Sapevate che gioia e paura viaggiano positivamente insieme e sono un equilibrio prezioso per il nostro sistema psicofisico?
La gioia è connessione è purgare il corpo e la mente dalla retorica della paura come normale condizione di vita.
La paura è disconnessione, se non la sai equilibrare ti fa vivere in stato di stress permanente, essa è un’emozione primale, che bypassa i circuiti nervosi più complessi. Ti mantiene all’erta e ti dà l’energia per reagire rapidamente in difesa di te stessa. E’ un attimo, non c’è razionalizzazione che tenga, la reazione di attacco o la fuga è immediata. La paura è importante, ti fa decidere cosa sia meglio per te, ma devi essere connessa al tuo corpo tanto da renderlo il centro di gravità.
Tutto questo secondo gli psicologi che se non c'è equilibrio in noi la paura ci fa sentire frammentati, confusi, incerti, contagiati e suggestionabili tra sudorazione, tachicardia, muscoli che si contraggono, ansia. Certo di questi tempi sono più le paure che le gioie che ci attraversano e che a volte ci cambiano la vita.
Per gestire l'ansia sembrerà strano ma è terapeutico seguire pellicole spaventose, può essere un modo efficace di controllare i propri disturbi.
E allora direte voi, tutti quelli che si spaventano davanti un film dell'orrore perchè non riescono a controllare la propria paura?
Evidentemente non sono in perfetto equilibrio psicofisico. Non è questione di gusti, quella è un'altra cosa non amare il genere. Altri legati anche a preconcetti di carattere religioso o da medioevo, come la caccia alle streghe, fissazioni inesistenti. Se poi sei impressionabile e ti c.... :cens sotto, :haha allora lascia perdere. C'è chi lo ammette e chi no.
E' chiaro che molti non si divertono, altri ciò nonostante continuano a subire il “fascino” dei personaggi horror sia nei film che nei libri. Io aggiungerei anche i gialli che secondo me non sono da meno, anche più veritieri alla realtà. Perché?
La Teoria del Trasferimento dell’Eccitazione indica che i sentimenti negativi che creano questi film intensificano i sentimenti positivi che proviamo quando alla fine trionfa l’eroe. In pratica, ci piacciono questi film perché guardarli è come salire su un ottovolante emotivo.
Un’altra teoria punta al fatto che i film horror o violenti ci aiutano a gestire la nostra stessa paura. In pratica, questi film avrebbero un effetto catartico, ci aiuterebbero a elaborare le nostre paure più antiche e nascoste.
O forse potrebbe essere semplicemente una curiosità morbosa favorita dal nostro innato bisogno di mantenerci al sicuro dai pericoli che possono minacciarci.
Secondo me è come avere una fobia o la curi o la eviti. Esempio convivere con la claustrofobia, se non la curi la aggiri. Tornando alla terapia contro la paura, vedere un film horror ci permette di affrontare i traumi della vita reale. perchè ci concentra su un qualcosa che non essendo reale ci fa scaricare dalle vere fobie e ansie da quelle vere della vita, riequilibrando la nostra psiche con una sorta di autocontrollo che ci fa percepire le differenze e saperle gestire.
Nella vita di tutti i giorni subiamo comunque dei traumi anche solo accendendo la tv. I telegiornali stessi che annunciano disgrazie di ogni genere, tra catastrofi ecologiche, violenza di tutti i generi, cadaveri in primo piano, guerre, malattie, degrado, e spettacolarizzare le atrocità del mondo ci ha resi spettatori ignari di assorbire negatività, cattiveria, ansia e malessere psicofisico. Tutto ciò è peggio che assistere ad un film dell'orrore? Personalmente tra finzione e reale preferisco vedere un vampiro, uno zombi :haha al posto dei veri mostri tra noi è la realtà che mi spaventa davvero.
Fatto sta che le nostre emozioni più profonde non possiamo nasconderle fanno parte di noi, le esterniamo ogni giorno con i nostri comportamenti, la nostra mimica facciale che esprime il momento di: rabbia, gioia, tristezza, paura, disgusto, sorpresa. disprezzo, piacere ecc... A volte cerchiamo di frenarle ma reprimerle può aumentare l'ansia.
Vorrei provare più la gioia che la paura, la felicità dell'amore spensierato, quei sentimenti così nobili che vedo sempre più svanire, quelle emozioni che danno leggerezza nel ridere e sorridere di più di ogni cosa, ma a volte vengo assalita dalla rabbia davanti alle incoerenze e ingiustizie, tristezza quando mi sento impotente e sola, disgusto e disprezzo verso chi sa essere cattivo e per chi non fa nulla per evitarlo. e mi sorprendo difficilmente sia nel bene che nel male. Confusa mi chiedo, quale emozione predomina di più in me?
E voi in questo periodo, sapete quale è l'emozione più ricorrente che provate?