"Tra il piacere e il dolore è un vuoto che si chiama noia."
Niccolò Tommaseo
Una cosa bella del pensiero? Scaccia la noia.
Il problema è quando non riesci a pensare a niente di concreto.
Quando torno dalla macchina da lavoro faccio 70 km tutti i giorni. Se per un momento non rallento e distendo un attimo i nervi, il viaggio sembra infinito, l'orologio digitale fermo, la canzone alla radio parole senza senso.
Il bello di mettersi a pensare ad altro è che ci distrae in parte da quel che ci circonda e tutto ciò che qualsiasi essere umano può definire noioso non mi tocca.
Ma non è questo il giorno. Mi sto annoiando a morte.
Noia.
04 luglio 2012 ore 15:26 segnala1138b313-bc65-4292-a61b-c2ce1f100589
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Un drink?
04 luglio 2012 ore 01:46 segnala
"Non pensate di annegare i vostri dispiaceri nell'alcol. Sanno nuotare."
Albert Willemetz
Se andiamo a vedere in fondo questa frase è molto vera.
Io quando bevo è di solito perché da ubriaco dimentico tutto, ma alla fine è solo un illusione. Ti ritrovi la mattina dopo con un cerchio alla testa e tutti i tuoi problemi che ti ripiombano a contribuire alla difficoltà di alzarti dal letto e affrontare la giornata che ti si prospetta.
C'è chi beve per festeggiare e mi verrebbe da chiedergli: te bevi per festeggiare, quindi sei contento, sei felice, allora a cosa serve bere fino al collasso e poi risvegliarti dolente e con un ricordo offuscato di una serata in cui saresti stato felice? Non ti basta stare con gli amici?
L'alcol è una semplice deviazione del pensiero: come un bambino dispettoso che prende il tuo bel mazzo di carte ben mischiato e posto e butta tutto all'aria, continuando a farlo finché tu lo inviti. Quando poi rimetti a posto il mazzo più e più volte capisci che non aveva senso metterlo davanti a lui se continua a buttarlo per terra. Molte volte si capisce un pò in ritardo e in altri casi non ci si riesce ad arrivarci.
E dopo tutto ciò, scusate ma vado a riempire il mio terzo bicchiere di Jack Daniel's.
Albert Willemetz
Se andiamo a vedere in fondo questa frase è molto vera.
Io quando bevo è di solito perché da ubriaco dimentico tutto, ma alla fine è solo un illusione. Ti ritrovi la mattina dopo con un cerchio alla testa e tutti i tuoi problemi che ti ripiombano a contribuire alla difficoltà di alzarti dal letto e affrontare la giornata che ti si prospetta.
C'è chi beve per festeggiare e mi verrebbe da chiedergli: te bevi per festeggiare, quindi sei contento, sei felice, allora a cosa serve bere fino al collasso e poi risvegliarti dolente e con un ricordo offuscato di una serata in cui saresti stato felice? Non ti basta stare con gli amici?
L'alcol è una semplice deviazione del pensiero: come un bambino dispettoso che prende il tuo bel mazzo di carte ben mischiato e posto e butta tutto all'aria, continuando a farlo finché tu lo inviti. Quando poi rimetti a posto il mazzo più e più volte capisci che non aveva senso metterlo davanti a lui se continua a buttarlo per terra. Molte volte si capisce un pò in ritardo e in altri casi non ci si riesce ad arrivarci.
E dopo tutto ciò, scusate ma vado a riempire il mio terzo bicchiere di Jack Daniel's.
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"Non pensate di annegare i vostri dispiaceri nell'alcol. Sanno nuotare."
Albert Willemetz
Se andiamo a vedere in fondo questa frase è molto vera.
Io quando bevo è di solito perché da ubriaco dimentico tutto, ma alla fine è solo un illusione. Ti ritrovi la mattina dopo con un cerchio alla testa e...
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04/07/2012 01:46:50
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Inizio.
04 luglio 2012 ore 01:25 segnala
Come molti che penso saranno iscritti su questa chat e leggeranno quello che scrivo ( fino a quando ne avrò voglia ) la prima cosa che penseranno sarà: Credo che tu ti sia fatto qualche canna di troppo o almeno dicci chi è che te la vende perché la voglio anch'io.
Ho semplicemente deciso di scrivere uno pseudo diario che però avrà un'ambientazione diversa dal naturale mondo che ci circonda: Il cervello. Se ci rendiamo conto il nostro cervello è un mondo a se, che dal nulla può tirar fuori cose talmente strane e contorte da rimanere a bocca aperta. Però strano e contorto non può essere sempre considerato un dispregiativo.
Ora viene da dire: Questa prefazione a cosa serve e soprattutto cosa mi importa di quello che c'è dentro la tua testa?
Io non lo so.
Mi andava di farlo. E non ho voglia di cercare carta e penna.
Ho semplicemente deciso di scrivere uno pseudo diario che però avrà un'ambientazione diversa dal naturale mondo che ci circonda: Il cervello. Se ci rendiamo conto il nostro cervello è un mondo a se, che dal nulla può tirar fuori cose talmente strane e contorte da rimanere a bocca aperta. Però strano e contorto non può essere sempre considerato un dispregiativo.
Ora viene da dire: Questa prefazione a cosa serve e soprattutto cosa mi importa di quello che c'è dentro la tua testa?
Io non lo so.
Mi andava di farlo. E non ho voglia di cercare carta e penna.
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Come molti che penso saranno iscritti su questa chat e leggeranno quello che scrivo ( fino a quando ne avrò voglia ) la prima cosa che penseranno sarà: Credo che tu ti sia fatto qualche canna di troppo o almeno dicci chi è che te la vende perché la voglio anch'io.
Ho semplicemente deciso di...
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04/07/2012 01:25:14
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Scrive dal: | 04/07/2012 |
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