Golden slumbers

18 novembre 2011 ore 14:50 segnala


C’era una volta una strada per tornare verso casa
c’era una volta una strada per tornare a casa
dormi bella, cara, non piangere
e io ti canterò una ninna nanna:
sogni d’oro riempiano i tuoi occhi
ti accolgano sorrisi quando ti svegli,
dormi bella, cara, non piangere
e io ti canterò una ninna nanna.


E adesso?
Dov’è la strada che mi conduce a casa?
non riesco più a ritrovarla,
nonostante tutti i miei sforzi.
Dove sono andati mio padre, mia madre, mio fratello?
Mio figlio!
I loro sguardi preoccupati
che mi seguivano con ansia dal balcone
finché non sparivo alla loro vista:
“ti metterai nei guai con quei capelli”.
E tutti i miei amici dove sono?
Risentirò mai il suono
delle loro voci?
Percorro tutte le strade che mi è possibile
ma non trovo più la strada che mi riporti a casa.
E tutti i nostri discorsi?
Le nostre parole?
Gli sguardi? Fissi ormai solo nelle foto in bianco e nero.
I progetti, le risate, gli amori, le delusioni, i pianti?
Dove sono?
Io ho tutto dentro,
nessuno può scalfire questa sacra memoria:
sono rimasto solo qui
a custodire il Gral di tutto ciò che è stato,
sono il Templare
a guardia del nostro verginale e forse ingenuo passato,
ripercorro i nostri luoghi
e vi vedo, vi ricordo tutti ad uno ad uno.
Ma sul muretto alla Marina dove ci si ritrovava sempre,
facce sconosciute hanno occupato i nostri posti,
e così pure sugli scalini della Chiesa di S. Giacomo.
A volte mi fermo e rimango ad ascoltare, immaginare,
ad occhi chiusi,
e mi sembra di vedervi ancora li,
mi sembra di sentire le vostre voci.
E invece…..
Dove sono tutte le nostri azioni, i gesti,
le partenze, i ritorni?
Dove siamo andati a finire tutti noi?
Forse basta solo piangere per ritrovare
la strada che mi riporti a casa,
piangere,
e le lacrime si condenseranno in vapore,
saliranno verso il cielo,
diventeranno nuvole
e si lasceranno trasportare dal vento,
per raggiungere il punto
dove comincia la strada
che mi riporta a casa.
Li ci incontreremo e ripercorreremo
ancora insieme la dolce e verde strada
che ci riporta a casa?
Ma forse non sentirò mai più
alcun suono alla Marina:
le chiare melodie mantengono il loro silenzio
per non turbare la quiete dell’anima.

Casa, di nuovo a casa
mi piace essere qui quando posso,
quando ritorno infreddolito e stanco
e bello riposare le mie membra e l’anima
al calore della casa.
Lontano, attraverso la campagna qui di fronte
Il suono di una campana
chiama gli uomini a inginocchiarsi
per ascoltare magiche parole.
dolcemente pronunciate….
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18/11/2011 14:50:04
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