Tra qualche ora rivedrò questo posto bellissimo e struggente. Non so più quante volte abbia fatto questa strada e quanti tramonti mozzafiato abbia visto in questa zona. A volte i colori sono cosi intensi e straordinari che uno vorrebbe catturarli e portarli con se: neanche in un filmato o in una foto riescono come realmente sono, perdono sempre qualcosa e il più grande dei pittori non potrebbe riprodurli per quello che realmente sono. Su questa autostrada e in questi posti c’è tutta la mia vita, fin da quando avevo diciotto anni e, per la prima volta, lasciai il mio paese per andare a lavorare a Milano, destino di moltissimi meridionali. Eppure queste vedute riescono sempre a sorprendermi nonostante mi siano passate davanti gli occhi per anni. Sullo sfondo, a destra si vedono Panarea e Stromboli ma in condizioni di tempo chiaro si vedono anche le altre isole. Dalla costa siciliana, in prossimità dei laghetti di Ganzirri, c’è un punto che la Calabria sembra talmente vicina da potere allungare una mano e toccarla, uno spettacolo magnifico! Parto, vado con la mia moto sulla sponda jonica della Calabria, sperando che il tempo non mi tradisca. Adesso è sereno e spero che più tardi non arrivi la pioggia. Mi è sembrato appropriato mettere come colonna sonora Rino Gaetano, calabrese di Crotone.
E tu, Musa dell'isola, qui onora
fra il chiasso dei flautisti e degli amici
con una poesia degna il vincitore,
pugile ragazzino figlio di Panteo. (Bacchilide)