Ponente

19 gennaio 2011 ore 09:43 segnala

Talvolta ti senti così distante

distaccato da tutti i gesti di questo palcoscenico che è la vita

incapace di afferrarne il senso

cogliendone gli intrecci con timore e sgomento

incagliato al centro del palco

frugando nel tuo diario per una pagina persa

incerto nei sogni

scalciando un sasso mentre cammini sulla spiaggia

desiderando ardentemente amore e conforto sopra ogni limite

la via davanti sembra essere così squallida

non c'è nessuno con un po' di sincerità con cui parlare

o che ti mostri un po’ di comprensione

per la tua condizione presente e futura

perso nel sogno

lontano lontano lontano guardi ai giorni futuri

sperando qualche forma di pace dentro la crescente tempesta

mi arrampico attraverso la sera

vivo e pensante

nel tempo conosceremo tutti i nostri passi

e così finalmente saremo a casa

per ora tutto è nascosto

con chi potrei parlarne

chi può concedere il sogno ai miei occhi

ho atteso per tutto questo tempo

proprio per vederlo svanire inesorabilmente

sfuggirti dalle mani che non hai saputo tenere strette

è tutto ciò che capita a noi poveri illusi, romantiche comparse

camminando in silenzio lungo la spiaggia di ponente

soltanto per viaggiare e dire a te stesso che qui la speranza è il massimo

soltanto per scoprire che c'è una fine

per sapere tutto di noi poveri esseri umani senza colpe

impauriti che desideriamo solo la nostra mano in un’altra mano

lascio nitide impronte nella sabbia ancora umida

come le orme lasciate nel passato della vita

un’onda impietosa le spazza via

la marea è passata

e defluisce verso il fondo e mi sveglio da una vita di sogno perenne

sembra trascorso così tanto tempo

è come se l’avessi sognato il mio passato ma ora sono sveglio

siamo solo delle comparse in questo libero palco

e anche io devo percorrere questa strada

senza conoscere dove possa portare

solo ma non inutilmente

e un nuovo sogno mi spinge a continuare

abbiamo atteso per tutto questo tempo

tutto delle nostre mani porta a sperare

sostenendo la fatica in comune da esseri umani consapevoli

noi timide comparse su questo libero palco

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Talvolta ti senti così distante distaccato da tutti i gesti di questo palcoscenico che è la vita incapace di afferrarne il senso cogliendone gli intrecci con timore e sgomento incagliato al centro del palco frugando nel tuo diario per una pagina persa incerto nei sogni scalciando un sasso mentre ca... (continua)
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19/01/2011 09:43:59
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Commenti

  1. nessun.attesa 19 gennaio 2011 ore 10:08
    soli, ma non inutilmente ...

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