SALVA UNA VITA

09 agosto 2024 ore 16:06 segnala


L'Accademia del Soccorso ha dato vita ad una raccolta fondi per formare il più alto numero possibile di persone in grado di mettere in pratica un primo soccorso e/o usare correttamente un defibrillatore.
Ogni anno in Italia muoiono circa 70 mila persone per arresto cardiaco.

Ogni anno centinaia di bambini muoiono per ostruzione delle vie aeree perché nessuno interviene in modo corretto per salvarli.
Ogni anno moltissime persone possono salvarsi se sappiamo intervenire in modo corretto e veloce.
La raccolta fondi permette di formare, in modo gratuito, il più ampio numero possibile di persone che hanno a che fare con i bambini, con gli anziani, con la popolazione in generale.
Formare le persone ad un rapido intervento di Primo Soccorso e gestione dell'arresto cardiaco attraverso l'uso del defibrillatore permette di aumentare sensibilmente la possibilità di salvare delle vite umane.

L'obiettivo dell'Accademia del Soccorso è formare un sempre maggior numero di persone all'intervento di soccorso.

Vai sul link https://www.eppela.com/projects/11490 e aiutaci sostenendo la nostra raccolta fondi.

Chi salva una vita, salva il mondo intero.
(Talmud)

Primo Soccorso Aziendale

02 gennaio 2024 ore 11:58 segnala
In Italia la figura dell’addetto al primo soccorso è disciplinata dalla Legge 81/08 (il cosiddetto “Testo Unico sulla Sicurezza”).
Il datore di lavoro è obbligato a organizzare la squadra di emergenza, sulla base delle dimensioni e della tipologia di azienda, dopo aver consultato il medico competente (ove nominato).
Ma per chi è obbligatorio il corso di primo soccorso? E che cosa succede se il lavoratore rifiuta la nomina di addetto al primo soccorso?
Se in azienda vi sono altre persone, a esclusione del datore di lavoro, il corso di primo soccorso è obbligatorio per l’addetto (o gli addetti) al primo soccorso.
Il datore di lavoro che non organizza corsi sulla sicurezza è punibile con l'arresto o con un’ammenda.
Qualora l’azienda lavori su turni, ogni turno deve garantire la presenza di un addetto alla sicurezza designato.
Il numero di addetti al primo soccorso non è stabilito dal Testo Unico, che si limita a dividere le aziende in tre gruppi (a seconda della percentuale di rischio connessa all’attività): a stabilire quanti addetti nominare è il datore di lavoro, sulla base dell’attività aziendale, del numero di reparti, di aree e di edifici che controlla.
La durata dei corsi di primo soccorso dipende dal gruppo a cui l’impresa appartiene:
16 ore per le aziende di Gruppo A;
12 ore per le aziende di Gruppo B e C.

Rientrano nel Gruppo A:
le aziende soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica (articolo 2 del Decreto-legge 334/1999);
le centrali termoelettriche;
le aziende e i laboratori del settore nucleare;
le aziende che svolgono attività sotterranee;
le imprese che svolgono attività estrattiva e/o mineraria;
le fabbriche di esplosivi, polvere e munizioni.

Se non rientranti nel Gruppo A, le aziende appartengono al Gruppo B (quando hanno tre o più lavoratori) oppure al Gruppo C (quando hanno meno di tre lavoratori).

Il lavoratore non può rifiutare la nomina di addetto al primo soccorso salvo la presenza di giustificati motivi.
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In Italia la figura dell’addetto al primo soccorso è disciplinata dalla Legge 81/08 (il cosiddetto “Testo Unico sulla Sicurezza”). Il datore di lavoro è obbligato a organizzare la squadra di emergenza, sulla base delle dimensioni e della tipologia di azienda, dopo aver consultato il medico...
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02/01/2024 11:58:31
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Infarto del miocardio e Arresto cardiaco.

