo
Il laccetto magico c’è ancora, conservato nel comodino ,come
un prezioso cimelio, troppo stretto per essere indossato e, momentaneamente a
chilometri da lei.
Si discute di pass. Nomi ,date, documenti e foto. I ragazzi
accanto a lei si premuravano nell’aiutarla a svolgere quella missione cui era
stata chiamata. Erano passati 21 anni, ma
era sempre la stessa. Maestosa e di legno scuro, acclamata da tutti ,quella che
per lei era stata causa di sgomento e timore :la croce del re degli Giudei.
Quel Signore non ci stava più. Sotto la Sua luce ,sotto la Sua croce ,i
compagni di quel viaggio d’amore e di riscoperta. Solo pochi minuti, ma così eterni.
Un tratto infinito dalla 6 alla 7 stazione, portando quella croce che non l’aveva
mai lasciata nel corso della sua infanzia.
Quella bambina ha, oggi, quasi 28 anni ed è consapevole che
quella Croce sarà sempre con lei, che deve la sua vita a quella Croce e che è
nata per condividerla con chi ama.
“ Signore leggi nel mio cuore, non tener conto delle mie
paure e donami la forza di assecondare le tue scelte ed i progetti che hai in
serbo per me, nel nome di quella Croce così comune a tutti, così presente nella
mia vita.”
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favoleggiando...
20 febbraio 2011 ore 10:27 segnalaPerchè Cenerentola scappa a mezzanotte???..Per ricordarci che tutto ha un limite, anche nei sogni.Perché la Bella Addormentata dorme 100 anni? Per farci capire che magari dobbiamo aspettare tanto tempo prima di trovare l'anima gemella. Perchè la Bella si innamora della Bestia? Per farci notale che non importa come tu sia esteriormente, basta possedere la bellezza interiore.Perchè la Sirenetta cambia la sua coda in gambe? Per mostrarci quanto una persona è disposta a dare pur di stare accanto alla persona che ama. Perchè il naso di Pinocchio , quando dice le bugie, si allunga? Per farci capire che è inutile raccontare menzogne perchè la verità verrà sempre a galla
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....................Nice................FLYYYYY!!!
19 dicembre 2010 ore 16:21 segnalaLei, Bhè lei è Svampita ai massimi livelli, Non ricorda niente, Neanche le cose a suo interesse, E incredibilmente pasticciona. Uno dei motivi per cui è ostile nei confronti della matematica. Adora tutto ciò che riguarda le lingue, Scrivere, Leggere. Non vivrebbe senza libri, Sono il suo rifugio. Vi si rintana; Quando, Estenuata dai problemi, Dai pensieri che prepotenti inconbono nella sua mente, Li elude per quel po dalla sua vita, Perdendosi nelle vicessitudini del racconto. Un'altro motivo per cui adora leggere e scrivere è perchè, Lei è una sognatrice. Una "beautiful dreamer". Si perde nei suoi sogni, Nell'immagini create dalla sua fantasia, Che rappresenta come dovrebbe essere lei, La sua vita.Lei è una bambina. Lei, Come pascoli, crede che dentro di noi ci sia quel bambino che è in grado di far riaffioare anche nell'adulto, Quell'emotività istintiva, Che la maturità razionale sembra aver soffocato. Quel bambino che Piange e Ride senza perchè, Di cose che fuggono ai nostri sensi e alla nostra ragione. E lei riesce a sentirlo, Sa di possederlo, Grazie a lui riesce ad accedere alla sua personale forma di conoscenza del mondo, Capace di stupirsi di fronte alle piccole cose che gli altri non riescono neppure a vedere.Ok. Forse state pensando che sia matta, Bhe lo dubita anche lei. Infondo non è stata mai tanto capace di entrare in sintonia con le persone, Ma ne riesce a scrutare silenziosamente l'essenza. E semplice e solamente Lei, Con le sue finestre aperte sulla strada, E gli occhi chiusi sulla gente.Con la sua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente, E la sua dolce consistenza.Le sue onde regolate in una stanza. Col permesso di trasmettere e il divieto di parlare, E ogni giorno un altro giorno da scontare.Con i suoi entusiasmi lenti, precisati da ricordi stagionali. E una bella addormentata che si sveglia, a tutto quel che le regali.Con il suo collezionismo di parole complicate. E' difficile da capire, Forse ancora nessuno l'ha capita veramente.
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......la mamma.... ^_^
17 maggio 2010 ore 15:57 segnala-"Prega Dio che non ti sia caduta la marmellata sul tappeto!".
La mamma e’ quella che ti insegna a rispettare le tempistiche di lavoro
-"Se non pulisci la tua camera entro domenica, ti faccio pulire l’intera casa per un mese!".
La mamma e’ quella che ti insegna la logica
-"Perche’ lo dico io, ecco perche’!"
La mamma e’ quella che ti insegna ad essere previdente
-"Assicurati di avere le mutande pulite, non sia mai fai un incidente e ti devono visitare!".
La mamma e’ quella che ti insegna l’ironia
-"Prova a ridere e ti faccio piangere io!".
La mamma e’ quella che ti insegna la tecnica dell’osmosi
-"Chiudi la bocca e mangia!".
La mamma e’ quella che ti insegna il contorsionismo
-"Guarda!! Sei sporco dietro, sul collo!".
La mamma e’ quella che ti insegna la resistenza
-"Non ti alzi finchè non hai finito quello che hai nel piatto!".
La mamma e’ quella che ti insegna a non essere ipocrita
-"Te l’ho gia’ detto mille volte di non farlo, non fare finta di niente!".
