
Vicus Lartidianus – Vicus Annianus
Mi sono immerso per valutare un eventuale percorso da mostrare, a titolo gratuito, a chi ne facesse richiesta. A titolo gratuito non significa rubare o togliere il lavoro a persone specializzate nel settore.
E’ possibile vedere il sito archeologico sommerso di Baia partendo già dalla costa di Arco Felice, a circa 50 metri dalla spiaggia delle Monachelle si intravedono le mura della città, i resti di abitazioni, strade e Vicus Lartidianus – Vicus Annianus.

La parte più conservata e con più reperti si trova a Baia e precisamente nelle zone A,B,C. Le visite guidate sono a pagamento e comprendono bombola, zavorra, passaggio barca, guida. Di seguito alcuni costi e formule trovate in rete.

Il sito è facilmente raggiungibile a nuoto con pinne e maschera, a circa 40/50 metri dalla costa, i fondali variano tra un massimo di 3 metri a 30 cm. Comunque è consigliabile portare almeno un materassino o una canoa al seguito per chi deve riposare.

Oltre al divertimento è possibile portare a casa un ricordo bellissimo di un luogo situato sotto casa e non sponsorizzato da nessuno.

Il mare dei Romani: suggestivi percorsi tra archeologia e natura.

Per chi ama il mare, la storia e l’archeologia, il litorale Flegreo, dove sorge l’ex Asilo Vittorio E. III è il luogo ideale per ammirare le numerose testimonianze ed i reperti di epoca romana, situati sui fondali adiacenti. Dalla città, lungo la costa, si snodano alcuni itinerari naturalistici percorribili in bicicletta via terra e con canoa o piccoli gommoni via mare.
Portus Julius. I resti dell’antico porto romano attualmente sommersi nel mare per effetto del bradisismo, le due città adiacenti Vicus Lartidianus e Vicus Annianus, sono facilmente visibili anche restando in superficie stando distesi con una semplice maschera.

Il porto romano venne riscoperto nel 1956 grazie alle foto aeree scattate dal pilota militare Raimondo Bucher. Attraverso quelle foto e i rilievi subacquei effettuati, recentemente, dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici, è stato evidenziato un complesso sommerso – corrispondente al porto antico e ad un tratto della via Herculanea – che si estende per circa 10 ettari ad una profondità variabile da 2,50 a 5 metri circa. Nel nostro percorso da un massimo di 2 metri a 30 cm.
Del complesso è stata rilevata direttamente solo la parte orientale. Vi si può osservare il tracciato di una via che passa fra i resti di due file parallele di magazzini portuali, con alzati di murature in opera reticolata, intonaci, casseforme lignee, impianti idraulici e poi un edificio più vasto con un orientamento diverso da tutte le altre strutture, disposto obliquamente, nel quale si è voluto riconoscere la domus dell’ammiraglio essendovi ancora dei pavimenti a mosaico.

Ti aspetto.... ma devi portare le pinne e la maschera.
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