28 dicembre 2023 ore 22:39 segnala
Infarto cardiaco e Arresto cardiaco: qual'è la differenza?
L'infarto è determinato da un problema idraulico. Si ha la formazione di una piccola placca che, lentamente, si ingrandisce fino a ridurre il flusso di sangue verso il cuore.
I sintomi possono essere stanchezza, fiato corto, difficoltà respiratoria, dolori lungo la parte sinistra del corpo, sudorazione.
Generalmente tale sintomatologia anticipa di circa 24-48 ore il blocco cardiaco.
L'arresto cardiaco è causato da un problema elettrico. La muscolatura del cuore viene stimolata da un impulso elettrico continuo.
Nel momento in cui tale impulso non avviene in modo corretto (artimia, blocco respiratorio etc.) avviene un arresto cardiaco che, a differenza dell'infarto, va trattato immediatamente.
L'arresto cardiaco blocca la circolazione sanguigna ed il cervello, non ricevendo più sangue in modo corretto, ha solo 4 minuti prima di ricevere danni irreversibili.
Attraverso un corso BLSD si impara a mettere in atto le manovre che ci permettono di aumentare sensibilmente la percentuale di sopravvivenza.
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Infarto cardiaco e Arresto cardiaco: qual'è la differenza? L'infarto è determinato da un problema idraulico. Si ha la formazione di una piccola placca che, lentamente, si ingrandisce fino a ridurre il flusso di sangue verso il cuore. I sintomi possono essere stanchezza, fiato corto, difficoltà...
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28/12/2023 22:39:37
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PARTIGIANI E VIOLENZA

26 settembre 2023 ore 08:46 segnala
Dei crimini fascisti commessi durante la guerra civile oramai sappiamo tutto.
Ma cosa sappiamo del lato oscuro della resistenza, quello fatto di processi sommari, fucilazioni, fosse comuni e soldati uccisi sui letti d’ospedale o prelevati dalle prigioni e freddati con un colpo alla nuca, di violenze e stupri ai danni delle ausiliarie e delle donne fasciste, persino bambine?
Purtroppo poco, troppo poco.
Messi con le spalle al muro i sostenitori della mitologia partigiana, dopo aver negato per sessant’anni i crimini della loro parte, ora ammettono, a bassa voce e con evidente imbarazzo, che “in effetti qualche errore e qualche eccesso effettivamente ci furono….però” e qui incomincia la solita stucchevole tesi di comodo secondo cui da una parte, quella partigiana, c’era chi combatteva per la libertà, mentre dall’altra parte c’erano i sostenitori della tirannide nazifascista.
Quindi, secondo loro, quei crimini sono pienamente giustificati dal fine.


LE SORELLE MIRABAL E IL 25 NOVEMBRE

11 settembre 2023 ore 10:00 segnala


Il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, furono uccise tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa) per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo.
Quel giorno le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare.
Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.

Nel 1981, nel primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, venne deciso di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle Mirabal.
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« immagine » Il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, furono uccise tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa) per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Quel giorno le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione,...
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11/09/2023 10:00:13
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INNOCENZA ASSASSINATA

08 settembre 2023 ore 11:20 segnala
In questa immagine la fotografia mostra un bambino sorridente e innocente.
Inizialmente in bianco e nero, dopo il lavoro di Tom Marshall, "restauratore di fotografie", i suoi colori sembrano far sparire il tempo intercorso fra lo scatto e la nostra realtà.
Foto scattata nel campo di concentramento di Auschwitz, poche settimane dopo il piccolo Istvan Reiner verrà ucciso nelle terribili camere a gas.
L'innocenza del suo sorriso, e dei suoi pochi anni, spariscono per sempre in una manciata di minuti.
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In questa immagine la fotografia mostra un bambino sorridente e innocente. Inizialmente in bianco e nero, dopo il lavoro di Tom Marshall, "restauratore di fotografie", i suoi colori sembrano far sparire il tempo intercorso fra lo scatto e la nostra realtà. Foto scattata nel campo di concentramento...
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08/09/2023 11:20:00
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TURISMO IN CALABRIA

07 settembre 2023 ore 11:52 segnala
Ben 68 milioni di turisti e quasi 267 milioni di pernottamenti in Italia previsti nell'estate 2023, con una crescita rispettivamente pari al 4,3% (arrivi, cioè il numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi nel periodo considerato) e al 3,2% (presenze, cioè il numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi) rispetto al stesso periodo (giugno-settembre) del 2022, quando ci furono 65,2 milioni di arrivi e 258 milioni di pernottamenti. Effetto positivo anche sulla spesa turistica: stimati circa 46 miliardi di euro, con una crescita del 5,4% rispetto al 2022.

È quanto emerge dalla nota previsionale “Tourism Forecast Summer 2023” dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici (arrivi, presenze e spesa turistica) per regione elaborando la serie storica dei flussi dal 2000 al 2022. Scelgono l'Italia 35,3 milioni di stranieri pari a poco più della metà (51,7%) del dato complessivo degli arrivi previsti con 131,5 milioni di presenze.