La mamma e’ quella che ti insegna il ciclo della Natura
-"Come ti ho fatto, ti disfo!".
La mamma e’ quella che ti insegna il comportamento da non tenere
-"Smettila di comportarti come tuo padre!".
La mamma e’ quella che ti insegna cos’e’ l’invidia
-"Ci sono milioni di poveri bambini che non hanno genitori meravigliosi come noi!" ....^_^......^_^.....ma la mamma è sempre la mamma,che sia colei che ti ha messo al mondo o che ti ha cresciuto,poichè,credetemi,SIAMO TUTTI FIGLI DELLO STESSO AMORE....
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Poi c'è quella persona......
16 maggio 2010 ore 22:22 segnalaQuella che tì attìrava dal PRìMO gìorno ìn cuì l'haì vìsta.
Quella che non conoscevì ma alla quale gìà volevì Bene.
Quella che non immagìnavì cosa sarebbe dìventata,,
Ma sapevì che dalla TuaVìta non sarebbe pìù USCìTA.
C'è quella persona in cuì haì trovato Q u a L c o s a che in nessun'altro avevì trovato.
Quella che è arrìvata nel proprìo nel momento in cuì non cercavì assolutamente NìENTE.
Quella che è arrìvata così S e n z a PREAVVìSO.
& conoscendola sembrava proprìo la persona che cercavì da una VìTA.
Quella persona che è entrata nella TuaVìta senza CHìEDERE nìente in cambìo..
& poì è dìventata VìTALE.
Quella persona che è arrìvata e dal PRìMO momento tì ha R u b a t o Il cuore..
Ma tu erì troppo stupìdo in quel momento per accorgertene.
C'è voluto del T e m p o.
Quella persona che ora AMì.
D A VV E RO.
La prìma che forse rìescì ad AMARE.
Quella che non dìmentìcheraì FACìLMENTE.
Forse non la dìmentìcheraì maì.
Quella persona cò cuì haì LìTìGATO così tante volte.
Quella che tì ha FERìTO.
Che tì ha fatto versare MìLìONì dì L a c r ì m e.
Quella che cò una sola parola è capace dì rendertì FELìCìSSìMA o dì UCCìDERTì.
Quella Persona Che è Stata Il Tuo PRìMO Amore..
O Anche L' ULTìMO.
Quella persona cò cuì non haì pìù rapportì,,
O quella che amì ancora infondo!
Questo và a tutte quelle PERSONE.
GRAZìE!
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.....pensieri......
11 maggio 2010 ore 10:46 segnala- mi piaceiLikeItPublicVote1
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a volte....
11 maggio 2010 ore 10:39 segnala- mi piaceiLikeItPublicVote
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Il treno della vita...
06 maggio 2010 ore 21:04 segnalaVi sono due categorie di treni..il nostro,colorato...rumoroso...visibile;il loro...silenzioso...invisibile.Ci passa accanto ogni giorno e non ce vi badiamo,scorgendolo unicamente,quando sosta nella nostra stazione o quando sale qualcuno che conoscevamo..."IL TRENO DELLA VITA"...Qualche tempo fa ho letto un libro,in cui la vita era paragonata ad viaggio in treno...davvero molto interessante.La vita è come un viaggio in treno:spesso si sale e si scende,ci sono incidenti,a qualche fermata ci sono delle sorprese piacevoli e a qualcun altra,profonda tristezza.Quando veniamo al mondo,saliamo sul treno,tenuti per mano da due persone importanti,che crediamo ci restino accanto per tutto il viaggio:i nostri genitori.Purtroppo la verità è un altra.Loro scendono in un altra stazione e ci lasciano senza il loro amore,affetto e guida.Saliranno altre persone importanti..fratelli,sorelle,amici e molte persone che ameremo.Qualcuno di essi,quando scende,lascia una nostalgia perenne,di qualcun altro,quasi non noteremo l'assenza.Ci sorprende che qualcuno dei passeggeri cui teniamo di più,scelga di sedere in un vagone diverso dal nostro..e il più delle volte,non tenteremo nemmeno di avvicinarci ad esso,altre volte,invece,il posto accanto a loro è già occupato da quache altro.Così è il viaggio:pieno di sfide,pensieri,fantasie,delusioni,lacrime,sorrisi e addii...un viaggio senza ritorno.Cerchiamo di affrontare il nostro viaggio nel miglior modo possibile.Tentiamo di andar d'accordo con i nostri compagni di viaggio e di ricordare che durante il tragitto,qualcuno di loro può vacillare e necessiterà del nostro sussidio e comprensione.Lo stesso accadrà a noi.Disconosciamo il nostro tempo di percorrenza.So che mi dispiacerà,scendere dal mio treno,lasciare gli amici,i miei cari...ma sento che troverò ognuno di loro alla mia medesima stazione di arrivo,con un bagaglio che apena saliti non possedevano,che anche io avrò contribuito a rimpiguire.Sarà bello ritrovarsi al capolinea,per poi intraprendere un viaggio nuovo,senza dolore e paure,un viaggio giusto,senza dover rinunciare a nessuno dei nostri affetti,un viaggio cui nessuno rinuncerà,un viaggio in cui la parola "addio"verrà dimenticata...Ma ancora siamo sul primo treno...auguro un buon viaggio a coloro che son saliti nel mio treno...^_^ ACCETTA,CREDI,AMA E....CONTINUA A VIAGGIARE...
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autobiografia caratteriale ...^_^
26 aprile 2010 ore 09:30 segnala- mi piaceiLikeItPublicVote2
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Scrive dal: | 26/04/2010 |
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