La Calabria non occupa le zone alte nella classifica delle regioni ma, per quanto calcolato da Demoskopika, dovrebbe registrare comunque un aumento: 1,2 milioni di arrivi (+3,6%) e 6,6 milioni di presenze (+2,5). Pe quanto riguarda la spesa turistica nella regione è stimato un aumento di circa 57 milioni di euro, con una crescita del 5,6% (1.008.200.061 nel 2022; 1.065.071.089 nel 2023).

A guidare la graduatoria delle regioni, in scala, è Il Molise con 76mila arrivi (+7,3%) e 300mila presenze (+12,4%), la seconda posizione del podio è occupata dalla Campania con 3,1 milioni di arrivi (+6,6%) e con 11,9 milioni di presenze (+4,1%), medaglia di bronzo al Trentino Alto Adige con 6 milioni di arrivi (+6,3%).
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Ben 68 milioni di turisti e quasi 267 milioni di pernottamenti in Italia previsti nell'estate 2023, con una crescita rispettivamente pari al 4,3% (arrivi, cioè il numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi nel periodo considerato) e al 3,2% (presenze, cioè il numero delle notti trascorse...
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PENE RICCO DI ARIA O DI SANGUE?

01 settembre 2023 ore 10:23 segnala


PENE RICCO DI ARIA O DI SANGUE?

Fino al 1500, gli scienziati pensavano che le erezioni negli uomini fossero causate dall'aria che veniva gonfiata nel pene dal corpo maschile attraverso meccanismi sconosciuti.

Naturalmente, agli scienziati non era permesso dissezionare un corpo umano perché la Chiesa cattolica condannava fortemente questa idea: il cadavere dissezionato avrebbe avuto un aspetto terribile quando sarebbe arrivato in paradiso.

Ma c'era questo ragazzo che dissezionava i morti comunque.

In segreto.

Ed è stato proprio questo ragazzo che ha spiegato correttamente l'erezione maschile umana grazie alla sua profonda conoscenza anatomica e alla sua formidabile intelligenza ed è stato il primo a capirlo correttamente:
Sarebbe una grande quantità di aria, quella che ingrandisce e allunga il pene e lo rende denso come il legno, così che l'intera grande quantità di aria nei nervi non sarebbe sufficiente per ridurla a una tale densità; non solo l'aria dei nervi, ma se il corpo fosse riempito di essa, non sarebbe sufficiente.

Ho visto ... uomini morti che avevano il membro eretto, molti muoiono così, soprattutto quelli impiccati. Di questi ho visto l'anatomia, tutti avevano una grande densità e durezza, ed erano completamente riempiti da una grande quantità di sangue.


L'anno era il 1477, lui era il grande Leonardo da Vinci e aveva scoperto la realtà dell'erezione del membro maschile.

Massacro di Nanchino o il Ratto di Nanchino

29 agosto 2023 ore 10:39 segnala


Si stima che circa 20.000 donne, tra cui bambini e anziani, siano state violentate durante l'occupazione giapponese della città di Nanchino.
La città, in quel periodo capitale della Repubblica di Cina, era caduta in mano dell'esercito imperiale giapponese, e tra il dicembre 1937 e gennaio 1938, la vita quotidiana degli abitanti cinesi fu un incubo.

I soldati giapponesi andavano di porta in porta alla ricerca di ragazze e donne che venivano poi arrestate e violentate in gruppo.

E come se non bastasse, le donne venivano uccise dopo essere state violentate.

I giapponesi radunarono poi circa 20.000 giovani cinesi e li trasportarono con un camion all'esterno delle mura della città, dove sarebbero stati massacrati. Le truppe giapponesi saccheggiarono poi la città di Nanchino e violentarono la maggior parte della popolazione femminile.

Un gruppo di soldati giapponesi ubriachi si aggira per la città, saccheggiando, stuprando e uccidendo i civili a loro piacimento. Se qualche civile veniva fermato per strada e si scopriva che non aveva proprietà, veniva ucciso immediatamente.

Durante questo periodo, l'esercito imperiale giapponese uccise tra le 40.000 e le 300.000 persone. Questo è il numero totale di civili e soldati uccisi.

I corpi di migliaia di vittime del massacro furono gettati nel fiume Yangtze finché l'acqua del fiume non divenne rossa a causa dei cadaveri delle vittime del massacro.

L'INESISTENZA DELLA DONNA

29 agosto 2023 ore 10:30 segnala
Fotografa iraniana mostra la scomparsa della donna come essere umano e la sua trasformazione a semplice oggetto privo di identità.